Bubblegum Bitch
- MARINA"Siamo arrivati, potete scendere." disse la zia con voce dolce e sottile, ma comunque forte così tanto che riuscì a svegliarmi.
Ero così comoda...
Qualcosa mi continuava ad accarezzare la testa, e ad essere sincera era davvero rilassante.
"Vuoi deciderti ad alzarti o rimani in macchina a farti le coccole con mio fratello?"
Mi resi conto che la mia testa era sulle sue gambe, e che lui stava sorridendo. Mi alzai di scatto, imbarazzata come non mai. Borbottai uno 'scusami' così piano che nessuno mi sentì.
Andai fuori dalla macchina, e rimasi incantata dalla bellezza delle case di Madrid.
Ma quella difronte a me era la più bella. Era enorme, a due piani, il giardino bellissimo e curato. "Cammina." disse Axel con voce ferma.
Ancora affascinata entrai in casa e l'interno era magnifico.
Un grande salotto, con il divano più bello che io abbia mai visto, una TV davvero enorme, ed una porta finestra, per andare in giardino.
"Axel, sai cosa devi fare, sbrigati." disse la zia a mio cugino, già accomodato sul divano. "Non lo farò, è già tanto che l'ho spostato prima di andare a prenderla." disse con tono rilassato. "Non ho bisogno del tuo aiuto, lo faccio da sola."
Andai ad istinto, ma potevo capire qual'era la stanza delle mie cuginette, dato che la porta era completamente decorata di glitter, unicorni, e gattini arcobaleno. Che vomito
Dentro era accecante. La parete era di un rosa decisamente troppo acceso, i due lettini quasi attaccati con il lenzuolo fucsia, e giocattoli ovunque.
Mi diressi verso quello che doveva essere il mio letto e provai ad alzarlo.
Ok, era davvero molto più pesante di quanto pensavo.
Quando lo mollai facendolo sbattere, sentii una risatina dietro di me. Era Brian. "Vuoi deridermi anche tu perchè non riesco a sollevare nemmeno una piuma?"
Lui si avvicinò, e lo prese per me. "No, non ti prenderò in giro, ti aiuterò, Emily." rispose con tono accogliente.
Decisi di aiutarlo, prendendo il letto dall'altro lato, mettendoci tutta la mia forza.
"Comunque, mi dispiace per mio fratello, cioè, per ciò che ti ha detto."
Aveva una faccia un pò sconfortata, probabilmente perchè si sentiva triste per me. "No, non fa nulla davvero, ma perchè si comporta così male?" chiesi, con tono fermo, mentre provavo a non mollare il letto da un momento all'altro per il dolore. "Beh, è rimasto scosso da..."
"Dovevate spostare quel letto in camera, non confessarvi."
Axel ci stava ascoltando, probabilmente da quando sono entrata in camera di Cassie e Diana. "E tu, piccola trovatella, smettila di provarci con mio fratello."
Feci per ribattere -anche se non sapevo cosa stavo per dire- ma Brian mi interruppe, posizionandosi davanti a me. "Non ci sta provando, e non parlarle così."
Ok, avrebbero potuto fare a botte, per colpa mia. "Vedi che va a finire che mi separa da mio fratello, dato che tutti in questa casa la venerano come fosse una dea greca."
I due fratelli si stavano avvicinando sempre di più e avevo paura che potessero farsi del male quindi mi misi in mezzo. Per poco non mi arrivava un pugno sulla testa, ma almeno nessuno si è fatto male. "Fermi, Axel va via prima che Brian di sferri un pugno, e Brian, sta calmo."
L'espressione di Axel cambiò, sembrava un mix tra una faccia schifata, e confusa. "Cosa sono? Il tuo cagnolino con tutti questi comandi?"
Dopo tante polemiche andò fuori lo stesso, e iniziai a sistemare il mio letto con il copriletto ed il lenzuolo. Appoggiai il cuscino, ed ecco fatto.
Quando mi spostai e guardai la stanza, notai che c'erano parecchi poster di Eminem.
I muri erano tappezzati di sue foto, o di copertine dei suoi album, come 'Encore' o 'The Marshall Mathers LP'
Avevano una piccola libreria, con tutti i vinili, e c'erano tutti. Da 'The Death Of Slim Shady' al suo primissimo album.
Mi piaceva molto quella stanza, fin da piccola perchè ascoltai una sua canzone alla radio, e mi piacque molto.
***
"Emily! Vieni a giocare con noi?" domandarono le bambine appena finito di pranzare. "Non vi conviene affezionarvi, non è la vostra vera cugina, è una sconosciuta."Dio, se ci fossimo solo io e lui gli tirerei tanti di quei pugni da farlo vergognare di essere nato.
"Non parlare così di lei!" disse la zia, stufa del comportamento di Axel, che sbuffò, e sgattaiolò in camera sua. "E ragazze, non disturbatela, lasciate solo che si abitui alla sua nuova casa."
Finito di mangiare, volevo solo riposare un pò, dato che ieri sono andata a dormire alle 4 e mi sono dovuta svegliare alle 6.
Quindi andai in quella che sarebbe la mia camera, anche se sembra più un santuario dedicato a Marshall. "Prima di entrare, vedi di non dare fastidio, o puoi accomodarsi nella cuccia di Hailie, nel giardino, dietro casa."
Mi odiava davvero tanto.
"Non capisco come tutti ti sopportino in questa casa." dissi mentre andavo verso il mio letto. "Infatti non lo fanno, nessuno mi sopporta." rispose tranquillo. "E non chiedermi spiegazioni più dettagliate, perchè non avrai risposte."
Stavo proprio per chiedergli se fosse solo perchè è un'arrogante o se fosse per altro. Ma sinceramente non mi interessava, volevo solo disturbarlo un pò.
Spero, sinceramente, solo che Brian si riveli veramente gentile come si dimostra all'inizio, non mi interessa di Axel.
spazio autrice
salve, eccoci nel secondo capitolo.
Inizia ad esserci già molta tensione, penso anche che si sia capito il feeling che c'è tra i tre, come si metterà la situazione. Non sono una che ha tanta pazienza e le cose le farò accadere subito, quindi che tutti si preparino al peggio...o anche al meglio, no?
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BROKEN HEARTS
RomanceEmily è una semplice ragazza, castana, liscia, con gli occhi azzurri. Fino a quando aveva 4 anni ha vissuto a Valencia con sua madre, che morì pochi mesi dopo il compleanno della figlia a causa di una grave malattia incurabile. Appena lei lo scoprì...