1 - giorni vuoti

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è appena suonata la sveglia, sono le 6 del mattino e mi alzo dal letto sentendo il corpo pesante, come se portassi addosso il peso di tutte le notti insonni.
Vado in cucina per preparare la colazione e trovo tutto in disordine, é ovviamente Alessia la causa: la mia coinquilina seppur non facendo mai nulla in casa si sente sempre in diritto di mancarmi di rispetto.

Mentre osservo i piatti sporchi abbandonati in cucina, un'ondata di irritazione mi sale dentro. Mi sforzo di non esplodere, ma sento la rabbia accumularsi giorno dopo giorno, un lento ribollire che minaccia di traboccare.

Stamattina però, non ho voglia di litigare quindi decido di fare colazione.
Mentre prendo una merendina, mi viene in mente la cucina di casa, dove tutto era sempre in ordine e il caffè già pronto.
Qui, mi sembra che nulla mi appartenga davvero, come se fossi solo di passaggio.

Mi lavo in fretta e mi accorgo che il bagnoschiuma è finito, com'è possibile che manchi sempre tutto? Anche questa volta la colpa é senza dubbio di Alessia.

Cerco di mantenere la calma e mi lavo i denti e mi trucco un poco, giusto per essere presentabile e non sembrare uno zombie. Vado in camera a vestirmi con un jeans a vita bassa e un top, tutto molto semplice, infine prima di uscire scrivo a Huda, chissà se sta ancora dormendo, è sempre in ritardo lei ma almeno non deve prepararsi, è sempre perfetta, non so come faccia.

Dopo cinque minuti senza risposta, decido di chiamarla. Accetta immediatamente la mia chiamata seppur sia chiaro che si è appena svegliata.

H: 'scusa amore ma ieri sera avevo la febbre, oggi non vengo'
C: 'come non vieni? e come faccio senza di te?' dico facendo la voce triste
H: 'ma perché non balzi oggi e vieni da me a Villanova? così ti faccio conoscere anche quei ragazzi di cui ti parlo spesso, secondo me potresti andarci d'accordo' sarà la millesima volta che me lo chiede
C: 'dai Huda lo sai che non sono in vena di divertirmi, ti sembra il momento di farmi conoscere nuove persone?'
H: 'ma ti potrebbe aiutare invece tesoro, almeno le ragazze le devi conoscere, su questo non si discute'
C: 'e va bene come si fa a contraddirti' dico arrendendomi '...ma te non hai più la febbre che ora hai tutta questa voglia di uscire?'
H: 'vabbè dai diciamo che oggi non avevo propio voglia ok'
C: 'lo sapevo, ma come faccio a venire in quella cittadina sperduta? non me la sento di farmi 1 ora di pullman da sola'
H: 'non ti preoccupare amore chiedo a qualcuno di venire a prenderti'
C: 'ma mi vuoi far detestare subito? chi è il poveretto a cui farai fare 1 ora di viaggio per una ragazza che non conosce?'
H: 'penso che ti manderò Fares, ovvero Pietro, lui è dolce e simpatico, ti troverai bene'
C: 'lo spero, a dopo cucciola'

Chiudo la chiamata e non vedo l'ora che sia oggi pomeriggio, la proposta della ragazza mi fa sorridere, una rara scintilla di gioia in una giornata che altrimenti sarebbe stata grigia. Sono così grata di avere qualcuno come lei al mio fianco.

triste nuvola - piccolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora