Capitolo 4

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"Un re senza corona"

Liam

Tayler era devastato. Il corpo floscio e il tanfo di alcol si sentiva a chilometri di distanza. Aveva bisogno di una doccia. Immediatamente.

Non appena entrai in casa un odore invitante mi invase le narici: era per caso Natale? Il profumo di pollo e rosmarino proveniva dall'ampia e luminosa cucina. La mia pancia inizió a brontolare rumorosamente.

《Liam, siamo arrivati al castello?》biascicó Tayler.

《Sì mio egregio re》lo presi in giro io.

Portai Tayler di sopra, in camera mia e con un braccio ormai dolorante lo lanciai sul letto. Ma quanto pesava quel ragazzo?

Meno male che facevo palestra per tenermi allenato.

《Tayler ora tu vai in bagno e ti fai una bella doccia, ti vesti decentemente e non con quella camicia e i jeans con la zip aperta e scendi sotto come se non fossi ubriaco fino al midollo. Capito?》gli dissi scandendo parola per parola.

《Ma, io sono stanco e poi tu devi servirmi, sono io il re qui, detto io le regole》mi disse balbuziente.

《O mio dio tu e la tua cazzo di storia del re, o vai a fare sta cavolo di doccia o ti sbatto fuori casa e questa sera prendi quell'aereo da solo》sbottai ormai seccato.

《Va bene, va bene, non ti incazzare Liam, ora vado. Però mi puoi aiutare a togliere i vestiti, sono stanco e affamato, non ho forze. Sai, le ho usate tutte in una volta》mi disse facendo l'occhiolino.

《Perché mi ritrovo a fare queste cose!》urlai.

E dopo avergli slacciato le scarpe e sfilato la camicia e i jeans lo spinsi verso il bagno.

《Liam ti stai dimenticando una cosa》mi disse lui con occhi offuscati.

Guardai Tayler, era in boxer, davanti alla soglia del mio bagno, pronto per una doccia.

Cos'altro voleva?

《Non ho forze per togliermi neanche loro》mi disse indicando le mutande con gli occhi.

《Oh ma non ci pensare nemmeno, non ti cambieró il pannolino come faceva tua madre da bambino》gli dissi disgustato.

《Liam, comando io e ora tu mi toglierai le mutande, punto》mi ordinò.

《Puoi scordartelo Tayler e ora ficcati in quella doccia e lavati!》gli dissi senza più pazienza.

《Per favore Liam, io non posso far...》

Un odore acre di acido e alcol si diffuse nella stanza, una chiazza indistinta si espanse per il pavimento.

《O mio dio Tayler, cosa cazzo...》

Il mio amico era piegato a metà mentre con una mano si manteneva allo stipite della porta. La bocca spalancata e il viso pallido fu tutto ció che vidi prima di saltargli addosso e portarlo subito verso il WC.

《Cavolo Tayler, sei messo peggio del solito》gli dissi preoccupato.

Un altro conato di vomito.

《Io odio le ragazze》

Altro conato.

《Basta, da adesso in poi penserò solo a me stesso》biascicó.

《Sì, è ufficiale sei decisamente ubriaco marcio》

Tayler non lascerà mai perdere le ragazze. Neanche in un mondo in cui gli asini volano.

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