VII - la parte marcia della mela

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«Hyunjin, piacere» mi ha detto la ragazza di fronte a me poco prima di generare un sussulto da parte mia, e d'improvviso mi trovo a stringerle la mano cordialmente.

«Jungkook, piacere mio» accenno un sorriso di riflesso, «sei la ragazza di Taehyung, giusto?»

«Sì» risponde rapidamente, «sono la sua ragazza, tu sei suo fratello?» mi domanda infine, facendomi trasalire nuovamente.

Com'è che non doveva saperlo nessuno e improvvisamente lo sanno tutti?

«Beh, sì» mi limito ad asserire, «diciamo che... sono...» finisco per tentennare.

«Sei il figlio della compagna di suo padre» termina la frase lei al posto mio, «una situazione piuttosto di merda, insomma».

È assurdo che mi sembri... simpatica?

«Taehyung ti ha detto tutto, mi pare di capire» constato, «ma tu e lui com'è che vi siete conosciuti?»

Lei, dal canto suo, maschera un sorriso che stavolta pare tutto fuorché sincero, per poi sfilare il pacchetto di sigarette da una tasca, porgendomene una. «Vuoi?»

Il mio corpo decide di rispondere al posto delle parole, mi ritrovo perciò, inspiegabilmente, ad annuire, accettando la mia prima sigaretta.

In vita mia non ho mai osato, né a fumare, né altro, nemmeno nelle varie serate organizzate da Jimin e Seokjin in cui ho avuto occasione di provare anche... altro. Ma eccomi qui, immobile come una statua, ad avvicinare quest'arma al tabacco alle mie labbra, e quasi come un esperto mi affretto a dare fuoco al tabacco, inspirando il fumo per la prima volta.

Il primo tiro è disastroso, mi brucia il petto e comincio a tossire animatamente attirando l'attenzione del mio migliore amico che era impegnato ad osservare ogni movimento di Yoongi, ragion per cui la ragazza di fronte a me si preoccupa, chiedendomi all'istante se abbia bisogno d'aiuto.

Il biondo, dal canto suo, una volta aver captato la situazione, constatando sia in buone mani, decide di voltarsi nuovamente, segno che mi tempesterà più tardi di domande.

«No» riesco a soffocare, per poi schiarirmi la voce, «ce la faccio, è che non fumo... da un po'».

«Tuo fratello mi ammazza se ci resti secco» scherza lei, che ha già consumato un quarto di sigaretta.

Solo in questo frangente mi fermo ad osservarla con attenzione, realizzando che si tratti veramente di un bellissimo viso. In quanto ad altezza mi arriva alle spalle, porta la frangia ed i capelli neri le cadono morbidi sul seno, contornando il viso pallido adornato dalle guance colorate di rosso. Gli occhi sono scuri, profondi, hanno quasi la stessa colorazione delle iridi di Taehyung, se non fosse che probabilmente non detengono la stessa storia, purtroppo o per fortuna.

Nel frattempo riesco a dare qualche altro tiro rapido e fortunatamente la situazione va a migliorare. Il petto continua ad ardere ad ogni emissione di fumo, ma pian piano riesco a detenere il controllo, e tale sensazione di poter tenere le redini in mano mi rende soddisfatto, mi appaga, sì.

«Comunque...» riprende il discorso in mano, «posso dire che Taehyung è... un amico di famiglia».

Un altro tiro. «Vi conoscete da tanto tempo allora» delineo la situazione, «che fortuna...» osservo infine, con un sottile strato di ironia.

stepbrothers - taekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora