Rhythmic Love

01. 🄽🄴🅆 🄷🄴🄰🅅🄴🄽

ℂ𝕙𝕒𝕣𝕝𝕠𝕥𝕥𝕖 𝔻𝕦𝕧𝕒𝕝𝕝

Ho sempre odiato la pioggia. Non so con precisione quale sia il motivo, ma i giorni in cui piove sono giorni brutti.

La notte del giorno in cui la mamma è morta aveva piovuto.

Anche adesso, mentre aspetto sotto il porticato, sta piovendo. 

Sto aspettando... una ragazza.

Non so chi, so solo che sarà la mia nuova compagna, della mia nuova stanza, al mio nuovo college.
In una città nuova.

Spero di non dover aspettare molto di più perchè tra lo zaino, la valigia e la pioggia credo che potrei spararmi in testa.

Stamattina alle quattro e trenta sono atterrata a Los Angeles. Ho fatto tutti i controlli, ho preso un taxi e adesso mi trovo qua ad aspettare quella che potrebbe essere la mia prima amica, o la mia prima nemica.
Speriamo nella prima.

Proprio mentre mi chiedo se sia un buon segno che la mia nuova coinquilina è in ritardo, sento una macchina avvicinarsi.

Una BMW. 
Una BMW rosa.
Una BMW rosa con le ciglia sui fanali.

Ok, forse posso perdonare il ritardo.

La macchina si ferma e una ragazza scende. È bionda con i capelli lisci, occhi azzuri, credo, ed è palese che è appena tornata da fare la spesa, dato che in mano ha due buste.

<<Buongiorno, tu devi essere Charlotte>> disse avvicinandosi. Io annuii e lei continuò aprendo il portone del palazzo <<Io sono Amy. Se mi segui andiamo in stanza e parliamo seriamente.>> 

Non capii cosa intendesse con "Parliamo seriamente", ma io comunque le andai dietro.

Salimmo due rampe di scale, ognuna con due porte, e poi arrivammo a quella che sarebbe stata la mia nuova casa.

<<Ti avviso che c'è un po' di casino, ma fidati che quando saremo in due andrà peggio>> disse sorridendomi e aprendo la porta

Non risposi ma ricambiai il sorriso.

<<Lascia pure le tue cose qui, ti faccio fare un mini tour della stanza 201>> disse posando le buste accanto all'entrata.

Io la seguii e lei mi spiegò che l'appartamento era composto da due camere speculari, entrambe dotate di bagno, con una cucina in comune che stava tra le due camere, ed un salottino di fronte alla cucina.

<<Perchè siamo il numero 201 se siamo la quinta di questo palazzo?>> chiesi ponendomi una delle domande più inutili che potessi fare.

<<È la stessa cosa che ho chiesto io la prima volta che sono stata qua.>>, sorrise, <<Ed è semplicemente perchè, come spero tu abbia notato, ci sono altri palazzi come questo ed hanno numerato gli appartamenti non in base al palazzo ma in base a tutto il plesso.>> disse Amy guardandomi.

Poi ci sedemmo sul divano e capii cosa intendeva con "Parliamo seriamente".

<<Da dove vieni?>> chiese <<E perchè sei capitata qui?>>

Sorrisi perchè anche io avrei chiesto le stesse cose.

<<Sono di New York.>> dissi sorridendo ancora <<E sono qua perchè ho vinto una borsa di studio al New Heaven e non volevo farmi ogni giorno ore di aereo da qui a New York.>>

<<Una borsa di studio in cosa?>> chiese evidentemente più ficcanaso di me.

<<Danza>> dissi. E poi mi venne in mente <<Senti.. visto che sei l'unica persona che conosco in questo college, non è che potresti tipo.. spiegarmi un po' di cose nelle prossime lezioni?>>