Cap. 5

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Sento il rumore della porta che si apre,finalmente è qui. Cammina lentamente e ha lo sguardo perso. Io sono seduta sul tavolo con la luce della cucina mentre aspetto arrivi. Deve parlarmi o non mi vedrà mai più.

<Siediti> dico con un tono duro, che spero la convinca ad ascoltarmi e parlare , fa come ho detto,forse ho qualche speranza di scoprire finalmente la verità,sempre ammesso che mi dica la reale verità < Allora che ne dici se magari adesso , ti decidi a raccontarmi la verità eh> sto facendo un po là stronza forse, ma penso sia un po anche colpa loro, perché conoscevano quelle feccie?
<tesoro ascolta, la storia è troppo lunga e io non ho le forze...> <abbiamo tutto il tempo del mondo mamma, finita la chiacchierata potrai andare a riposare,fino ad allora non ti alzerai da questa sedia> la verità fa sempre male mi dicevano, ma io non sapevo ancora a cosa stavo andando incontro, avrebbe fatto molto più che semplice "male".

Emette un sospiro inziando così a parlare <Iniziò tutto qualche mese prima della tua nascita. Io e tuo padre eravamo ancora giovani e lui non aveva un lavoro,ma dovevamo pur mantenerci, dovevamo iniziare a pensare anche a te adesso. Iniziò a distribuire volantini ovunque così da trovare qualcosa. Effettivamente funzionò, trovò lavoro al nostro bar ma il proprietario si lasciò sfuggire un piccolo dettaglio,che proprio piccolo non era. Continuammo a lavorare lì non sapendo cosa si nascondesse in quel bar, fin quando una notte durante una festa entrò un gruppo di ragazzi che credevamo normali come altri , anche se non si rivelò così . Iniziarono una rissa per '
"Soldi",dicevano che volevano i loro soldi? ed iniziarono a sparare , ci fu una strage , morirono anche i nostri amici..restammo vivi per miracolo. Chiedemmo spiegazioni. Ne avevamo bisogno , avevamo appena perso i nostri amici, tra cui la mia amica più importante, le volevo bene, un bene immenso.... Adesso tu porti il suo nome.... Così andammo dal capo che iniziò il discorso un po'riluttante, non voleva parlare ..."
< so che può sembrare folle, ma noi non siamo ciò che sembriamo. Noi ci facciamo giustizia a modo nostro , la polizia è corrotta, chiedendo aiuto a loro non risolveremo nulla. Abbiamo bisogno di protezione, quei bastardi hanno ucciso qualcuno di a noi molto caro qualche tempo fa, ora noi vogliamo vendetta,a modo nostro,capite che intendo?> ero scioccata, ho lavorato per degli assassini, che pur avendo buoni propositi se così possiamo dire, beh facevano comunque fuori persone. <che significa ? Perché mai avrebbero dovuto uccidere i vostri familiari?> < Perchè non hanno scrupoli e poi per soldi. È quello che cercano. Dobbiamo attaccare, il prima possibile. Ci
state?> accecati dalla rabbia e senza più un lavoro degno di essere chiamato tale, accettammo > non riesco a proferire parola. Per questo c'era quel tatuaggio in soffitta <che significa ciò e che c'entra con ciò che è successo al minimarket? Perché so che c'entra qualcosa mamma> <coloro con cui collaboriamo sono gli stessi del minimarket tesoro...> collaboriamo ? Lavorano ancora insieme < che intendi con
"collaboriamo" eh ? Lavorate ancora insieme? Siete pazzi cazzo >Dio è una follia vera e propria. Che vuol dire , chi sono i buoni e i cattivi della storia qui? Esistono i buoni e i cattivi in queste situazioni? Voglio andare via da questa casa. Ormai non è più casa mia, non dopo ciò che ho scoperto. Non dopo ciò che è successo alla mia sorellina...
< tesoro noi-> <STA ZITTA! È COLPA VOSTRA! SOLO COLPA VOSTRA CAZZO PERCHÈ QUANDO QUELLO È ENTRATO VI HA CHIANATO COLLEGHI?> <perchè anche noi facciamo parte di un clan presumo...> che schifo.

È notte, non ho chiuso occhio come da routine ormai. Mia madre è in ospedale da mio padre ,non si è ancora svegliato.. a quanto pare è in coma. Mi alzo , prendendo prima la pistola che ormai sta sempre sotto il mio cuscino, la metto in tasca e mi dirigo in camera di mia sorella. Voglio sentire un po 'il suo profumo per sentirla di nuovo accanto a me... mi manca, da morire. Guardo le nostre vecchie foto pensando a quanto avrei voluto un finale per noi così diverso da ciò che è la realtà di oggi. Magari ci saremmo sposate e io avrei fatto la damigella al suo matrimonio e viceversa, magari io sarei rimasta single e sarei stata la zia preferita dei suoi figli, avrei voluto vederla innamorata, vederla crescere ancora , aveva solo 15 anni...mi hai abbandonata Aky...sono sola...

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