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Harry si ferma proprio di fronte al ragazzo e poi decide di andare a sedersi accanto a lui, dove immagina fosse prima il dottore.

Quello che Niall sta dipingendo, purtroppo per Harry, non è un ritratto, non è una poesia né una pianta. Il foglio è colmo di nero, rosso e un piccolo punto luce bianco al centro, tracciato e ritracciato più volte, fino a bucare la superficie. Niall intinge il pennello nel bicchiere rosso che ha appena portato il dottore e dà con forza dei colpi orizzontali e verticali nelle parti nere del suo disegno.

"Niall" dice William riprendendolo, per fermarlo dal rompere il pennello per quanta forza stava mettendo.

Il biondo sposta lo sguardo tenendo la testa bassa e fissa per qualche secondo Browne, poi sospira e guarda Harry.

Harry inizia a sentire caldo improvvisamente, ha un po' paura che Niall possa saltargli addosso e picchiarlo o peggio, guardarlo come se non lo volesse qui.

Invece l'espressione del ragazzo si addolcisce e sorride impercettibilmente ad Harry, e per la gioia- di non essere stato assassinato soprattutto- il riccio ricambia con un sorriso smagliante, con tanto di fossette.

Niall produce una risata nasale e abbassa lo sguardo. Infila un dito guantato nel bianco della tavola e poi trascina l'indice sui due segni ai lati delle labbra di Harry.

"Prendi in giro le mie fossette da adorabile bambino" il sorriso del biondo si fa leggermente più grande.
"Mi hai offeso, biondino"

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"Sei sicuro?" chiede l'uomo, rivolgendo uno sguardo cauto ad entrambi.

Il biondo annuisce e così fa anche Harry. William sospira e poi sposta la sua attenzione sul riccio.

"Ricorda che nessuno deve vederlo adesso. Puoi raccontare ai vostri amici che sta meglio e che tornerà presto, ma non fargli vedere nessun altro oltre te, per favore" Harry annuisce per far capire che ha compreso.

"Ci stiamo fidando di te, non farcene pentire" dice come se parlasse anche per Niall.

"Lo giuro" risponde il riccio poggiando una mano sul petto. Niall sorride e poi saluta con la mano il dottore, trascinandosi dietro Harry.

"Vuoi qualcosa da mangiare?" Chiede.

Il biondo ci pensa un po' su e,  dopo aver sollevato il cappuccio della sua felpa grigia, annuisce.

"D'accordo, non so cosa ti piacerebbe al momento e dato che non ti va di parlare andremo insieme a rubare qualcosa in cucina" Niall fa uno dei suoi sorrisi smaglianti e i suoi occhi brillano di fame, a quanto la pensa Harry.

Arrivare in cucina e prendere quello che volevano è stato complicato fino al punto in cui nessuna luce era accesa, dopo aver trovato l'interruttore la strada è andata solo in discesa.

Niall ha afferrato immediatamente tre budini e un vassoio di patatine fredde, Harry invece si è concentrato sulla parte salutare del cibo. Nonostante Niall abbia alzato gli occhi al cielo quando ha preso un cetriolo, due mele e un barattolo di uva, il riccio non ha lasciato che questo lo fermasse.

Quindi eccoli qui: due idioti che scappano con in mano del cibo più e meno salutare su per le scale dell'istituto, verso la camera di Niall.

Il biondo occupa la stanza numero 417. Sfila con difficoltà la chiave dalla sua tasca e mentre Harry gli regge i tre budini, riesce ad aprir la porta, lasciando che possano entrambi entrare.

Niall indica ad Harry di poggiare tutto sul tavolo della cucina. La camera è delle stesse dimensioni di Styles, ma distribuita differentemente.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 20, 2015 ⏰

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