Perfetto, non posso andare via, per colpa di Axel.
Un ragazzo che fino a qualche mese fa non conoscevo, e che a quanto pare mi odia dal primo momento in cui sono entrata nel suo campo visivo.
Mi ha prima rotto la collana e poi anche le chiavi!
Per come sono loro potrebbero provare ad uccidermi la prossima volta che gli dico 'me ne vado'.
Ma devo provarci, andrà bene, ormai hanno imparato no? Sanno che non posso andare più da nessuna parte.
In questo momento Brian è nel suo letto, ed io nel mio. Dobbiamo andare alla festa di compleanno di Tom.
Mi ero dimenticata, solo quando Brian ha preso il regalo dal cassetto mi è tornato in mente.
Mi alzai, e mi vestii. Misi un semplice maglione, marrone scuro e marrone chiaro, ed un jeans largo blu scuro.
I capelli erano perfetti, stranamente.
Evidentemente stavano aspettando me, perché i due fratelli erano davanti alla porta, entrambi con una faccia impaziente.
Nemmeno Brian mi guarda più con il sorriso, ma è per colpa mia, devo farci abitudine, penso.
Li guardai, quasi preoccupata, e mi feci spazio tra di loro, andando in macchina.
Arrivammo subito, perchè la casa di Tom era più vicina della villa.
Non capii perché andammo con la macchina, ma non mi interessava nemmeno più di tanto.
"Auguri Tom." dissi, abbracciando il rosso.
Mi resi conto che nel giorno in cui mi presero in giro, lui era l'unico a non ridere, e, anzi, a guardarmi preoccupato. Voleva parlare, ma aveva paura che gli avrei risposto male, dato che ero arrabbiatissima.
Durante questo ragionamento rimasi in piedi, all'entrata, imbambolata come un'idiota. "Emily? Sei con noi?" chiese Arya, applaudendo davanti al mio viso per farmi tornare alla realtà.
Annuii, e mi sedetti al mio posto, imbarazzata. Ed ero proprio in mezzo ad Axel e Brian.
Arrivò un ragazzo moro, con la carnagione chiara. Era vestito con un semplice maglione marrone scuro e dei jeans neri.
"Chi è lui?"
"Un mio amico, lo conoscerai, sarà più volte con noi."
Lui mi sorrise ed io ricambiai.
"Di questo passo non si unirà al gruppo." Aggiunse Axel dopo i nostri sguardi.
"Cosa intendi per 'di questo passo'?"
Lui non rispose, mi guardò per qualche secondo e si girò come se non avesse detto nulla.
Ti abbiamo chiesto di darci una spiegazione, non di guardarmi con quel ghigno strafottente.
Ok, se continuo così non potrò mai sopportarlo, nè lui nè il fratello.
Devo riuscirci.
"Bene, non so ancora cosa fare, consigli?" chiese Tom.
"Non potevi dircelo prima? Magari ci organizzavamo e non perdevamo tempo." disse Juliette, un pò scocciata.
Lui scrollò le spalle e ci guardò, aspettando ancora una risposta.
"Possiamo andare a mangiare da qualche parte, e poi...al luna park?" propose Ruby.
Odio i luna park, perchè li mi è venuto il mio primo attacco di rabbia. Avevo litigato con una mia ex amica conosciuta davanti casa, e lei continuava a contraddirmi, ed io odio a morte questa cosa, allora non l'ho retto.
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BROKEN HEARTS
RomanceEmily è una semplice ragazza, castana, liscia, con gli occhi azzurri. Fino a quando aveva 4 anni ha vissuto a Valencia con sua madre, che morì pochi mesi dopo il compleanno della figlia a causa di una grave malattia incurabile. Appena lei lo scoprì...