10 - The "room" in my head

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"Dovete smetterla! Non vi sopporto più, lo capite?"

È l'ennesima volta che questi due litigano per me, non so davvero cosa fare.

"Lo capiamo, ma io lo faccio per proteggerti!" scoppiò Brian.

"Non ho bisogno di te! Non ho bisogno nemmeno di tuo fratello! Non ho 5 anni, non sono piccola! So proteggermi!".

Dissi, poi andandomene in camera, per finirla qui.

Per caso lanciai uno sguardo al telefono e trovai una notifica. Un numero sconosciuto

Numero Sconosciuto
Stai meglio?

Emily
Chi sei?

Numero Sconosciuto
Diego.

Come aveva il mio numero di telefono?

Diego♡
Quindi? Tutto ok? Sai che se vuoi puoi scrivermi quando vuoi vero?

Emily
Si sto bene, e ti scriverò quando vorrò, fai lo stesso tu se vuoi.

Finalmente, qualcuno con cui potevo stare tranquilla, e staccarmi da questi pazzi.

Diego♡
Ti va di passare del tempo assieme? Magari domani?

Emily
D'accordo. Almeno riuscirò a pensare ad altro.

Diego♡
Va bene, ora vai a riposarti, ci vediamo domani.

Finalmente.

Mollo il telefono con un gesto disattento sulla scrivania, e subito mi perdo nel sonno, stanca come non mai.

***

"Basta fare ca...".

Sentivo dei rumori, e volevo solo riposarmi, ma mi bloccai quando vidi Brian camminare furiosamente in camera, già pronto per non so cosa, arrabbiato. "Sentiamo, cosa è successo ora?"

"Niente, lasciami stare."

Era davvero freddo con me, ma non potevo non sapere il perchè.

Non ne sono contenta, ma neanche triste.

Sono confusa, nella mia testa c'è un casino.

Come quando da piccoli nostra madre ci diceva di sistemare e pulire la nostra stanza, e noi dicevamo che lo avremmo fatto dopo, quando poi non era vero. Quella stanza rimaneva sempre disordinata.

Ho bisogno di rifletterci, ma non ora.

Devo solo godermi una bella giornata di distrazione, assieme a Diego, nulla di preoccupante, anzi.

È molto meglio per me passare tempo con una persona che mi sta simpatica, con il rischio, che con delle persone che non riesco a sopportare, ma più sicura.

Non ne posso più dei litigi tra Axel e Brian, devo trovare un modo di andarmene, o almeno distaccarmi da loro.

Diego♡
Quando sei pronta avvisami, passo a prenderti.

Emily
Posso venire da sola, tranquillo

Diego♡
Tu avvisami e basta, ci tengo.

Dovevo sbrigarmi. Non solo lo stavo facendo scomodare, ero pure in ritardo.

Allora mi alzai, e scelsi dei vestiti.

Il mio pantalone più bello, un jeans largo blu scuro con delle schiariture sulle ginocchia, e il mio maglioncino rossastro.

Feci un trucco leggero, solo per coprire un pò di imperfezioni, e mi pettinai un pò i capelli.

Pronta, per una giornata bellissima, spero.

Andai fuori, e presi il telefono per scrivere a Diego, quando mi accorsi che era già lì, in macchina.

"Da quando sei qui?" chiesi mentre salivo in macchina.

"Circa mezz'ora, lo so ti ho detto di avvisarmi ma alla fine ho fatto di testa mia."

Una risatina uscì dalla bocca di entrambi, e ad un certo punto girammo la testa, allo stesso momento.

"È ora di pranzo, vuoi andare a mangiare? Ti offro io."

"D'accordo, se tu vuoi."

"Questa deve essere una giornata bella per te, una giornata stupenda, deciderai tu quel che fare, non esiste 'se tu vuoi' oggi."

Sapeva cosa stavo passando, probabilmente gli è stato raccontato.

Voleva farmi passare una giornata magnifica, e anche io voglio farla passare a lui.

Appena arrivati, mi aprì lo sportello, quando lo stavo per fare io, ed, un pò imbarazzata, mi misi al suo fianco ed andammo dentro.

Ci sedemmo ai nostri posti, e ordinammo.

Quando mollai il menù però notai che mi guardava, in un modo strano...per me.

"Cosa hai pensato quando mi hai vista nell'ospedale."

Lui sorrise, e rispose:"Ero molto piccolo, ma me lo ricordo perfettamente cosa ho provato. Ho pensato che eri bellissima, la bambina più bella che io abbia mai visto, e anche ora, sei rimasta bellissima Emily."

Sapevo di essere arrossita completamente, ma non riuscivo a vedermi come mi vede lui.

Si accorse che stavo pensando molto, e allora cambiò espressione. "Cosa c'è? Ho detto qualcosa di sbagliato?"

"No, è che non riesco a vedermi tanto bella quanto mi hai detto."

"Emily, ascoltami. Guardami."

Alzai lo sguardo, e mi scappò un sorriso triste. "Ti posso assicurare che lo sei, sei bellissima Emily, e se qualcuno ti farà pensare il contrario, io sarò qui, sarò qui con te, sempre, in qualsiasi condizione."

"Grazie Diego."

Questo era probabilmente il grazie più sincero che io abbia mai detto.

Spero solo che non succeda come tutti gli altri.

Spero che non mi deluda.

Spero solo che mi possa aiutare a sistemare la stanza nella mia testa.

BROKEN HEARTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora