ILYA

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"Oggi verranno alcuni miei amici" disse Gavriel tutto d'un fiato.

Malika si voltò di scatto, gli occhi iniettati di sangue. "Altri...giovani umani!?" non attese nemmeno una risposta "No!"

"Potrebbero aiutarci con le ricerche..." provò a suggerire Gavriel per convincerla, anche se in realtà aveva semplicemente voglia di vedere i suoi amici dopo due settimane di lontananza, ma temeva a lasciarla sola.

In risposta arrivò solo un grugnito di assenso.

I tre amici di Gavriel stavano per arrivare, e Malika faceva avanti e indietro in salotto elencando i mille motivi per cui fosse una pessima idea, tra i quali primeggiava di certo il fatto che fossero altri piccoli umani schifosi.

Gavriel, nel frattempo, fingeva di ascoltarla, sperando di non procurarsi un altro sfregio sulla guancia sinistra, mentre si tastava la crosta ormai secca sulla destra. Sarebbe di certo rimasta la cicatrice, un ricordo permanente di Malika, come un monito per la prossima volta che avrebbe sentito il desiderio di sfidare la sua ira.

Era disteso sul divano e stava leggendo uno un libro trovato in casa: Mostri. Faceva parte della collezione privata di sua madre, un'appassionata di leggende sulle creature della Foresta.

Nella Foresta Oscura è possibile incontrare diverse Creature mostruose dalle diverse peculiarità. Tra queste è importante citare:

1. Mangiatrici di ossa: spettri scheletrici dalla fame insaziabile, si aggirano silenziose nella Foresta Oscura, attirando le loro prede con un lamento ipnotico prima di consumarne carne e ossa.

2. Corwell: donne figlie dell'ombra e del demonio, con capacità fisiche e psichiche sovrumane.

3. Torturatrici: creature maligne dalla forma contorta e innaturale, si nascondono nelle ombre della Foresta Oscura, infliggendo dolori atroci alle loro vittime con artigli affilati e sussurri velenosi, nutrendosi del terrore e della sofferenza che provocano.

4. Lupi neri: Branchi di lupi enormi dal manto nero, che cacciano in gruppo, rappresentando un pericolo costante.

5. Cavalli spettrali: Cavalli neri, magari con occhi luminescenti, che si muovono rapidamente tra gli alberi come spettri.

6. Ombre viventi: Creature oscure fatte d'ombra pura, indistinguibili dal buio circostante, si muovono furtive e minacciose.

7. Mutanti: uomini che si trasformano in bestie feroci, incarnazioni del loro io selvaggio, perdendo ogni traccia di umanità mentre si fondono con la loro natura animale, diventando predatori implacabili e inarrestabili.

Mutanti...bah! "Malika", la chiamò interrompendo un monologo nel quale stava spiegando tutte le tragedie che poteva portare il fatto di presentarla ad altri stupidi umani "La devastazione del mondo la possiamo rimandare" disse meritandosi un ringhio a dir poco spaventoso, sovrastato dalle risate di lui mentre le porgeva il manuale indicando la pagina "Esistono d'avvero i Mutanti? E le Mangiatrici di Ossa?"

Sorrise mostrando maliziosa un canino "Certo, i mutanti sono una delle Creature che preferisco: uomini forti e possenti in grado di plasmare il proprio essere e mutarlo in qualcosa di selvaggio e inimitabile" fece una pausa, figurandosi quegli uomini dalla bellezza surreale e la fisicità incredibile...altro che Gavriel! Poi si rese conto che l'umano stava attendendo la risposta alla seconda domanda, perciò decise di terrorizzarlo: "Le Mangiatrici di Ossa sono creature inquietanti e leggendarie che abitano la Foresta Oscura, sono entità antiche, con corpi scheletrici avvolti in stracci e pelle che sembra appena aderire alle ossa. I loro occhi brillano di una luce maligna, come due tizzoni ardenti nel buio. Sono cacciatrici spietate, si muovono silenziosamente tra le ombre della foresta, e si nutrono delle ossa delle loro prede, che masticano con denti affilati come rasoi. La loro fame è insaziabile, e le leggende raccontano che possano sentire l'odore delle ossa umane a chilometri di distanza" come le Corwell, d'altronde. "Nella Foresta Oscura, il vento porta spesso il suono di mormorii sinistri, segno che le Mangiatrici di Ossa sono vicine. I pochi sopravvissuti ai loro attacchi descrivono il loro canto, un lamento dolente e ipnotico che attira le vittime nel cuore della foresta. Le Mangiatrici di Ossa si nutrono non solo della carne, ma anche dell'essenza vitale delle loro prede, lasciando dietro di sé solo resti scheletrici." Gavriel sbiancò "Si dice che queste creature siano l'incarnazione della vendetta delle antiche streghe, condannate a vagare per l'eternità nella foresta, alla ricerca di ossa da divorare. Nessuno è mai riuscito a ucciderne una, e coloro che ci hanno provato, non sono mai tornati."

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