13 capitolo

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Altea pov

Era passata una settimana da quando Lowell mi aveva invitata a casa sua, era stata una bella serata, avevamo guardato dei film, giocato alla play, ma tra noi non era successo nulla, forse lui avrebbe voluto ma le mie intenzioni erano chiare, io e lui eravamo amici e nulla più.

In questo momento ero nella mia camera, con la musica ad alto volume mentre sistemavo quel porcile, i miei vestiti erano buttati dappertutto, i libri che avevo letto in questi giorni erano ancora buttati sul mio letto, e c'era un odore di sigarette da far sembrare la mia camera una ciminiera.
Aprii la finestra per far arieggiare e mi affacciai, e nel frattempo mi accesi una sigaretta
<<ancora con questo vizio?>>
A quella domanda sobbalzai, non avevo sentito nessuno entrare ma oltretutto la musica copriva qualsiasi rumore esistente
<<cosa ci fai in camera mia?>> ripresi a fumare nel frattempo che aspettavo una risposta da Malachi, era da quando ero tornata da Lowell che non mi parlava, era sempre fuori casa chi sa dove, e quando ci incontravamo nessuno dei due dava importanza all'altro.
<<sono venuto a dirti che Jacob stasera vorrebbe organizzare qualcosa a casa, voleva invitare alcuni nostri amici, e voleva chiederti il permesso, ovviamente se vuoi potrai partecipare anche tu, mangiamo qualcosa e giochiamo oppure vedremo qualche film>> i suoi occhi vagavano per tutta la stanza ma era da una settimana che non si posavano su di me, almeno non quanto avrei voluto io posare gli occhi su di lui.
<<certo ragazzi, per me va bene fate ciò che volete, non voglio donne in casa però, farò venire anche Aria, almeno lei mi farà compagnia con tutti voi>>
<<sii Jacob ne sarà felice>> mi girai per fare l'ultimo tiro di sigaretta, ma Malachi me la strappò dalla mano
<<che cazzo fai?>>
<<fumare da male, non te l'hanno mai detto?>> avvicinò la bocca alla sigaretta e fece lui l'ultimo tiro che era rimasto, era raro che Malachi fumasse, sono quando era nervoso e voleva qualcosa per sciogliere i nervi
<<sei uno stronzo>>
<<so che mi ami occhioni belli>> mi fece uno dei suoi soliti sorrisi e la mia espressione seria vacillò, era l'unica persona che avrebbe potuto far crollare quella mia corazza, ma era anche l'unica persona che avrebbe potuto uccidermi
<<ora esci, che ho delle cose da fare>>lo spinsi fuori la porta, ma lui bloccò il mio polso e mi tirò a se
<<stasera metti dei pantaloni, non vorrei uccidere qualcuno>> ed uscì, ed io solo in quel momento mi resi conto che avevo una magliettina e delle mutande nere a coprirmi

Qualche ora dopo

Erano passate tre ore da quando Malachi era entrato nella mia stanza, avevo ordinato e pulito tutta la stanza ed il mio bagno personale, e avevo chiamato Aria per chiederle se stasera avesse avuto qualche impegno, mi aveva risposto che sarebbe arrivata verso le 18:30, vidi l'orario ed erano le 18:45, era in ritardo ma cosa più che plausibile lei era sempre in ritardo, sarebbe arrivata a breve.
Indossavo solo l'accappatoio, quando qualcuno bussò alla porta
<<aria entraaaaa>>
<<Ciaoo scusami, penso di aver sbagliato stanza>>
Mi girai e vidi un ragazzo sui 30 anni, con i capelli biondi ed una barba lunga, sembrava uno di quelli di Vikings, la serie dei vichinghi che avevo finito uno o due mesi fa
<<ciao cosa cercavi?>>
<<il bagno, Jacob mi aveva detto di salire sopra, la prima porta a destra, ed eccomi qua>> sii mise a ridere
<<sii certo, visto che ti trovi qua, vai il bagno è il mio personale, vai però non ci sono problemi>>
Entrò e chiuse la porta dietro di sé, era davvero un bel ragazzo, i biondi non erano molto nei miei gusti, ma quel ragazzo era davvero bello

Lui entrò in bagno, ed io mi girai verso il mio armadio, scelsi un vestito nero lungo fino alle caviglie, che fasciava il mio corpo come una doppia pelle, mi vestì prima che il ragazzo di cui non conoscevo il nome potesse uscire dal bagno, ed aggiustai i miei capelli ancora bagnati in una treccia sul lato,

<<grazie mille davvero>>
<<non c'è di che>> lo sconosciuto andò verso la porta ma prima che potessi uscire gli domandai
<<mi aiuteresti a mettere questa collana per piacere, un favore per un favore no?>> gli sorrisi e gli porsi la collana, una piccola collana con un ciondolo con una luna tutta brillantina

Mi mise la collana e subito si allontanò
<<comunque piacere io sono Altea, la sorella di Jacob>> gli porsi la mano
<<piacere io sono Luca>> e ricambiò la stretta di mano

<<Altea, Aria sta giù.... Che cazzo ci fai tu qui>>
Luca si allontanò subito da me, ed abbassò il capo in direzione di Malachi

<<signore posso spiegarle>>

Ciaooo, spero possa piacervi questo capitolo, alla prossima, ditemi cosa ne pensate e lasciate un like ed un commento 

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