Capitolo 15

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MEGAN P.O.V
Mi svegliai di colpo sentendo l'avvertenza dal comandante che tra pochi minuti saremo atterrati,mi voltai guardando fuori dal finestrino la terra che a poco a poco si avvicinava mostrando la grande e bella New York.
*
Scesi dal aereo,dirigendomi verso l'aeroporto per riprendermi i bagagli.
Dopo aver atteso l'arrivo della mia valigia,raggiunsi il pullman che mi avrebbe portato nel hotel prenotato.
*
Scesi dal autobus,raggiungendo l'ingresso del hotel gran palace,è davvero elegante,ho sentito che in questo hotel sono state ospitate moltissime persone famose.
-tenga a lei.Disse la signorina porgendomi la chiave della mia stanza.
La numero 105.
Presi l'ascensore.finalmente sono arrivata al 4 piano,ora devo solamente cercare la camera 105..
-100....103...105...eccola.dissi infilando la chiave nella serratura.
La porta si spalancò mostrandomi una camera a dir poco perfetta.
Entrai velocemente lasciando la valigia al ingresso,davanti alla porta.corsi verso la vetrata della stanza per vedere la vista.Spostai le tende,si vede metà New York da qua!!!.è stupendo!.
Mi lanciai sul letto fissando il soffitto.Sorrisi e subito dopo mi addormentai.
******
Mi svegliai,puntando gli occhi sulla porta d'entrata sentendo bussare.
Mi alzai,e incuriosita andai ad aprire.
Davanti a me vidi un signore alto,sui 50 anni presumo..capelli corti sul nero tendente grigio,e un po' di barba.
-lei è la signorina Megan?mi chiese l'uomo sorridendo.
-si...dissi toccandomi i capelli.
-mi segua.aggiunse il signore facendomi cenno di seguirlo.
Presi le chiavi e dopo aver chiuso la porta percorsi il corridoio.

*
Guardai intorno,un po' curiosa di dove fossi diretta.
L'uomo davanti a me si fermò di colpo davanti ad una porta.Dopo aver aperto la stanza mi fece cenno di seguirlo.Un po' titubante mi fermai e lanciando un occhiata alla stanza feci un cenno con la testa in segno di no.
Il signore si voltò fissandomi con aria un po malvagia.Dopo avermi squadrata iniziò a parlare.
-signorina Megan,non vorrà deludere un povero signore di 50 anni..
Rimasi in silenzio sempre più convinta della scelta sbagliata che stavo per fare.
Dopo poco,feci un passo in avanti ed entrai nella stanza.L'uomo venne verso di me e facendomi spostare chiuse la porta a chiave.
Deglutii,iniziando a toccarmi i capelli,lo faccio sempre quando sono stressata o ho paura di qualcosa.Ecco,ho paura?per quale motivo?
Mi girai notando di essere appena entrata in una camera molto lussuosa.Indietreggiai finendo contro la porta,il signore si avvicinò ad un mobile e dopo aver aperto un cassetto iniziò a cercare qualcosa.
-ecco l'ho trovato.disse il signore.
Guardai sempre più sconvolta il cinquantenne che si girò e mi spinse facendomi cadere su una poltroncina di pelle nera.
-cccc...ooo..sss..aa...vuole da me?chiesi balbettando.
-voglio solo conoscerti zuccherino.disse l'uomo sorridendo.
Si avvicinò a me,sfiorandomi con un dito la spalla.
Rimasi immobile,sentendo la pelle d'oca che ormai era presente su tutto il mio corpo.Perché mi sono fidata di uno sconosciuto?
-ora,devo andare.dissi alzandomi di colpo facendo spostare il vecchio.
Raggiunsi la porta e girai la maniglia.
-cazzo,l'aveva chiusa a chiave!.bisbigliai.
-non così in fretta tesoro.disse il signore prendendomi per i fianchi.
Mi voltai schifata,tirandogli una sberla in piena faccia.
Il signore si toccò la guancia dolorante,subito dopo alzò lo sguardo e velocemente mi gettò sul letto.
Mi ritrovai distesa su un enorme letto bianco.Cercai di alzarmi senza risultato.L'uomo si mise a cavalcioni su di me,ed iniziò a sbottonarsi i pantaloni.
Chiusi gli occhi continuando a dimenarmi ed urlare.
*
Uscii dalla stanza,finalmente ero fuori da quel incubo.
Sono appena stata stuprata da un vecchio che potrebbe essere mio padre.
Corsi verso l'uscita del hotel e raggiunsi un taxi.
*
Ho appena denunciato quel uomo.Tornai in camera e dopo essermi distesa sul letto chiusi gli occhi.

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