Vedere Dusan rientrare in casa dopo la serata di ieri e la giornata di oggi che abbiamo passato entrambi fuori casa, è stato un miraggio.
"Ciao" gli sussurro, vedendolo alzare la testa verso di me
"Vado a lavarmi" dice duro, sparendo dalla mia vista.
Stringo il coltello nella mano sinistra e poi lo mollo, cercando di non torturami di più le labbraEsco in balcone, prendo un respiro e accendo una sigaretta. Sospiro passandomi la mano libera in faccia e con Marlon che mi fa compagnia continuo a fare ciò che sto facendo
Sono le 8 e mezza, so che se gli dico di andare alla partita e lasciarmi perdere mi manderebbe via, ma comunque ho bisogno di parlargli
Rientro, continuo a preparare la cena e sento dei passi sul parquet di casa.
La televisione viene accesa e quando faccio capolino dalla cucina lo vedo seduto senza maglia, che guarda un episodio di Prison Break."Du?" lo chiamo, chiedendogli con lo sguardo se posso sedermi accanto a lui.
Annuisce con gli occhi accigliati, poi mi fa spazio, dando a Marlon - poco distante da noi - uno dei suoi giocattoli preferiti. È tutto mordicchiato, si diverte proprio tanto quando lo usa.Incrocio le gambe davanti a me e lascio scivolare i capelli avanti al viso, mentre mi guardo le mani
Lo sento che è in attesa di sentirsi dire qualcosa.
Sto ancora capendo cosa dirgli, come dirglielo"Dio, è così difficile" mi lascio sfuggire, cercando di non tormentarmi troppo
Passiamo altri due minuti a guardarci solamente, finché non mi decido a parlare.
Mi chiedo solo come mai non mi abbia già lasciata sola"Mi dispiace, ok?" dico, guardandolo negli occhi
"È tutto qui?" domanda
Tre parole, una coltellata nel petto, la gola che si stringe e gli occhi che si inumidiscono.
Sospiro, continuo a parlare"No" comincio "Io non volevo urlarti quelle cose addosso ieri Du, ma prova a capire come stavo"
"Secondo te io come stavo? In modo diverso da te? Sapendo che la donna che amo può essere presente alla maggior parte dei miei eventi importanti, ma io rischio di perderli tutti questi eventi?"
Gli accarezzo la guancia, quasi con timore che possa staccarsi
"Partiamo dalle cose che ho detto, ok?"
lui annuisce"Non è vero che ti metto da parte, lo vedi anche tu. Anzi se devo scegliere tra fare una cosa con te o non farla proprio allora non la faccio proprio, e sai perché?" domanda , trovando come risposta una mia negazione
"Perché io ho bisogno di te in tutte le cose che faccio, da quando mi sveglio a quando vado a dormire""Però ti ho detto anche che per te non sono importante" dico, con gli occhi lucidi
"E ci stavo arrivando" comincia, incrociando anche lui le gambe "Amore, tu forse non te ne accorgi, ma tu sei stata la cosa migliore che mi sia capitata. Ho passato un periodo pessimo, adesso che ci sei tu sembra che questo periodo io non l'abbia mai passato. Sorrido come prima, gioco come prima, vivo come prima.
Grazie a te, che ogni giorno mi sopporti e mi sopporti, anche se cambierei i tuoi modi per svegliarmi la mattina""Cos'hai contro la mia sveglia?" domando ridendo, mentre le nostre mani sono vicine quasi a sfiorarsi.
Lui ride ancora, poi mi guarda negli occhiSospiro, "Forse sembra strano che te lo stia dicendo ora e noncin momento romantico come ho sempre sognato di fare, ma ti amo Du, questo non si può cambiare. Nonostante tutte le brutte cose che ti ho detto e che probabilmente continuerò a dirti, visto che sono una persona imprevedibile davanti alle notizie. Però ti sto chiedendo scusa, perché anche se tu in questo momento vorrai porre fine a cio che siamo, almeno sono stata onesta con me stessa. E con te"
continuo, per poi asciugare di nascosto una lacrima che è sfuggita al mio controllo
"Un attimo" mi blocca "Porre fine a cio che siamo? Che stai dicendo?" domanda confuso"Beh, io..tu..noi" comincio confusa, sotto il suo sguardo accigliato "Pensavo che tu volessi lasciarmi"
"Al massimo io pensavo che volessi lasciarmi, dopo ieri" dice sorridendo amaramente, mettendo il braccio sulla spalliera del divano
"Posso abbracciarti" domandò timida, vedendolo abbassare la testa e aprire le braccia
Mi ci fiondo subito, nascondendomi contro il suo petto, l'unico posto che mi fa sentire piccola e protetta allo stesso tempo.
"Ti amo" sussurro al suo orecchio, prima che mi lasci in tenero bacio sulle labbra, in maniera quasi impercettibile"Quindi è tutto apposto?" domanda ingenuamente, passandomi una mano sulla schiena
"È tutto come prima" sussurro, prima di unire di nuovo le nostre labbra "Sempre se vuoi, ovviamente" continuo, mentre mi accarezza i capelli
"Se non mi abbracci ora potrei ripensarci" dice sorridendo
"Ma come fai a sopportare il mio caratteraccio?" domando, guardandolo
"Amore, potrai non essere perfetta vero, ma neanche io lo sono. Poi, io ti amo così come sei. Mettitelo in testa"
mi dà un piccolo bacio e gli accarezzo i capelli, sorridendo leggermenteMi bacia di nuovo, poi un altro bacio, ancora uno, poi di nuovo. Le magliette volano da qualche parte e noi rimaniamo li sul divano, a dimostrarci come ci amiamo
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VENUS ; Dusan Vlahovic
FanfictionTorino, un' estate diversa dalle solite 29/06 --- 🥇 in #dusanvlahovic