1 - Sitting in an empty room, trying to forget the past

10 2 9
                                    

Waiting for the end
-Linkin Park

Qualcuno mi sveglia dal mio pisolino, bussando in modo insistente alla porta.

Odio essere svegliata la mattina.

Mi alzo sbadigliando, e, con il cuscino sotto il braccio vado alla porta.

C'è questa strana donna, bionda e sorridente. "Ciao tesoro, sono tua zia, verrai a casa con me."

Mia...zia? "Adesso?" chiesi un pò incredula.

"Sistema le valigie!" Esclamò mostrandomi la sua enorme macchina.

La feci entrare, e corsi a prendere le valigie da sotto il mio letto.

Iniziai ad infilare metà armadio, consapevole che non riuscirò a chiuderle.

***
Ecco, rischio di far scoppiare la mia valigia se provo a chiuderla. "Axel, puoi scendere?" chiese mia zia con dolcezza.

Dalla macchina uscì un ragazzo, altissimo, biondo con gli occhi azzurri. "Lui è tuo cugino, Axel."

Provai a sorridergli, ma lui non fece altro che guardarmi, infastidito come non mai.

Si limitò ad abbassarsi, e chiudere la valigia senza sforzi, come se fosse vuota. "Non essere troppo stupita, sei semplicemente debole, è così scioccante?"

Rimasi a bocca aperta, un pò delusa. "Non trattarla così." A quelle parole lui si avvicinò, e inclinò il viso. "Oh mio dio, mi dispiace davvero tantissimo se ho ferito i tuoi sentimenti," disse con sarcasmo, e po cambiò espressione. "Ragazza che conosco da un minuto e che già mi sta sulle palle."

La zia si alzò, in modo minaccioso, e andò verso mio cugino, che la guardava con divertimento. "Non parlare così di tua cugina!" esclamò infuriata. "Non è nemmeno mia cugina biologica, e continuo a non capire perchè dobbiamo invitare a casa nostra una ragazza che nemmeno la zia conosceva veramente!"

Cosa significa che non sono sua cugina biologica?

La zia vedendomi sconvolta tentò di tranquillizzarmi. "So che non lo sapevi tesoro, non avrei voluto fartelo sapere così, ma Axel è fatto in questo modo. Avrei preferito spiegartelo con calma, non volevo farti agitare." spiegò con timore.

Ero sconvolta. "Perchè mia madre non me lo ha mai detto?" chiesi confusa.

Dalla sua espressione sembrava che non lo sapesse nemmeno lei. "Non ha mai avuto il coraggio dirtelo, o almeno così diceva. Ma non voglio farti stare male."

Non devo starci male, ora sono con lei, ho dei cugini, che, oltre ad Axel, sembrano davvero gentili e accoglienti.

Ad un punto lei prese una valigia e andò a passo veloce verso la macchina.

"Devo anche prenderti la valigia o vuoi iniziare ad usare la forza?" chiese mio cugino, in modo aggressivo.

Gli feci segno di aspettare qualche secondo, e mi diressi verso quella che era la camera di mia madre anni fa. Presi la collana con la grande perla blu, e me la misi in tasca.

Quella collana aveva una lunga storia dietro.
Tornai indietro, per prendere la valigia, ma Axel la stava già mettendo nel cofano della grande macchina.

Non sapevo veramente cosa dovevo fare, e rimasi in piedi davanti allo sportello dell'auto. "Ci siamo fatti 3 ore e 40 minuti per venire a prenderti, vuoi entrare o rimani qui?".

Quel ragazzo aveva un tono davvero antipatico, già non lo sopportavo.

Allora entrai, e lui mi seguì.

Dall'altra parte c'era un'altro ragazzo,che diceva di chiamarsi Brian, sembrava essere davvero alto, ma non quanto Axel, e a seguire, due bambine carinissime, felici di avere un'altra ragazza in casa.

"Ciao! Come ti chiami?" mi chiese una di loro. "Emily."

Avevo un tono davvero timido, ma nessuno ci fece caso. "Bimbe, non disturbatela troppo, si è appena svegliata. Comunque, Emily, nella stanza di Axel e di Brian c'è un letto in più, per adesso dormirai li."

Stavo per dire 'va bene' ma fui interrotta.

"L'ho spostato nella camera di Cassie e Diana."

Ok, non capivo davvero cosa stava succedendo. "Bene, quando torneremo a casa sarà meglio che lo riporti al suo posto, caro."

Lui si limitò a sbuffare e fissarmi con aria infastidita.

La macchina partì, e dato che mi aspettavano parecchie ore di macchina, decisi di dormire un pò.

Appoggiai la testa sulla spalla di Axel, e lo feci apposta, solo per infastidire, ma mi addormentai subito, stanchissima, senza nemmeno volerlo.

Nel frattempo, provai solo a dimenticare il mio passato, quello che mi è stati detto.

spazio autrice
ho iniziato questa storia per noia e perchè avevo troppe idee per la mente quindi perchè non pubblicarle? Come primissima canzone mi sono ispirata a 'Waiting for the end' dei Linkin Park, che ho messo perchè secondo me ci stava bene, ma soprattutto perchè è una delle canzoni che mi è sempre rimasta in mente da quando la conosco, la protagonista, Emily, mi fa venire in mente molte frasi di queste canzoni.
Spero che io riesca a continuare questa storia e che soprattutto non la lasci dal nulla, detto questo,buona lettura🤙🏻🫂

BROKEN HEARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora