11 capitolo

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Jacob pov

Vidi il volto di Altea diventare incredibilmente rosso, mia sorella che arrossiva questa era una novità.

<<sempre le solite cose, lo sai come è fatto Malachi>>

<<certo che so com'è fatto, ma mi sorprende che fa tutto il possessivo con te dopo che non è successo nulla>>

<<non è possessivo, è solo protettivo, vuole che tutte le persone a cui vuole bene siano le sue, ma non è così e tu lo sai bene, non può usare chi vuole e poi abbandonarlo perchè non riesce a fidarsi, ha bisogno di aiuto ed io non posso aiutarlo>> Altea abbandonò la stanza ed io la segui nel corridoio

<<aspetta dobbiamo parlare, siete entrambi troppo importanti per me, lui è come un fratello per me, e tu sei mia sorella quindi qualsiasi cosa succeda tra voi due, dovreste comportarvi da persone mature e soprattutto non dovrete far cambiare il nostro rapporto in nessun modo, spero che almeno su questo siamo tutti d'accordo, ora devo fare delle faccende, fammi sapere se ti serve qualcosa, e se devo picchiare a Lowell>> le diedi un bacio sulla fronte ed uscì di casa, sapevo che Malachi mi stesse aspettando in macchina, dovevamo sbrigare delle cose troppo importanti per lasciarci prendere dalla rabbia, vidi la macchina e salì a bordo.

<<che ti è preso prima?>> guardai Malachi ed era completamente furioso, aveva la mascella contratta e lo sguardo puntato nel vuoto davanti a noi

<<sai cosa mi è preso, non c'è bisogno che io te lo dica>> mi guardò di sfuggita e partimmo

<<sai che non c'è bisogno che fai così, tu ad Altea piaci, e lei piace anche a te, non c'è bisogno che la eviti, o che ti approfitti di lei per poi non cagarla più>>

<<sai che non è questo, e che lei mi piace, mi è sempre piaciuta, ma non vado bene, a lei servirebbe qualcuno che la possa aiutare sempre in qualsiasi caso, non uno con la testa di merda come me >>

<<tanto prima o poi crollerete entrambi>>

la nostra conversazione finì e passammo il resto del tragitto in totale silenzio, parcheggiammo la macchina vicino al nostro capannone, e ci recammo al suo interno, tutti erano ai loro posti, e stavano lavorando.


<<Malachi chiama tutti quelli della sicurezza, vi aspetto nel mio ufficio>> mi incamminai nel mio ufficio, ma dei passi che provenivano da dietro di me mi fecero voltare

<<signore ho delle cose che devo dirvi, in privato>>

<<passa nel mio ufficio tra un'oretta, ora ho altre cose da fare>>

<<signore ma.. >>>

<<luca ti ho detto di passare dopo, ora vado>>

mi incamminai nel mio ufficio, accesi il computer e la prima cosa che feci fu accedere al gps che avevo situato nella macchina di Aria, mi preoccupavo anche di lei, dopotutto era la migliore amica di mia sorella, in questo momento si trovava all'università, quindi potevo stare tranquillo, prima che potessi guardare le coordinate, la porta si spalancò ed io chiusi subito l'app, Malachi si presentò con tutti i nostri agenti della sicurezza, e si mi affiancò.

<<allora ragazzi ci sono aggiornamenti?>>

<<signore nessun movimento che potrebbe farci capire che ci sia qualcosa di pericoloso, in questa zona non è stato rivelato nulla di nuovo, sempre le solite cose, alcune rapine da piccole bande, e come sempre spaccio, per il resto è tutto tranquillo>> io e Malachi ci guardammo e lui mi sorrise facendo uno dei suoi soliti sorrisi tesi

<<invece per quanto riguarda quell'altra questione?>>

<<signore, Vincent non si muove dal suo alloggio da giorni ormai, l'ultima volta è stato nei dintorni ma pare che non si sia avvicinato a nessuno di voi, almeno questo è ciò che risulta dalle telecamere di tutte le strade>>

mi alzai dalla sedia, e mi diressi verso ognuno di loro

<<voi siete soldati, siete i migliori cecchini, i migliori nella difesa corpo a corpo, i migliori in tutto, io vi pago per proteggere la nostra famiglia, e proteggendo noi, proteggerete anche voi e le vostre famiglie, voglio tutte le informazioni, qualsiasi persona entri in città, qualsiasi spostamento degli uomini di Vincent, tutto, avete il mio numero e quello di Malachi, quindi chiamateci in qualsiasi caso, ora potete andare>>

tutti uscirono e restammo solo io e Malachi, tra noi era tutto come al solito, ma la conversazione di stamattina aveva creato delle distanze tra noi

<<stasera faremo una serata soli uomini, c'è un pub molto carino dove potremmo andare>>

<<si fratello mi ci vuole davvero, io e te e sicuramente ci porteremo a casa qualcuna, stasera voglio solo bere e scopare con qualcuna>>

<<si fratello, ma per ora dobbiamo lavorare>> ci mettemmo a ridere, ed io mi recai vicino la mia scrivania, per leggere di alcuni uomini che potevano essere ricollegati a Vincent, mentre Malachi si sedette vicino al suo computer e iniziò a cercare qualcosa

passò un'ora e me ne accorsi solo quando Luca bussò alla mia porta

<<entra e siediti>>

<<salve signore>>

<<dimmi cosa c'era di così urgente da dovermi dire>>

<<signore sua madre è morta, vi ha lasciato dei soldi, è già stata seppellita e...>>

<<luca va bene così, i soldi donali a qualche casa famiglia grazie, ora puoi andare>>

<<signore ma sono due milioni di euro>>

<<luca fa come ti ho detto, non abbiamo bisogno di quei soldi, e soprattutto con il nostro commercio ne facciamo il triplo ogni giorno, quindi vai, ma grazie per avermelo detto>>

mia "madre" era morta, quella donna che ci aveva solo concepito, eravamo cresciti con nonna, era l'unica della famiglia a volerci davvero bene, l'unica su cui potevamo fidarci davvero, ora erano morti tutti, e presto Vincent li avrebbe seguiti.

Passarono diverse ore, il mio cellulare vibró e solo allora mi accorsi che erano le 8 di sera, mi alzai dalla sedia e mi recai fuori al mio ufficio, ciò che aveva fatto vibrare il mio telefono era un messaggio da parte di Altea che mi informava che andava tutto bene, lei era tutto per me e l'avrei protetta fino all'ultimo respiro.

<<fratello allora andiamo che dici??>> Malachi mi raggiunge e mi diede una pacca sulla spalla

<<ce un pub vicino a cinema, ci sono sempre un sacco di persone, ti va di andare lì? Potremmo mangiare, bere e forse potremmo trovare anche qualcuna chi lo sa, una bella scopata mi andrebbe stasera>>

<<il nostro hobby preferito da sempre>>
Iniziammo entrambi a ridere e ciò mi rallegro la serata, qualsiasi cosa fatta in compagnia di Malachi mi riportava a quando eravamo giovani, dei bambini che non dovevano pensare a nulla, mi mancavano quei tempi.

Ci recammo alla macchina e mi misi alla guida, ci recammo al pub, ma l'unica cosa che vidi una volta arrivato lì fuori, fu Aria in presenza di un ragazzo, e mo chi cazzo è quello?

Spero che vi piaccia questo capitolo, in settimana ne caricherò un altro, scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto, ciaoooo

Nell'ombra dei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora