Dieci

37 5 3
                                    


Volevo proseguire il discorso con Jimin dopo che il suo pazzo amico ci ha lasciato soli, ma ci siamo distratti ancora un pochino, per me lui è davvero irresistibile, dopo poco ho dovuto congedarmi perché purtroppo devo andare a cercare qualcuno per la consegna della merce, quindi gli ho lasciato il mio numero personale per le emergenze e di mala voglia ora me ne sto tornando sulla moto, non prima però di raccomandarmi con Jimin di tenere a bada quella mina vagante del suo amico e di non fare più cazzate come portare gente in un covo blindato di un Killer, lui per ora sa solo questo di me, non sa che faccio anch'io parte della Murderous Gang e ovviamente meno sa... e meglio è... finché non capisco che cazzo fare.
Gli bacio dolcemente le labbra piene lasciandomi poi trasportare ed iniziando a mangiarle famelico mentre lui mi strizza un pettorale e un gluteo, le mie mani vagano tra i suoi morbidi capelli dorati e poi senza aggiungere altro mi stacco lentamente da lui... non vorrei andare .. mi strizza un occhilino e si volta verso le stanze sculettando mentre io contro voglia scendo in garage.

Mi sto dirigendo da forse l'unica persona di cui mi fido ciecamente a questo mondo, è da tantissimi anni che però non lo sento, ci siamo conosciuti per affari molti anni fa... ma siamo diventati una sorta di amici, prima di litigare per come voler gestire un'operazione.

Senza nemmeno accorgermene sono già davanti all'ingresso del suo appartamento e temporeggio al campanello... dalle mie fonti ho saputo che dovrebbe abitare ancora qui, ma dopo qualche minuto di tentennamento sento la sua voce alle mie spalle che mi fa sobbalzare <<Jungkook. Quanto tempo... sei qui per lavoro? O per scusarti e ammettere che sei solo un vero moccioso?>> sospiro e punto la lingua sulla mia guancia infastidito, mi volto e lo trovo in perfetta forma e perfettamente elegante come un tempo, tiene stretta una busta di carta marrone piena di cibo tra le braccia, probabilmente la sua spesa, ha le chiavi in mano in attesa di aprire la sua casa <<Non sei cambiato di una virgola Seokjin... sempre il solito Nerd del cazzo>> c'è un attimo di silenzio tra noi dove ci fissiamo intensamente seri, ma poi ci scappa una risata unanime e mi sorpassa per aprire la porta << Ti sbagli, ho una montatura del tutto nuova dei miei fottuti occhiali e posso collegarmi al mio Pc con questi... ma cosa perdo tempo a spiegare ad un piccolo moccioso lunatico.>> sorrido, mi è davvero mancato, siamo sempre stati cane e gatto, ma questo è l'unico modo che abbiamo per dirci che... si insomma, che ci andiamo a genio.

Mi fa accomodare all'interno della sua casa, molto moderna e tecnologica, forse ancora più di un tempo, è tutto maniacalmente ordinato, c'è un buon profumo di arrosto nell'aria, mentre mi guardo in giro mi riprende facendo segno di levarmi le scarpe e sbuffo accontentandolo <<Vedo che sei ancora maleducato su certi aspetti, lo sai che da nostre abitudini le scarpe non si tengono in casa... siamo coreani Cristo santo!>> alzo gli occhi al cielo e lo seguo in cucina, già... ve l'ho detto... ultimamente il mio paese natale mi sta perseguitando... anche Seokjin è Coreano come lo sono io in questo grosso continente dove mi sono rifugiato tempo fa... magari il fatto che sono perseguitato dal mio paese è un segno del destino che vuole darmi delle notizie... ma che dico... non credo a questa merda io.

Dopo che ha sistemato la sua spesa ci accomodiamo al tavolo, si mette subito a smanettare sui suoi numerosi pc accesi, si, non ve l'ho detto... Jin è un bravissimo Hacker, ci ha aiutato molto anche in passato per varie operazioni illecite.
<<Jin ascolta... arriverà della merce tra due giorni e ho bisogno di qualcuno di fidato che parli in Russo... non è che riusciresti ad accedere a qualche database della polizia e mi cercheresti qualche nome? Mi faciliteresti il lavoro...>> mi squadra serio per poi fare un enorme sorriso e velocissimo si mette a smanettare sui tasti che preme come un razzo impazzito rilasciando un rumore ticchettante per l'ambiente, mentre è all'opera mi metto a curiosare nel porta frutta e mi prendo una pesca noce, inizio a morderla con gusto sotto i suoi occhi che rimbalzano dal pc alla mia figura come saette impazzite, improvvisamente mi suona il cellulare... è il mio privato... lo prendo dalla tasca e aggrotto le sopracciglia guardando il display, so che non mi chiama mai nessuno qui... ma il mio numero ce l'ha solo una persona al momento, Jin mi osserva innervosito <<Cristo Jk rispondi a quella merda, mi fai perdere la concentrazione e ho quasi finito di hackerare il sito della CIA...>> lo ascolto e premo titubante la cornetta verde sul display portando l'apparecchio all'orecchio <<Pronto??>> sento un risolino dall'altra parte della cornetta, è la sua voce non c'è dubbio, infatti subito dopo compare il suo riconoscibile accento di Busan <<Ehi... ciao tesoro... quando torni?>> mi cantilena nel orecchio con tono sensuale e per poco non sputo un polmone, cerco di non dare troppo di matto davanti a Seokjin mettendomi a parlare in coreano, che aimè capisce pure lui <<Cristo Jimin... non puoi fare così... ti ho dato il numero per un altro motivo...>> sibilo tra i denti ma vedo Jin che mi guarda stupito e curioso con le antenne rizzate per farsi i cazzi miei come una zitella pettegola, infatti le sue dita si stanno ancora muovendo sui tasti ma più lentamente per fare meno rumore e ascoltare meglio il mio disagio dato da quella testa bionda che mi sono tirato in casa, gli sorrido cercando di sembrare normale, vorrei non fargli capire che sto in realtà per avere un embolo dalla voglia che ho in questo momento di prendere a sberle Jimin, se ve lo state chiedendo ovviamente intendo sul culo, mmmh giuro che stasera lo faccio.
Il biondino a casa mia non si rende conto che oltre ad avermi messo già nella merda con le mie scelte osa anche chiamarmi mentre lavoro come se fosse la cosa più naturale del mondo per lo più con questi toni maledettamente eccitanti <<Jimin, porca di quella miseria... ora attacco... avevi bisogno?>> sospira in maniera impertinente e non tarda a rispondere <<In realtà si, ci stiamo un po' rilassando e Tae vuole ordinare una pizza ma gli->> lo interrompo urlando senza neanche rendermene conto <<MA PORCA TROIA!! Ma siete deficienti??? NO! NO! NIENTE PIZZA!!! In che modo vi state rilassando?! Di al tuo amico che se ci prova gli infilo un palo nel culo e glielo faccio uscire da quella bocca larga che si ritrova!!!!>> sento un leggero sbuffo dall'altra parte del telefono, questa volta scocciato, poi di nuovo la sua voce che risuona arrabbiata <<Cosa urli, ci sento sai? E ti ha sentito pure Tae attraverso il mio povero orecchio, se mi lasciavi finire ti stavo dicendo che gli ho detto che non era una buona idea, comunque ho una sorpresa per te... torna presto mi raccomando, a più tardi mister muscolo.>> mi attacca la fottuta chiamata in faccia, non ci posso credere... osservo inebetito lo schermo del mio telefono che fa vedere in questo momento la schermata di blocco <<Oh....... io li ammazzo! Li annego in piscina quei due...>> irrigidisco la presa contro il mio povero cellulare innocente e mi metto a ridere come un pazzoide non rendendomi conto che Jin ora è al mio fianco con dei fogli stampati tra le mani ed un'espressione molto divertita <<Ehi Jk... hai messo su famiglia? Tu?? Hahahaha... assurdo...Tra l'altro stavi parlando in coreano, da quanto non ti sentivo parlare così???? E non mi dici nulla?>> continua a ridere tirandomi qualche pacca sulla spalla ironico, ma io lo osservo stralunato <<Vuoi un cazzotto pure tu Jin?? È solo lavoro... è un contrattempo... devo, devo solo sistemare alcune cose>> mi guarda poco convinto annuendo <<Come ti pare... ma il tuo lavoro di solito non-chiede-se-vuoi-la-pizza...>> mi dice cantilenante e prosegue sempre più divertito << Da quello che mi hai appena chiesto non credo hai cambiato lavoro andando a fare il pizzaiolo...>> ridacchia prendendomi in giro e mi spiaccica i fogli sul petto <<Ecco ciò che mi hai chiesto, ora smamma che devo ricevere visite, il mio numero te l'ho appena inviato e per la cronaca la chiamata proveniva dalla tua villa bunker... io sono multitasking lo sai... non mi sfugga nulla>> mi fa un occhiolino ma a me tremano le gambe... come ha tracciato Jin la chiamata potrebbero farlo altri... e la prudenza non è mai troppa, anche se non ce ne sono in giro bravi ed efficienti come lui però d'ora in poi dovrò pensarci e farci attenzione dovrò sgridare come si deve quelle due mine impazzite, ci mancava che dovevo pure fare il babysitter porca troia... mi osserva e riprende a parlare <<Davvero Jk... se hai bisogno di me chiamami, ah e salutami il tuo Jimin... non pensavo davvero fossi omosessuale>> mi sorride ampiamente con un fare malizioso e io inizio a tossire strozzandomi con la saliva <<Jin... non sono... cioè lui... è... lascia stare... non posso parlare di questo... sono nei casini... ti prego, non dire nulla di questa cosa...>> mi guarda più serio... sospira facendo il segno di cucirsi la bocca <<Avevo immaginato che qualcosa non andasse... vedi di stare attento Jungkook... sei diverso dal solito comunque... sembri innamorato e rammollito cone al solito un vero poppante>> lo spintono leggermente facendolo ridere di nuovo mentre lo guardo arrabbiato mi arriva una arruffata di capelli non richiesta <<La vuoi piantare Hyung?!?!>> mi caccia la linguaccia e sospiro arreso e rendendomi conto che davvero ultimamente sono circondato da persone che si comportano da mocciosi <<Hyung? Mi faresti un altro favore?>> Mi guarda sorridente ma attento <<Certo poppante, super Jin risolve tutto>> sorrido <<Mi cerchi qualcosa sui tatuaggi con la Luna o con il ciclo lunare? Grazie... fallo pure quando hai tempo, mi saresti d'aiuto>> annuisce e mi accompagna alla porta <<Stai attento Jungkook... ti manderò tutto appena ho modo di guardarci, sono un po' preso... ah... un'altra cosa... mi sei mancato moccioso>> sorrido uscendo dalla porta
<<Anche tu Hyung, anche tu >>.


BEHIND THE KILLER *jikook*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora