5 - sparisci

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M: 'ce l'avete fatta finalmente'
H: 'ma non avete niente di meglio da fare'
M: 'stavamo facendo una pausa'
Marco e Huda si fanno la linguaccia a vicenda e tutti si mettono a ridere.
Il bunker è animato da una vivace energia.
Le risate riecheggiano tra le pareti, e i ragazzi sembrano muoversi con una naturalezza che rivela anni di amicizia e collaborazione.

Durante la 'pausa' i ragazzi mi fanno molte domande, in particolare Andrea e Marco, i più estroversi del gruppo, tuttavia non mi risultano pesanti, o almeno non per ora come dice Huda. Gli unici a non aver ancora aperto bocca se non per salutare sono Duccio e Jacopo, loro sono rimasti in disparte, assorti nel loro lavoro.

P: 'quindi non ti vai a complimentare con il tuo preferito del bunker?' dice emergendo improvvisamente dal nulla con un sorriso divertito, mentre la sua voce allegra mi fa sobbalzare
C: 'molto divertente, però per favore la prossima volta non sbucare dal nulla' rispondo io alzando gli occhi al cielo
H: 'chi è il tuo preferitooo?'
P: 'e poi sono io che origlio le conversazioni' replica Pietro fingendosi offeso
H: 'dai non fare l'offeso e svelami il segreto' dice la mia amica facendogli gli occhi dolci
P: 'in macchina la qui presente è scoppiata a piangere ascoltando una canzone di Duccio' sussurra il bionda meritandosi una gomitata da me
H: 'però Chiara uno più semplice non te lo potevi scegliere?'
C: 'ma basta cosa dite, mi ha solo fatto emozionare la sua voce' sbotto io divertita cercando di nascondere anche a me stessa l'effetto che il rosso in realtà mi provocava.

Non riuscivo però a ingannarmi, infatti mentre le parole mi uscivano di bocca il mio pensiero tornó a lui e senza farci caso mi ritrovai a guardarlo di nuovo.
In particolare mi concentrai sui suoi occhi, di un colore così chiaro che quasi ipnotizzano, eppure così profondi che sembra di poterci annegare. Sono come un oceano tranquillo alle prime luci dell'alba, con sfumature che vanno dal verde all'azzurro, cambiando a seconda della luce, o forse, a seconda del suo umore.

H: 'Chiara sei con noi?' mi dice Huda muovendomi una mano davanti agli occhi, io arrossisco dall'imbarazzo, si mi ero incantata a guardare gli occhi di Piccolo e probabilmente se ne erano accorti tutti, tranne lui che continuava a disegnare senza pensare a nessuno.

I ragazzi stavano tutti lavorando al brano per Sanremo, eravamo rimaste solo io e Huda quindi ne approfittammo per parlare, o meglio, per parlare di 'cose da donne' come dice lei.

H: 'ma quindi davvero ti piace Duccio?' mi domanda fissandomi con un sorriso malizioso e con le sopracciglia alzate in un'espressione di curiosità giocosa
C: 'ma dai, ho solo detto che mi piace artisticamente, neanche lo conosco'
H: 'sarà pur così ma prima ti sei letteralmente incantata a guardarlo' afferma ridendo
C: 'sono i suoi occhi...' ammetto, tanto non sarei mai riuscita a mentirle
H: '...e ci sei cascata' dice lei alzando lo sguardo al cielo in segna di arresa 'va bene Chiara, io lo sai che sono sempre pronta a darti consigli e proprio per questo di dico che Piccolo è un ragazzo un po' complicato ma ha un cuore d'oro' dice com voce sincero e con tono piú serio del solito 'ma sappi però che se dovessi cambiare idea ci sono Fares e Faster disponibili' conclude poi tornando alla sua solita indole scherzosa
C: 'ma cosa dici, sono solo stati gentili' rispondo ridendo e ripensando alle attenzioni ricevute in particolare dal corvino nel pomeriggio
H: 'per favore Chiara, sei stupenda potresti avere chiunque' dice lei dandomi un piccolo schiaffetto
C: 'è difficile credere una cosa del genere quando affianco ho una dea' le rispondo io incolpandola
H: 'smettila dai' replica arrossendo e arricciando il naso dall'imbarazzo.

Il pomeriggio trascorre così, tra risate e chiacchiere leggere, mentre il calore dell'amicizia riempie il bunker, creando un senso di intimità e connessione che mi fa sentire finalmente a casa.

triste nuvola - piccolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora