Capitolo 7

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"Benvenute matricole"

Tayler

"Sono orgoglioso di essere uno studente di questa meravigliosa scuola, qui non formerete solo il vostro bagaglio culturale ma crescerete anche umanamente..."

Un cuscino mi arrivò dritto in faccia facendomi perdere l'equilibrio e il foglio che tenevo in mano volò via.

《Basta Tayler》 mugugnò Thomas con il cuscino premuto sulle orecchie.

《Si Tay, ha ragione Tom, lo sai a memoria quel discorso, ora basta》 disse Liam dal bagno con lo spazzolino tra i denti.

Non avrei smesso di ripetere quel discorso finchè non lo avrei saputo perfettamente, dovevo fare una bella figura con le matricole; il signor Hyde aveva riposto la sua fiducia in me per dare il benvenuto ai nuovi studenti ed io non l'avrei deluso.

Ripresi in mano il foglio e guardando il mio riflesso nello specchio del bagno iniziai a rileggere quelle parole immaginando di essere nell'aula magna davanti a centinaia di studenti, di fronte ai professori, agli operatori, ai miei compagni...Oh no, non ce l'avrei mai fatta!

《Calma Tay, è solo un discorso che nessuno ascolterà》 disse Liam intento a far attraversare la cintura nei passanti .

《Sei sempre carino Liam》 gli dissi con un sorriso ironico.

Dovevo prepararmi anch'io in effetti, avrei optato per un look più ricercato o forse per qualcosa di più semplice per non avere un aspetto troppo elegante o forse era meglio non andare.

Come ha detto Liam a chi sarebbe importato del mio discorso?

No, non avrei deluso il signor Hyde.

Potevo farcela, si Tayler, puoi farcela.

《Si!》 urlai. Vidi gli occhi dei miei compagni di stanza che mi guardavano straniti e mi resi conto di aver urlato troppo quell'ultima affermazione.

《Mi sarebbe piaciuto dormire Tay》 disse Thomas mettendo un piede fuori dalle lenzuola.

Mi chiusi in bagno e indossai una camicia bianca che resi meno elegante arrotolando il tessuto che copriva i miei polsi, legai i miei capelli con un piccolo codino, diedi un ultimo sguardo allo specchio e uscii dalla stanza salutando i miei compagni.

《Ci vediamo tra poco, sono alla sala grande》

Scesi le scale mi diressi verso la sala principale dei Dunster, la casata che mi avevano assegnato ad Harvard l'anno prima. Ogni anno per tutte le matricole veniva organizzato Housing day, ogni ragazzo entrava in una delle 12 casate.

L'arrivo delle matricole era previsto per il pomeriggio, avevo ancora molto tempo per prepararmi per il discorso e per iniziare a entrare nell'ottica dello studio, quest'anno dovevo dare il massimo, in tutto e per tutto.

Arrivai in sala e come sempre i miei occhi si soffermarono sul grande e luminoso lampadario che torreggiava appeso al soffitto. Mi diressi al mio solito posto, in fondo in uno dei tavoli a destra della sala. Attorno a me era tutto colorato di un marrone scuro, grandi strutture di legno si ergevano alle mie spalle e un leggero chiacchiericcio si udiva nell'aria, amplificato dagli alti soffitti e dall'ampia aula.

Tirai fuori dalla tasca la mia solita barretta proteica e mentre la portavo alla bocca poggiai il foglio con il mio discorso sul tavolo. Lo lessi una poi due, poi tre volte fino a quando i miei occhi non chiesero una pausa. Guardai l'orologio erano poco più che le nove, la mattina avevamo qualche corso per rimetterci in carreggiata con lo studio. Ancora due anni in questo posto e poi sarei riuscito a rendere fieri i miei genitori che hanno sempre pagato gli alti costi della scuola. Forse avrei continuato con gli studi ma per ora l'unico obiettivo era quello di prendere la laurea e rendermi indipendente.

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