Lara rise, facendo un tiro dalla canna d'erba che aveva portato Antonio.
Erano finiti nell'appartamento di lui, dopo qualche drink e qualche risata passata nel pub vicino a casa.
"Quindi lavori in sto posto di merda per pagarti l'affitto"
Lei annuì, passandogli la J.
"E non puoi dire nulla al tuo capo? Far qualcosa che ne so"
La guardò negli occhi.
"Non posso, altrimenti perdo il lavoro. E non posso permettermelo. Mi pagano bene"
"Che situazione di merda"
Lara lavorava come cameriera in un bar nella periferia di Milano. Ogni sera, o quando avevano bisogno di lei, andava in questo locale, pieno zeppo di bestie pronte a puntarle gli occhi addosso e farle commentini poco graditi sul suo corpo.
La situazione era diventata ingestibile, perché lì dentro ci andavano solo ubriaconi arrapati con la fedina penale sporca. E una ragazza bella e semplice come lei per loro era come miele per orsi.
"Mi sento bene adesso"
Lei guardò in alto, lasciandosi andare al tiro di fumo.
"Si?"
Lara annuì, spostando il suo sguardo agli occhi del ragazzo seduto accanto a lei.
"Anche io mi sento bene"
Si sorrisero, per poi scoppiare a ridere di nuovo.
"Io come faccio a guidare in queste condizioni?"
"Puoi fermarti qui a dormire se vuoi, spazio ce n'è"
"Andata"
Non ci pensò su nemmeno un secondo, era troppo brilla per decidere.
Antonio spense la canna nel posacenere, per poi mettersi più comodo.
Si guardarono per qualche secondo negli occhi, e quello che successe dopo fu così spontaneo: dopo un "sei bellissima stasera" sussurrato da lui, Lara fece scivolare le sue mani gelide sul collo di Antonio, facendo unire le loro labbra.
Era un bacio caldo, passionale e silenzioso.
Le luci della notte illuminavano i loro visi, mentre le loro bocche si incontravano più volte ad intervalli irregolari.
"Ci spostiamo dentro?"
Sussurrò lui sulle labbra della mora, accarezzandole dolcemente i fianchi. A quel tocco, una scossa di adrenalina mista a piacere le percorse la schiena.
Annuì, alzandosi subito dopo.
Lara si mise a cavalcioni su di lui, mentre la teneva salda dalle cosce, seduto sul divano.
Dopo qualche altro minuto passato a baciarsi ed esplorare il corpo dell'altro, Lara si tirò indietro, mettendosi seduta affianco a lui.
"Oddio scusa, io non volevo, sono ubriaca"
Sentì la sua mano posarsi sulla parte bassa della schiena.
"Non ti devi scusare. Anzi, mi è piaciuto molto"
Le sorrise, per poi avvicinarsi e lasciarle un bacio sulla
tempia.
Ed era la verità.
Molte volte si è ritrovato a stare con ragazze solo per noia o semplicemente sperimentare. Non è mai stato un tipo serio, non ha mai pensato ad una storia d'amore vera e propria.
Ma quel bacio, quella bocca e quegli occhi lo facevano uscire di testa.
La scossa elettrica, quella famosa delle "farfalle nello stomaco", la sentì quando le dita magre e sottili di lei percorsero una linea immaginaria dalla sua guancia al petto, lasciandogli un bacio a fior di labbra.