Hold my Hand ♬ || Minsung

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Il cuore del giovane ragazzo batteva all'impazzata, sembrava avesse corso una maratona degna della medaglia d'oro, invece era solamente in ansia per il concerto del proprio idolo.
Non era la prima volta che lo vedeva dal vivo, poteva considerarsi un fan accanito.
Non mancava mai alle tappe del suo tour, eppure l'emozione che provava ogni volta davanti a quel palco rimaneva la stessa.
Quando le luci si spegnevano e lui entrava in scena, il mondo si tingeva improvvisamente di mille colori.
Han Jisung, era quello il nome del suo mentore.
Minho aveva sviluppato per lui un attaccamento quasi morboso e come qualsiasi altro fan, trovava conforto nell'immaginare scenari in sua compagnia. Sperava che prima o poi Jisung si accorgesse della sua esistenza, sperava che un giorno avrebbe potuto ringraziarlo per la sua musica.
Qualcuno sembrò accogliere le sue preghiere e da quella notte tutto cambiò.

La musica pompava nelle vene del ragazzo e fluiva direttamente nel suo corpo animando i suoi muscoli al punto da farlo ballare compulsivamente a ritmo.
Le luci illuminavano la folla intorno a sé e sembravano seguirlo ogni qual volta sparisse dal loro mirino.
Il sudore colava lungo le sue ciocche color caramello e le sue corde vocali vibravano intonando le note della canzone.
I muscoli delle gambe avevano iniziato a fargli male già ore prima, ma si era dimenticato completamente del fastidio non appena il concerto era iniziato.
Le emozioni che provò erano talmente intense che fecero sembrare quell'esperienza quasi un sogno.
Non voleva che finisse mai.
Purtroppo però come ogni cosa, il concerto giunse al termine.

Quella stessa sera, prima di andarsene ed omaggiare il pubblico, Jisung annunciò una sorpresa per i suoi fan.
Una luce di un bianco intenso illuminò improvvisamente la figura di un ragazzo vestito di azzurro in mezzo alla folla.

« Tu! »

Urlò Jisung sul microfono facendo cenno al ragazzo di avvicinarsi al palco.

« Vieni sali! Sei stato scelto »

Minho si guardò intorno confuso prima di indicare se stesso e sentire le ginocchia farsi molli.
Il chitarrista annuì e il suo respiro accelerò.
La luce lo aveva accecato a tal punto che credeva di avere le allucinazioni.
Il suo cervello non riusciva a metabolizzare il fatto che Han Jisung in persona si fosse rivolto proprio a lui.
Era in procinto di collassare per l'emozione, quando le sue gambe si mossero da sole.

Stava davvero salendo sul palco?

Ogni gradino che calpestava aumentava esponenzialmente la sua trepidazione. Davanti a lui c'erano solo più due scalini a separarlo dal suo sogno, non aveva ancora realizzato.
Le urla dei fan intorno a lui lo riportarono alla realtà e quando sbatté nuovamente le palpebre lo ritrovò davanti a sé: indossava una maglia a righe dalle maniche lunghe e sopra ad essa un crop top nero strappato.
I suoi lunghi capelli castani ricadevano sul suo viso disordinati e i suoi occhi brillanti lo guardavano incuriositi.
Teneva la chitarra su una mano e con l'altra reggeva l'asta.

« Siamo con..?»

Domandò porgendo il microfono al ragazzo.

« M-Minho...»

Sussurrò debolmente.

« Puoi ripetere?»

Domandò Jisung facendo un passo avanti.

« Minho! »

Rispose con decisione il maggiore.

« Benvenuto sul palco, fate un applauso a Minho! »

Incitò la folla il cantante.
Minho si voltò verso il pubblico e si sentì improvvisamente schiacciato da quella vista.

Si domandò come facesse l'altro a convivere con quella pressione ogni volta.

« Allora Minho dicci com'è stato il concerto? »

Quella domanda spiazzò il castano.
Finalmente gli era stata donata l'occasione che aveva sempre sognato, aveva la persona di cui era perdutamente innamorato lì davanti ai suoi occhi.

Come doveva rispondere?

Avrebbe voluto confessare tutto ciò che provava per lui, ma sapeva che farlo davanti a tutti l'avrebbe solamente messo in ridicolo e non voleva mettere a disagio la persona più importante della sua vita.

« Per me è semplicemente un onore essere qui sullo stesso palco della mia band preferita, sono veramente grato di aver ottenuto questa possibilità...»

Jisung sorrise verso il ragazzo e poi si voltò verso i propri membri che impazienti, gli fecero cenno di sbrigarsi.
Sapeva che il tempo a disposizione era breve, ma voleva ascoltare le sue parole.

« Io volevo solo ringraziarti per la tua musica, mi ha aiutato veramente molto, anzi direi che mi ha salvato la vita.. »

Disse con un sorriso sincero pieno d'amore stringendo le dita intorno al microfono come se ne dipendesse la sua vita.

Aveva raccolto tutto il coraggio rimasto in corpo per pronunciare quelle parole.

« Beh allora è reciproco, senza nessuno dei miei fan non sarei qui oggi »

Rispose sorridendo prima di azzerare le distanze dall'altro.

« E ho visto come ballavi...»

Sussurrò al suo orecchio prima di allontanarsi.
Minho rimase paralizzato sul posto e sentì le proprie guance avvampare.

« E con questo vi saluto! »

Jisung allungò il braccio verso l'altro in cerca della sua mano per stringerla in segno di rispetto, ma finì con l'afferrare il suo polso. Minho alzò lo sguardo verso il ragazzo davanti a sé e lo guardò fisso negli occhi.
Era come se il tempo si fosse fermato.
Le urla dei fan erano improvvisamente sparite, le voci degli altri membri della band si erano fatte distanti e davanti a sé c'era solamente lui, Han Jisung.
Il musicista teneva stretta la chitarra con una mano e con l'altra stringeva ancora il polso del maggiore quando venne catturato dai suoi occhi color ambra. Il suo sguardo era così intenso che Jisung non si accorse di essersi perso in quell'oceano dorato per un minuto intero.
Fece quindi scivolare il palmo lungo il braccio di Minho e finì col prenderlo per mano.
Sentì una strana sensazione percorrere il suo corpo, un brivido, una scossa che lo risvegliò da quello stato di trance e solo allora mollò la presa.

« È stato un piacere Minho...spero di rivederti al prossimo concerto »

Disse facendogli l'occhiolino prima di correre via.
Minho lo guardò allontanarsi prima di abbassare lo sguardo verso le proprie mani.

« Han Jisung mi ha preso per mano...»

|◁ II ▷|