7 - cattivo

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P: 'ma dai perché Dario deve dormire da me, russa, non voglio essere disturbato, dormire bene è importante' quando la mia amica va da Pietro per chiedergli di far dormire Erin a casa sua lui non è per nulla d'accordo e inizia a protestare inventandosi strane teorie sul sonno e su quanto questo sia importante
H: 'si abbiamo capito basta che stai zitto' lo ammutolisce la mia amica alzando gli occhi al cielo 'ma tu ti devi sempre lamentare Pietro?' aggiunge poi con un tono scocciato
P: 'ma scusami Duccio ha due camere dormite pure voi da lui così domani mattina vi accompagna pure'
A Huda si illuminano gli occhi, la sua espressione infastidita lascia il posto a una di gioia, così tirandomi da un braccio, saltellando, mi porta un po' in disparte.

H: 'è un'idea fantastica amore, così poi te potrai passare più tempo con lui' afferma sempre più contenta
C: 'ma dai ti prego, mi creerebbe troppo disagio, non me la sento di occupare la stanza di una persona che non conosco' replico io toccandomi nervosamente i capelli
H: 'ma con quella coinquilina che ti ritrovi cosa vuoi che sia passare una notte con Dario e Duccio'
C: 'si hai ragione, il problema é...' non voglio ammetterlo, mi vergogno
H: '...che è Duccio'

come glielo spiego che ha ragione in parte?

C: 'si ma non é quello che pensi' le dico subito per far sì che non arrivasse a conclusioni affrettate, poi ricomincio 'il problema é che lui sa già troppo di me senza sapere nulla allo stesso tempo' farfuglio cercando di farle capire qualcosa 'io la notte mi sveglio, non riesco a dormire, lui se ne accorgerebbe, non voglio che pensi io sia' tentenno un attimo '...malata' dico quest'ultima parola con molta difficoltà
H: 'amore non sei malata e comunque proprio perché lui ne è a conoscenza ti può aiutare, te l'ho detto ha un cuore d'oro anche se parla poco' mi guarda con uno sguardo comprensivo e mi accarezza le spalle, come faccio a non assecondarla sempre?
C: 'e va bene' mi arrendo.

So che Huda non mi spingerebbe mai a fare qualcosa che potrebbe ferirmi, eppure questa volta mi sento esposta, come se tutte le mie fragilità fossero in bella vista, ma non posso fare a meno di fidarmi di lei, perché so che ogni suo consiglio è mosso dall'affetto sincero che prova per me.

È per questo che, nonostante il disagio, non riesco mai a dirle di no.

Huda si allontana per proporre la sua idea a Duccio, io li guardo con attenzione per cercare di capire se l'ospitarci gli dia fastidio, ma non riesco a decifrare il suo annuire con un timido sorriso, non riesco a percepire se si senta obbligato o se sia semplicemente contento di farci un favore.

Mi chiedo cosa stia provando in questo momento. Non lo conosco bene, ma c'è qualcosa nel suo atteggiamento che mi fa pensare che non sia abituato a lasciarsi avvicinare troppo dagli altri, mi sembra quasi che dire di si gli costi, come se stesse abbattendo una barriera invisibile, e questo mi fa sentire doppiamente in colpa, eppure, al tempo stesso, vedo anche una sorta di calore nei suoi occhi, come se, nonostante tutto, fosse disposto a rompere questa sua bolla per aiutarmi, seppur gli costi.

L'unica cosa che ho capito con certezza é che la risposta è un sì perché Huda inizia a ringraziarlo, decido quindi di avvicinarmi anch'io.

H: 'baby stasera pigiama party' dice tutta contenta di essere riuscita nel suo intento
C: 'ma quale pigiama party domani c'è lezione' rispondo ridendo 'e comunque grazie' alzo leggermente lo sguardo verso Duccio,ma senza riuscire a guardarlo negli occhi, ció mi mette in soggezione e seppur io cerchi di nasconderlo Duccio sembra percepire quel mio stato di imbarazzo

D: 'figurati' quando la sua mano sfiora i miei capelli, sento una scossa attraversarmi il corpo, come se ogni nervo fosse improvvisamente in allerta.

È strano come un semplice gesto possa scatenare così tante emozioni.

Non dovrei sentirmi in questo modo, non dovrei essere così vulnerabile di fronte a qualcuno che, in fondo, conosco a malapena, eppure, è come se il suo tocco avesse acceso qualcosa dentro di me, qualcosa che non riesco a spiegare.

Forse è solo l'idea che qualcuno si stia prendendo cura di me, l'idea che qualcuno mi stia dedicando delle attenzioni dopo tanto tempo.

La mia amica si accorge di tutto, infatti scoppia in una risata, meritandosi una gomitata nel fianco da parte mia mentre mi copro le guance per non far notare il rossore, ma questa scena imbarazzante non sembra interessare a Piccolo, che si allontana per andare dagli altri.

Solo poche ore fa, l'idea di passare la notte fuori mi avrebbe riempito di ansia, ma ora, mentre guardo Huda e Duccio, mi sento stranamente tranquilla.
Forse è la loro presenza, o forse è la consapevolezza che, per una volta, posso permettermi di non pensare a tutto ciò che mi aspetta a casa o di nascondere le mie.

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eii, spero che la storia vi stia piacendo, volevo avvisarvi che avevo in mente di postare in un giorno preciso visto che nel primo periodo postavo un po' quando mi andava, avevo pensato al venerdì, ma fatemi sapere se volete più di 1 aggiornamento a settimana.
e nulla per qualsiasi cosa scrivetemi nei commenti soprattutto se credete che ci sia qualcosa che possa migliorare 🫶🏻🫶🏻

triste nuvola - piccolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora