Altea pov
una volta uscita dal bagno mi incamminai verso il giardino, avevo bisogno di respirare aria pulita, tutto ciò che riuscivo ancora a sentire erano le sue labbra a contatto con la mia intimità ed il suo odore così mascolino che mi era entrato fin dentro le ossa, tutto ciò che volevo era in quel bagno, avrei voluto tanto continuare ciò che stava succedendo, avrei voluto entrasse in me e che i nostri odori si unissero una volta per tutte, ma non potevo permettere che lui mi usasse di nuovo, ed anche se lasciandolo da solo in quel bagno mi creava un forte dolore , doveva capire come ci si sentiva ad essere usati
inizia a piangere, e chiamai subito Aria con il mio telefono che avevo riposto nella borsa
<<Aria, puoi venire per piacere, in questo momento mi trovo in giardino>> le dissi provando a tranquillizzarmi mentre delle lacrime cadevano lungo il mio volto
per mia fortuna Aria mi raggiunse subito dopo
<<cosa è successo piccola?>> disse per poi abbracciarmi, sentire il suo calore lungo il mio corpo era una bella sensazione, lei era la mia famiglia, lo era sempre stata, ci guardavamo le spalle a vicenda, e vedere l'altra in queste condizioni era sempre un dolore inimmaginabile
<<non dovevo avvicinarmi a lui di nuovo, ma non riesco ad escluderlo dalla mia vita, so che può sembrare ridicolo, ma provo qualcosa per lui da sempre, da quando eravamo piccoli, dalla prima volta che i nostri occhi si sono incontrati, io mi sono sentita piena, ed ora non riesco a farne più a meno, cazzo mi sono anche trasferita per togliermelo dal cazzo, ma lui mi perseguita, ed io non ne posso più>> le lacrime iniziarono di nuovo a scendere lungo il mio volto, mi buttai a capofitto contro il petto di Aria che mi stringeva ancora più forte, e piansi, piansi come una dannata, piansi sapendo che avrei passato tutta la mia vita ad evitarlo perché tutto ciò che volevo in realtà era sempre stato lui, ma lui non voleva me e presi coscienza che avrei dovuto evitarlo, anche se l'unica cosa che avrei davvero desiderato era sentirmi amata dall'unica persona che era nociva come fosse veleno
<<andiamo a casa bimba mia, mi occuperò io di te>> mi alzai contro voglia e mi appoggiai a lei per arrivare alla sua macchina, <<dovrei avvisare Lowell>> le dissi anche se l'unica cosa che volevo era parlare con qualcuno
<<gli manderò io un messaggio quando arriveremo a casa, non ti preoccupare di lui ora, pensa solo a stare bene tu>> esclamò per poi sorridermi, sapevo stesse soffrendo per me, e sapevo che che avremmo dovuto parlare di questa situazione, ma apprezzavo il suo volermi solo tranquillizzare per ora
<<ti voglio bene>>le dissi per poi appoggiare la testa vicino al finestrino a guardare in modo freddo la strada che portava a casa di Aria, abitava a due isolati rispetto a me, e ciò ci permetteva di poterci incontrare sempre anche se avevamo sempre tanti impegni
<<siamo arrivati bimba, scendiamo dai>> mi alzai e scesi dalla macchina senza nemmeno risponderle non avevo voglia di parlare con nessuno
entrammo in casa ed era diversa da come la ricordavo, i mobili erano diventati bianchi ed il divano era stato cambiato, ora era nero e notai anche delle maglie sparse in giro per casa
<<cosa è successo a questa casa?>>
<<ho aggiustato qualcosa e mi ero scocciata di quel color prugna dei mobili, quindi li ho pitturati, e non pensare alle maglie le devo lavare, è tutto un po' in disordine perché in questi giorni non avevo davvero voglia di mettere in ordine>>
<<okay farò finta di nulla, ora penso di voler dormire, dormo sul divano va bene?>>
<<possiamo anche dormire assieme Altea lo sai che non è un problema per me>>
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Nell'ombra dei tuoi occhi
Chick-LitEra da anni che i nostri occhi non si incontravano, facevo qualsiasi cosa potessi per non guardarlo, per sottrarmi al suo sguardo, ma lui era sempre lì, nell'oscurità, nell'ombra c'era la sua presenza, era indistruttibile, e quando tutto ciò che pro...