Tre

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Entro velocemente nella stanza trovando il soggetto incappucciato e legato ad una sedia, è vestito in modo succinto e provocante, sembra mingherlino ma dando un primo sguardo noto che ha davvero un bel corpo che è pure allenato ma senza esagerazione, glielo riconosco, non è per niente male... nonostante ora sembri un salame legato alla sedia in metallo, peccato doverlo rovinare un po’.

Boris non mi ha notato entrare, osservo cosa stava combinando in mia assenza, è in piedi al fianco della nostra preda che si sta strusciando lascivamente su di lui iniziando a toccarlo intimamente da sopra i vestiti mentre il povero mal capitato si dimena mugugnando contrariato scalciando come un matto, dai versi che fa deve averlo imbavagliato sotto quel cappuccio di Juta, mi irrigidisco <<Boris!! Porca Troia togliti da lì! Il Boss ha detto che non lo possiamo toccare in quel modo!>> si volta di colpo sorpreso dalla mia presenza e si mette a  ridere, Dio se mi infastidisce, il mal capitato continua ad agitarsi riuscendo a mandare a segno un calcio negli stinchi di Boris approfittando della sua distrazione con me, mi scappa un piccolo sorriso divertito, sembra proprio una piccola mina vagante, Boris mugola dal dolore infastidito e in risposta gli tira un ceffone fortissimo sul volto da sopra il cappuccio che lo fa zittire nell’immediato, ora il troglodita si sposta finalmente dalla nostra prenda alzando le mani in aria in segno di resa nella mia direzione e lasciandomi spazio d’azione prova ad aprire la bocca ma lo zittisco nell’immediato con un gesto della mano mentre mi avvicino <<Vaffaculo Boris! Tieni chiuso quel cesso! Il Boss ha pure detto di non rovinagli il viso! Sei proprio un coglione, toglili quella merda di cappuccio e porca troia vedi di stare zitto e fatti da parte, hai già fatto abbastanza danni, io non lavoro così.>>
Esegue i miei ordini indietreggiando e sfilando il cappuccio dalla testa della nostra preda, appena i miei occhi lo vedono comparire imbavagliato in lacrime con una guancia fortemente arrossata e un rivolo di sangue dal labbro inferiore rimango di sasso per un istante, non lo so che cazzo di reazione sto avendo... ho visto e fatto molto peggio... prendo ad osservare meglio il suo volto e mi sento improvvisamente strano, sudo e vengo pervaso da una scossa di adrenalina per tutto il corpo dalla testa ai piedi ed il mio pene si risveglia leggermente, scuoto velocemente il capo per riprendermi, che cazzo mi succede???
Boris ridacchia al mio fianco <<Che c’è Jeon?! Hai visto che meraviglia??? Anche se è un fottuto asiatico come te… maledetti musi gialli… ha un certo caratterino questo stronzo, è molto selvatico non farti ingannare dal suo aspetto, ha provato a mordermi più volte mentre lo rapivo e c’è pure riuscito lo stronzo, per quello gli ho messo la museruola>> ridacchia divertito dalle sue parole mentre mi indica il bavaglio legato stretto tra le labbra voluminose del malcapitato, impugno rapidamente la pistola nella mia mano tatuata e gliela punto velocemente alla tempia generando sgomento e versi di terrore nel ragazzo sequestrato <<Ho detto di chiudere quella cazzo di bocca!!! Come cazzo ti permetti di offendermi, Eh? Ti faccio vedere io il muso giallo che bel buco in testa che ti fa... Lo sai che se mi va posso premere il grilletto, il Boss mi perdonerà... non sei una grande perdita Boris...>> riesco nel mio intento si zittisce momentaneamente e abbassa il suo sguardo ma non chiude la bocca a lungo << Non parla neanche bene l’inglese questa puttanella!!! Non sono riuscito a farmi rispondere ad una sola domanda che gli ho fatto, per quello volevo dargli una lezione magari è solo furbo...>> poi mi provoca di nuovo <<Prova a parlagli nella tua merda di lingua cinese magari risponde…>> lo spintono da parte tirando un destro violento sulla sua spalla guardandolo con sguardo truce, riporto la mia attenzione al ragazzo legato e mi posiziono elegantemente alla sua altezza accovacciandomi sulle mie gambe arrivando così all’altezza dei suoi occhi, lui ricomincia a muoversi spasmodico sulla sedia ma tiene il suo sguardo attento su di me, sospiro e gli sfilo delicato la stretta bandana rossa dalla bocca, ora la posso osservare per bene, ha davvero delle belle labbra per essere un uomo… piene rosee, mai vista una cosa simile, ok… sto divagato mi riprendo <<Perdona quel troglodita. Come ti chiami?>> inizia a piangere singhiozzando e chiude gli occhi per non guardarmi in faccia mentre Boris interviene di nuovo <<Visto?!! Non risponde quel cinese di merda>> ora mi ha davvero rotto il cazzo mi volto e gli tiro un destro ma questa volta in pieno viso che lo fa atterrare subito a terra come un sacco di patate, non replica nulla si rialza barcollando e si asciuga il sangue che ha iniziato a colare dal naso ovviamente rotto, mi ricompongo aggiustando la cravatta e tornado con l’attenzione sul ragazzo legato sorridendogli cordiale, lo trovo con le gambe portate al suo addome tutto rannicchiato nonostante le corde che lo tengono immobile al tronco e per i polsi dietro la schiena, nel suo sguardo stranamente leggo un velo d' eccitazione, sospiro e prendo una decisione, mi metto a parlare in coreano, magari non capisce davvero, è da un po’ che non utilizzo la mia lingua natale, gli ripropongo la stessa domanda e noto in lui ha un sussulto ascoltando, sul suo volto si dipinge un leggero sorrisino e un espressione di sollievo, mi guarda dritto negli occhi mentre attendo paziente che risponda e aggiungo <<Sei coreano, Giusto? non è così? Non parli bene inglese vero?>> annuisce silenzioso mentre sento provenire da Boris uno sbuffo infastidito dal nostro scambio per lui indecifrabile mi volto a guardarlo minaccioso ma poi sento una vocina seducente provenire alle mie spalle che risponde nella mia lingua madre <<Jimin… il mio nome è… Jimin…>> lo osservo rapido, mi sembra di sentire un rumore insolito nel mio arido petto… perché il mio cuore ha preso a battere più veloce? Ma immediatamente mi fa solo ridere l’idea che io ce l’abbia un cuore.

