Quattordici

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Finalmente, è arrivato il giorno della
partenza, sono davanti all'appartamento di Chase dove abbiamo concordato di trovarci, dovevo appunto passare a prenderlo ma io mi sono presentato in leggero anticipo quindi non è ancora pronto come immaginavo... mi fa salire al piano ignaro del suo orribile destino.

Gli sparo un colpo in testa con la mia pistola munita di silenziatore per evitare rumori sospetti con i vicini, era di spalle a raccogliere le sue valige... facile veloce ed un lavoro pulito, adesso ci siamo, l'ho già fatto una volta di sparire, posso farlo una seconda.

Torno a prendere Jimin e Taehyung con un auto noleggiata da Jin per essere il più possibile anonimo, gli carico le valige nel bagagliaio e loro salgono a bordo silenziosi, arriviamo senza intoppi al aeroporto internazionale John Fitzgerald Kennedy della città di New York.

Ci accomodiamo ai nostri posti assegnati, io sono nel lato corridoio, Jimin è seduto al mio fianco in mezzo e Taehyung chiude la fila stando al finestrino. Taehyung insieme al mio amato ballerino, in questi giorni particolarmente schizzato, osserva come un bambino le nuvole, ridacchiano tra loro come al solito lasciandomi in disparte dai loro deliri... sospiro e poggio la testa sul sedile, non nego che ho un po' d'ansia a rientrare in Corea dopo le mie marachelle passate... ma non dovrei preoccuparmi troppo Jin ha fatto un lavoro impeccabile per creare le nostre identità ed è passato tanto tempo, sono cresciuto... troverò un modo per ricominciare, devo anche pensare a riconquistare la fiducia di Jimin... ho fatto tutto questo casino solo per lui, sono davvero impazzito pure io... ma io lo sono per amore... chi lo avrebbe mai detto.

Atterriamo dopo ore infinite... l'aeroporto è caotico gente che arriva gente che parte, ci dev'essere qualche celebrità in giro perché è davvero saturo di gente, meglio così, ci confondiamo meglio da eventuali telecamere.
Jin mi raggiungerà, ha deciso di tornare in patria e mettersi in attività con me, sono così felice di poterlo avere al mio fianco, posso ricominciare.

Mentre usciamo schivando tutta la calca di gente arriva poco distante da noi una limousine lussuosissima, scende un autista impeccabilmente elegante e muscoloso e ci fa segno di andare nella sua direzione metto subito la mano sulla mia pistola ben nascosta per prevenzione ma la mano di Jimin si poggia con altrettanta velocità sulla mia e scuote la testa <<Smettila, non siamo nel Far West... ho chiamato io, lui è Namjoon un mio fidato amico, non ti ho detto che sono merdosamente ricco??? Forse anche più di te tesoro.>> lo osservo restio, io non so un cazzo di Jimin... ma è inevitabile che lo seguo, non ci riesco, con lui non posso fare altrimenti <<No... non abbiamo parlato moltissimo di te...>> alza le spalle e sorride facendomi poi strada con il solito Taehyung alle costole, Dio mio... peggio del prezzemolo, davvero.

Jimin prima di salire in auto si blocca e osserva silenzioso il suo amico che gli annuisce come se avesse recepito i suoi pensieri e stranamente lo strambo si siede davanti lasciandoci dietro finalmente soli separati dai posti guida.
Inizialmente Jimin entra in macchina non mi calcola e guarda fuori dal finestrino per un bel momento lisciandosi ripetutamente una ciocca di capelli, non smetto mai di tenere lo sguardo su di lui, e credo proprio che lui lo sappia bene, mi disturba anche sbattere le palpebre per privarmi anche solo quel secondo della sua visuale eterea, è bello, è fantastico, ormai quando mi sta intorno esiste solo lui per me... lo vedo... è pensieroso... ora si sbottona la camicia bianca facendola diventare più scollata, lo so che lo fa apposta per provocarmi, lui è impertinente, sfacciato, non è per nulla solo un piccolo angelo.. è un piccolo demone in un corpo delicato, Dio se lo amo... sono pazzo... lo desidero... e Jimin lo sa che mi ha in pugno e che farei ormai di tutto per lui... gliel'ho pure dimostrato portandolo a casa disubbidendo a tutti i miei doveri e abbandonando tutta la mia vita in America.

