|| Capitolo 14 ||

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- Daniel... - sussurrai in preda al panico

- Va tutto bene? -

- Si si certo - mentii con un ampio e falso sorriso - Me ne sono andata perché...ehm...ho fretta! Tanta fretta. -

- Di tornare a casa? -

-Si infatti. Mi sta aspettando la figlia di mia zia Laila a casa e bisogna che non la lasci sola per troppo tempo... - spiegai io anche se era una bugia

BENE,DUE BUGIE IN UN MINUTO E NOVANTA SECONDI E MEZZO!

Che dovevo dirgli " No va male perché sei un rompi coglioni e mi stai rovinando la vita"?

GIUSTO,HAI RAGIONE...

- Se vuoi ti accompagno io con la mia auto - propose facendo spallucce

CHEEEE?! NO NO NO IO PIUTTOSTO MI IMPICCO. ANZI,VATTI A FARE I GARGARISMI CON L'ACETONE IDIOTA!

Sarebbe un'idea...

- No ma che dici non vorrei disturbarti - cercai di dissuaderlo muovendo le mani a casaccio

Lui di tutta risposta mi trascinò verso la sua auto: quella cazzo di vettura nera che non cambiava da quando aveva preso la patente.

BENE.ADESSO ANCHE L'ACCOMPAGNATORE STRONZO,BASTARDO,IDIOTA E CON UN CERVELLO GRANDE QUANTO UN GRANELLO DI SABBIA!

***

Fatelo.stare.zitto!

È da un quarto d'ora che continua a parlare senza sosta questo brutto imbecille! Giuro che se non la pianta subito inizio a strangolarlo più forte che posso!

Fortunatamente per me,mancava ancora un minuto e mezzo ad arrivare. A quel punto sarei finalmente scesa dall'auto di Daniel,sarei entrata in casa e avrei passato del tempo da sola.

Non appena Daniel fermò l'auto di fronte a casa mia aprii lo sportello e scesi frettolosamente.

- Grazie per il passaggio ma ora devo davvero scappare. Ciao - tagliai corto chiudendo lo sportello e correndo verso la porta

Afferrai la maniglia,entrai velocemente e chiusi a chiave la porta,per poi appoggiarmi ci contro.

- Okay,è tutto a posto. Daniel si è tolto di mezzo e sono libera - sospirai rumorosamente prima di entrare in cucina

Raggiunsi la dispensa e vi rovistai dentro,prendendo delle patatine alla paprika.
In quel momento il mio cellulare squillò e risposi.

- Pronto? - chiesi un pò scocciata

- Dimmi la verità - tagliò corto la ragazza dall'altra parte della cornetta: Valentine

- Ah grazie del "ciao" - dissi ironicamente

- Infatti voglio solo che tu mi dica una cosa... - affermò lei restando sul vago

- Sentiamo,cosa vuoi dirmi? -

- Perché cazzo te ne sei andata dicendo che eri stanca quando non era vero?! - urlò autoritaria

- Bene,adesso avrò bisogno di un apparecchio per l'udito per colpa del tuo urlo - mi lamentai io buttandomi sul divano col pacchetto di patatine in una mano

- Compra Amplifon,funziona bene ed è gratis per i primi 50 che chiamano - scherzò Valentine ridendo

- Non sei divertente... - la schernii io alzando gli occhi al cielo

- Ora basta sciocchezze,dimmi perché hai mentito! - tornò al discorso precedente con un tono di voce serio

- Okay - sospirai - Ho visto tra la folla il mio ex che mi sta perseguitando e ho voluto allontanarmi il più possibile da lui -

Worldwide || j.m. (Completed)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora