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"Red" dicono tutti quanti e battono le mani. Ashley afferra immediatamente la mano di Edward e osserva il suo viso con una tale forza da poter imprimere nella sua mente per sempre il profilo di quel ragazzo.

"Mi chiamo Edward Christopher Sheeran e sono nato in Inghilterra. Quando ero molto piccolo amavo così tanto la musica e l'arte in generale che ho deciso di imparare ogni tipo di strumento mi capitasse a tiro: violoncello, violino, pianoforte, chitarra e persino la batteria. Mia madre credeva potessi avere un futuro come musicista o cantante, entrambe le cose magari. A tredici anni ricordo di essere andato per strada con la mia chitarra e ho iniziato a cantare qualunque cosa mi venisse in mente, mi piaceva e piaceva alla gente" Sorride amaramente e Ashley stringe più forte la sua mano per poi intrecciare le loro dita.

"La mia infanzia è andata piuttosto bene, finché mio padre non ha iniziato a comportarsi da vero stronzo nei miei confronti. Diceva di fare determinate cose solo per il mio bene, eppure quando si svegliava alle tre di notte per bere ricordo che le bottiglie di vetro che scagliava contro di me non mi facevano affatto bene. Non so perché lo facesse ma in ogni caso non avevo nessuno capace di proteggermi, mio fratello era molto più piccolo di me e non poteva fare nulla per salvarmi da quello che mio padre stava lentamente diventando. Così ho iniziato a frequentare le persone sbagliate e a bere, bere fino a non ricordare più nemmeno quale fosse il mio nome.

Ricordo che dopo uno spettacolo chiedevo se qualcuno avesse un divano libero e così andavo a dormire in casa di sconosciuti. Ho imparato velocemente a mentire. Mentivo così tanto che non riuscivo nemmeno più a riconoscere quale fosse la verità, ricordo che un giorno ho bevuto così tanto che quando mi sono svegliato in un letto di ospedale le mie labbra non erano in grado di formulare il mio vero nome"

Sospira e Lucas gli da una leggera pacca sulla spalla.

"Così quando i dottori hanno scoperto la verità a causa di uno degli infermieri con cui avevo stretto amicizia alle superiori hanno chiamato mia madre. Mi ricordo di averla supplicata fino a mettermi in ginocchio di non rimandarmi a casa. <<Voglio davvero bene a papà>> dicevo, <<ma non voglio stare in casa sua>> e così dopo avermi riportato con la forza sotto quel tetto ho bevuto così tanto da essere ad un passo dalla morte. Mia madre e mio padre quindi hanno deciso di spedirmi qui"

Fissa le facce di ognuno dei suoi amici seduti in cerchio e poi sorride abbassando lo sguardo.

"Che è comunque un paradiso rispetto alla casa di mio padre" Ashley lo abbraccia forte e anche Lucas si getta nella stretta. Pian piano tutti i ragazzi accerchiano Red in un mega abbraccio di gruppo.

Un minuto dopo Saira scatta in piedi e annuncia che farà dei cupcake arcobaleno per farci riprendere tutti quanti.

"Abbiamo tempo per un'altra storia, allora, qualcuno coraggioso abbastanza da farsi avanti?" Greg fissa lentamente ognuno di loro.

"Io parlo solo in presenza di Jaz" dice Lucas alzando le mani in segno di resa.

"Non fate parlare il riccio mentre io non ci sono!" Urla Jasmine dal cucinino.

"Beh, siamo io, Ashley o Niall allora" dice Alexa fissando lo sguardo dei ragazzi appena nominati.

Ley è troppo impegnata a far ridere Red e Niall fissa un punto impreciso del pavimento, forse sta cercando di raccogliere tutto il suo coraggio. Alexa sospira e ravviva all'indietro i suoi capelli.

Greg capisce le sue intenzioni e batte le mani dopo aver detto il suo nome.

A/N: breve, lo so, ma ora conoscete Red, metterò presto il prossimo capitolo, voglio presentare un personaggio per volta, quindi non mi andava di mettere qui anche la storia di Alexa.

Intanto chi aveva capito che Red era Sheeran?

Lo amo.

Adieu

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