i am the davil COMPLETA

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Decisi io di chiamare Gus perché venisse a cena da noi che poi da noi era da loro Gus Bill e George convivevano ma i due fratelli ogni tanto tornavano dai genitori e restavano per qualche giorno con loro

"che ti serve coglione?"

Mi aveva risposto il biondino

Mi misi a ridere

"devo sempre volere qualcosa se ti chiamo? Non può essere che io magari abbia solo voglia di sentirti?"

Il ragazzo dal altra parte si zittí per un attimo per poi dire

"che ti serve Tom?"

Sbuffai

"lena stasera era in vena di cucinare e chiedeva se te e George aveste voglia di venire a cena da noi?"

"non credo sia un problema solo devo chiedere a George che in questo momento non ho la più pallida idea di dove sia! "

Ero in viva voce e a George scappò una risata

"Tom era mio fratello quello?"

"chi? No c'è Bill qui con me George non so dove sia ma se dici lo chiami tu e venite stasera? "

"va bene"
rispose il biondino

Riattaccai dando uno scapellotto a George

"stupido ci hai quasi fatto scoprire imbecille.!"

Il telefono di George inizio a squillare

Ci guardò dicendo "rispondo? "

"perché non dovresti? "

Chiese lena

"lo faccio stare sulle spine un po'! "

Sputò George

Trenta secondi dopo il mio Cellulare si illuminò

"George non mi risponde riproverò più tardi e ti confermo se ci saremo alla cena"

Mi aveva scritto

George prese il mio cellulare dalle mie mani per scrivergli

"in caso non riesci a rintracciarlo perché magari è con una bella figa a spassarsela vieni te!"

"si... certo! 😅"

Aveva risposto il ragazzo

"ma... Gus sa che....? "

"che mi piace Bill? "

Finí il ragazzo per me!

"si!"

Sputai

"direi che lo sa da sempre! "

A quella frase pensai a quanto tempo avevano buttato uno dietro al altro senza dichiararsi

"a che pensi Tom? "

Mi aveva chiesto lena

"che è meglio che loro se ne tornino di là e che io e te iniziamo a preparare per stasera "

George e bill si guardarono avevano già capito

"cazzo Tom ma è presto!"

"non è mai troppo presto aveva sibilato George chiudendo la porta alle sue spalle

Mi voltai verso la ragazza che era seduta sul divano accanto a me la guardai

Lei guardò me

Mi morsi il labbro inferiore e le misi una mano sulla guancia

"dio quanto sei bella!"

Quella frase uscì così spontanea e inaspettata dalle mie labbra che mi stupii persino io