Finalmente si volta nella mia direzione, mi osserva silenzioso e mi passa lento una mano sulla coscia salendo fino al mio inguine e fermandosi a vicinissimo dalla mia erezione che non posso nascondere, mi sono mancate così tanto le sue mani addosso <<Mi hai perdonato?... Jimin ti prego... ho bisogno di te>> ridacchia sinistro e mi sale a cavalcioni sulle gambe <<Oh, mi preghi Jungkook? Sul serio?>> pendo dalle sue labbra sono completamente assuefatto e ora le provo a cercare quelle labbra con le mie ma me le nega... mugolo in disapprovazione, lo voglio, cristo santo se lo desidero... mi arriva un messaggio sul cellulare perché sento la vibrazione, me lo ha fornito Jin, nuovo anti tracciamento ecc., quindi so che è lui ma non ci dò peso perché sono completamente distratto da Jimin che ora mi tocca e mi sfila il coltellino che tengo sempre nascosto con movimenti sensuali e lenti, poi mi toglie anche la pistola lanciando tutto lontano nell'auto, inizia a sbottonare la mia camicia sempre delicato e lento accarezzandomi i pettorali che compaiono ad ogni bottone slacciato, mi accarezza il collo e poi finalmente mi bacia un po' rudemente con rabbia con rammarico, Dio se mi mancavano le sue labbra... mi spoglia dalla camicia mentre ci baciamo intensamente e mi lascio trasportare dalle mie emozioni dai miei sentimenti, ora tutto si sistemerà, siamo a casa, siamo salvi... gli sbottono tutta la sua camicia iniziando ad accarezzare e toccare il suo petto tonico e liscio, sento subito che vuole comandare lui i giochi quindi blocca i miei tentativi di prendere il sopravvento e allora lo lascio fare, con lui divento sempre accondiscendente, ma solo con lui.

Finalmente libera la mia erezione aprendo i pantaloni tirati, ci sale sopra per poi affondare da solo nel piacere guardandomi dritto negli occhi, lascio cadere la mia testa indietro chiudendo i miei e godendomi ogni momento e sensazione che mi regala solo lui ma prontamente mi solleva di nuovo la testa e ansimando mi riprende <<Guardami Jungkook... devi guardarmi hai capito?>> annuisco con la mente annebbiata dal piacere piena solo di lui, è mio, non me lo porterà via più nessuno, aumenta il ritmo gli prendo i fianchi e lo aiuto a darci piacere reciproco <<Jimin... oh Jimin...>> sorride mi ha in pugno, mi bacia <<Vieni Jungkook, vieni solo per me... urla il mio nome, dimmi chi comanda tra noi>> sospiro e ansimo stringendo i denti <<Tu Jimin, sempre e solo tu, sono tuo...>> veniamo rumorosamente insieme cercando di cavalcare il più possibile il nostro piacere finché il mio telefono vibra una seconda volta poi una terza e ancora, quindi lui si solleva leggermente dal mio petto con il volto visto che si era abbandonato su di me dopo il forte orgasmo mi osserva leggermente scocciato <<Vuoi rispondere?>> lo osservo rapito e inebetito <<Devo? Preferisco baciarti...>> ridacchia perché sto nutrendo enormemente il suo ego, mi sfila il cellulare dalle tasche dei pantaloni che sono rimasti leggermente abbassati sulle mie gambe <<Sono stufo che mi vibri il culo rispondi a sti cazzo di messaggi>> mi fa penzolare il telefono di fronte alla faccia e io di mala voglia lo afferro tenendo ancora un po' lo sguardo nel suo e decidendomi poi ad aprire la chat con Jin


*JIN HYUNG*

-Jungkook... porca troia ti ricordi il tuo favore che mi avevi chiesto??

-Ho fatto molte ricerche e scusa sono arrivato lungo...

-Il tatuaggio rappresentante le Lune che mi chiedevi, ho trovato che sono da qualche anno il simbolo della Gang 달 검은 (dal geomeun = Luna nera)

-Il figlio del Boss, che ora è a capo della Gang, per esempio ha un tatuaggio del ciclo lunare tatuato su tutta la schiena, dicono che è un vero bastardo lo chiamano 천사 검은 (cheonsa geomeun = Angelo Nero) invece altri della gang hanno solo una Luna in qualche parte del corpo.

-Perché me lo chiedevi? Posso fare altro?



Merda... Mi sento improvvisamente morire la mia mano si irrigidisce e mi cade il telefono atterrando con un tonfo sui tappetini della macchina , Jimin mi osserva stranito ma attento alle mie reazioni <<Ehi... che c'è 살인자 (sarinja = "Assassino")>> mi sussurra dolcemente con un ghigno sinistro sulle labbra.
Comprendo bene ciò che è uscito dalle sue labbra... il mio ex soprannome che avevo nella mia vecchia banda dei
달 검은 (dal geomeun= Luna Nera) della quale a quanto pare lui ne è a capo... lui sa... lui sa chi sono e io sono stato un fottuto coglione di merda.







*Angolo Autore*

Tadaaannn 😬😬😬😬 Ooops venite pure a sclerare nei commenti, il passato di Jungkook era più vicino a lui di quanto credesse...

BEHIND THE KILLER *jikook*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora