Capitolo 2

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"Danni"

Liam

《No Tayler stai fermo!》

Crash. Un rumore sordo si irradiò sul pavimento.

Piccoli frammenti di cristallo trasparente si espansero per tutto il pavimento dell'ingresso creando con l'aiuto della luce solare un gioco di colori incredibile.

Sfumature di rosso, blu e viola si amalgamarono con il parquet marrone scuro e le piccole schegge di cristallo crearono dei lievi graffi sul pavimento.

Mia madre mi avrebbe ucciso.

《Oh cazzo》 urló il mio amico Tayler.

《Siamo in guai seri amico》continuò quel ragazzo che chiamo migliore amico, mentre io continuavo a fissare uno dei tanti pezzi di cristallo riversi a terra.

《Oh no, tu sei in guai seri, io non ho toccato nulla. E ora chi la sente quella donna, si incazzerá tantissimo!》

《Eh no, non puoi lasciarmi nel momento del bisogno, che amico sei?》

《Un amico che se la fa sotto al solo pensiero di vedere la signora Fisher, nonché mia madre, arrabbiata nera.》 dissi alzando la voce.

《Dai, Amilia sembra cosí gentile e buona, appena siamo atterrati mi ha accolto come se fossi suo figlio.》

《Ah amico, non hai ancora capito con chi hai a che fare, non appena vedrá questo disastro diventerà satana in persona. Non si scherza con Amilia Fisher.》

《Ma infatti chi ha detto che dovrá vedere tutto questo?》 disse Tayler guardando i cocci sparsi sul pavimento.

《Che cos'hai in mente Tayler?》 lo guardai sbuffando.

《Prendi subito paletta e scopa》mi disse come se stesse architettando il piano del secolo.

《Non avrai intenzione di...》

《Occhi non vedono, cuore non duole》 e con una scintilla di divertimento negli occhi mi diede una spinta per andare avanti.

Ero ancora immerso nei pensieri, l'immagine di mia madre con il fuoco negli occhi si palesò nella mia mente, tant'è che non riuscivo a connettere il cervello alle gambe.

E dopo essere andato nello sgabuzzino di casa per raccattare i due oggetti chiesti dal mio amico, lo raggiunsi all' ingresso.

《Che cos'hai in mente Tayler?》chiesi con fare sospettoso.

《Tu passami quella scopa e stai zitto》 mi sgridò il mio amico mentre mi strappava dalle mani la ramazza.

《Guarda e impara Liam》 e lanciandomi uno sguardo furbo iniziò a spazzare i microscopici pezzi di cristallo che sembravano frammenti di scie delle stelle.

E dopo qualche secondo Tayler, che sembrava ballare un tango con la scopa, prese il mucchietto splendente e con un gesto furtivo lo nascose sotto il tappeto dell'ingresso.

《Hai visto, quasi non si vede》 disse indicando il bozzo che si era formato sotto il tappeto.

《Quasi non si vede? Ma per chi m'hai preso anzi per chi hai preso mia madre? Ma se anche un cieco con il bastone sentirebbe che lì sotto c'è qualcosa!》

《Ok, forse si intravede qualcosa ma non è neanche troppo visibile!》 disse Tayler con fare convinto.

《Tu sei completamente rincoglionito, ma dove hai visto questa cosa, in un episodio di Tom e Jerry?》lo presi in giro con un sorriso beffardo.

《Ah, ah,ah che spiritoso che sei Liam e ora smettila di pensare a quell'inutile pezzo di vetro e andiamo a spassarcela.》

Se ancora non si fosse capito "l'inutile pezzo di vetro" definito tale dal mio amico, era un regalo della sorella di mia madre, Stefany. Quel piccolo soprammobile a forma di mela era stato realizzato in Italia, precisamente a Venezia, città preferita da mia madre e la forma che era stata rappresentata è uno dei suoi frutti preferiti. Mia madre ci teneva tantissimo e adesso il mio stupido amico era in guai seri.

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