Mi avvicino nuovamente alla sua altezza e torno a guardarlo negli occhi che trovo estremamente azzurri, ipnotici e dal taglio sensuale anche se pieni di lacrime, annuisco e proseguo << Piacere Jimin… io sono Jungkook… come mai ti trovi in questa spiacevole situazione?>> sussulta e vedo altre lacrime cadere dai suoi occhi mentre sussurra <<Non ne ho idea… io… io non ho fatto niente>> rimango stupito dalla sua risposta, sembra sincero ma da quando me ne frega di queste cose… <<Qualcosa è accaduto, perché della brutta gente ti vuole torturare. Ti prostituisci? Qual è il tuo ruolo qui dentro?>> vedo uno sguardo di disgusto alle mie parole appena pronunciate della quale sono noi stiamo comprendendo il significato <<Oh no!... i-io sono solo un ballerino, non mi vendo per sesso… se lo voglio fare lo faccio con chi mi piace, mica per soldi!>> annuisco e mi fermo a riflettere, cosa vuole il Boss da questo ballerino… forse centra proprio la sua bellezza eterea?... per la prima volta mi sento combattuto sul da farsi mentre la sua voce interrompe nuovamente i miei pensieri <<S-sei di Busan?>> lo osservo stupito e annuisco, lui tira un leggero sorriso sulle sue labbra piene <<Anch’io… mi manca la Corea… voglio tornare a casa… sai, l’ho capito dal tuo accento inconfondibile alle mie orecchie>> mi viene naturale sorridergli <<Giusto… il mio accento… hai ragione, se stavo più attento anche dal tuo capivo senza dubbio la tua provenienza… sono un po’ arrugginito con la mia lingua… come sei finito qui… non dovresti essere qui…>> l’ultima frase la sussurro più a me stesso che a lui, abbassa lo sguardo per poi portarlo nuovamente nel mio con un espressione da cerbiatto <<Jungkook… t-tu… non mi farai del male vero?...>> Che cazzo succede... il mio cuore rimbalza con un colpo forte nel petto a questa domanda posta in questo modo da questo sconosciuto… inizio di nuovo leggermente a sudare, strano… mi sento strano…  io… io… devo fare il mio lavoro, come ho sempre fatto in maniera impeccabile.

BEHIND THE KILLER *jikook*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora