Capitolo 13 - Le verità nascoste

80 12 14
                                    

Nella settimana che seguì, Yaman si rese conto di non essere mai stato tanto felice in tutta la sua vita. Nessuno dei suoi aveva cercato di contattarlo; aveva solo informato suo padre tramite messaggio che era vicino a ottenere i documenti necessari, avendo avuto accesso all'ufficio di Athena. Presumibilmente, questo aveva rasserenato suo padre, poiché non aveva ricevuto ulteriori sollecitazioni. Anche Meryem era rimasta in silenzio, dato che Yaman non le aveva comunicato il suo nuovo numero di telefono; sapeva che presto sarebbe scoppiata una bomba con lei, ma onestamente in quel periodo lei era l'ultimo dei suoi pensieri. La sua relazione con Eva si era intensificata: comportarsi come un vero fidanzato lo aveva reso più leggero e felice. Idosthena sembrava aver fermato il tempo, distaccandolo dalla sua vita precedente, ormai lontana come se fosse stata un'altra epoca. Athena lo aveva addirittura invitato a cena con Eva e Corinna, creando un'atmosfera piacevole e accogliente. Durante la cena, la famiglia si era mostrata aperta e fiduciosa, senza mai toccare il tema della vendita dell'hotel, il che aveva permesso a Yaman di non ricordare le bugie che aveva tessuto.Eva era sempre più meravigliosa, sia esteriormente che interiormente. Si era innamorato perdutamente di lei. Aveva scoperto con lei angoli nascosti e magici di Idosthena, lontani dagli occhi dei turisti. Avevano esplorato insieme luoghi incantati come la pineta, le cascate e le antiche rovine di Antheia, e avevano fatto l'amore in ogni posto in cui si erano fermati.

Sebbene avesse mantenuto la sua stanza in hotel, ogni notte la passava a casa di Eva, senza mai separarsi da lei dal momento in cui la loro relazione era iniziata.

Aveva deciso di non tornare subito  ad Istanbul, nonostante la barca fosse pronta, soprattutto perché voleva rimanere nella sua bolla incantata con Eva, ma anche perché non aveva ancora portato a termine il suo compito. Quando aveva comunicato a lei la decisione di restare ancora un po', l'entusiasmo e la gioia che aveva letto nei suoi occhi gli avevano scaldato il cuore, confermando la profondità del loro legame. Yaman sapeva di stare giocando con il fuoco, ma la vicinanza di Eva rendeva tutto il resto insignificante, un lontano rumore rispetto alla musica dolce che era la loro vita insieme.Ma come tutte le cose belle, Yaman sapeva che anche il loro idillio sarebbe presto finito. Aveva assaporato serate con gli amici di Eva, un'atmosfera familiare che non aveva vissuto più da quando aveva perso sua madre, le fughe romantiche nelle calette isolate con Eva, e la passione intensa delle loro notti insieme. Ma aveva comunque scelto di rimanere, perché aveva realizzato che Eva rappresentava la sua unica possibilità di vera felicità. Il suo desiderio era quello di costruire con lei.
Vuoi perché era un coglione, vuoi per la vita che aveva sempre condotto, tra l'altro negli ultimi anni vissuta in un marasma emotivo che aveva finito per farlo impazzire, Yaman non aveva mai pensato a come sarebbe stato impegnarsi sul serio e mettere le basi per costruire un avvenire insieme con una donna. E donne ne aveva avute tante, ma nessuna gli aveva fatto pensare di cambiare il suo futuro come gli aveva fatto fare Eva senza neanche saperlo.
Aveva pianificato di consegnare a suo padre i documenti di cui aveva bisogno, poi di portare via Eva, di fuggire insieme a lei in un luogo lontano e di rivelarle infine tutta la verità. Nel frattempo, avrebbe trasferito il suo denaro su un nuovo conto bancario che suo padre non avrebbe potuto bloccare, liberandosi così dall'obbligo di sposare una donna che non amava. Avrebbe preso il denaro necessario per terminare la scuola di specializzazione e permettersi un appartamento in affitto per lui ed Eva.
Per lo meno, questo era il piano di Yaman, sebbene fosse consapevole delle complessità e delle possibili complicazioni che avrebbe potuto incontrare lungo il cammino.

Persino Ali si era dimostrato più affabile nei suoi confronti, forse perché aveva potuto percepire il suo sentimento sincero per Eva, o forse si dimostrava suo amico solo per tenerlo meglio sott'occhio. In ogni caso a Yaman stava bene così.

Quella sera, Yaman, desideroso di viziare Eva e trattarla sempre come una regina, aveva organizzato una serata speciale solo per loro due. Con lo yacht finalmente pronto e desideroso di farle dimenticare il recente incidente durante la tempesta, pianificò una passeggiata romantica notturna a bordo del suo lussuoso yacht. Durante il giorno, aveva rifornito la cambusa di champagne di qualità, aveva cambiato tutta la biancheria del bagno e della cabina e aveva pulito accuratamente l'intera imbarcazione, lavorando sodo per tutto il giorno. L'unica cosa che restava da fare era procurarsi qualcosa di delizioso per la cena, problema che avrebbe risolto ordinando una cena completa dalla locanda Sirocco. Poi, tutto sarebbe stato pronto per godersi una serata perfetta sotto le stelle insieme alla sua amata Eva.

Ultima Estate a IdosthenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora