06. 𝓒𝓪𝓷 𝓘 𝓫𝓮 𝓱𝓲𝓶?

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🌟Lasciate una stellina, per me conta tanto..🌟

Sai che il veleno
È in grado di ammazzarti o essere un rimedio

-Alfa


ℂ𝕙𝕒𝕣𝕝𝕠𝕥𝕥𝕖

La mattina dopo, io ed America ci dirigemmo addormentate in palestra, precisamente nella stanza 17.

<<Se il buongiorno si vede dal mattino, direi proprio che voi due avrete una giornata di merda.>> 

Queste furono le parole che ci arrivarono alle orecchie quando varcammo lo porta del corridoio dedicato alle stanze.

La ragazza che ci aveva scacciato dalla "Stanza degli Haters", era seduta su uno dei divanetti del corridoio. Accanto a lei sedevano due ragazze.

<<Com'è che si dice? >> chiese la ragazza a sinistra guardando verso di me <<C'è chi può e chi non può, ma chi non può non deve lamentarsi.>>

Ma che c'entra?

Io ed Amy non rispondemmo, cercando di rimanere fedeli a ciò che ci eravamo dette: meglio non considerarle.

<<Che hai matricola? Oggi sei fuori allenamento e non puoi più "uccidermi"?>> 

Certe persone non capiscono mai quando devono stare zitte, cazzo.

<<Qua l'unica senza allenamento sei tu, Hater. E comunque io starei bene attenta a quello che dici ed a chi lo dici.>> rispose America senza fermarsi.

<<Oh, ci scusi Regina Suprema, se abbiamo osato parlargli, ma credevamo che le persone venute da Las Vegas potessero essere più socievoli. Anche se forse avremmo dovuto prendere in considerazione il fatto che a lei mancano i valori che solo un genitore può insegnare..>> rise sempre l'Hater alzandosi.

America si fermò. Io mi spostai leggermente a destra evitando di intralciare qualsiasi suo movimento.

<<Sai che altro si dice delle persone di Las Vegas?>> chiese Amy sorridendo amaramente, restando ferma.

<<Che sono dannatamente imbarazzanti? O che si credono dio?>> rispose la poverina.

<<No.>> America si girò << Non si dice nulla, perchè si sa che parlare delle persone così è un'invito alla morte. Forse, alcune persone, non si rendono conto di quello che rischiano.. Del fatto che una persona di Las Vegas porta sempre con se un coltellino tascabile.>> 

Tutte queste parole, uscirono dalla bocca di Amy lentamente, mentre le finiva dietro e le poggiava il famoso coltellino sulla gola. 

In quel momento mi resi conto di voler sapere molto di più sulla mia amica. 

<<Wow, c'è una tensione qua dentro che quasi non si respira.. Ma che cazzo..>> queste furono le  parole di Lucas quando vide ciò che stava accadendo in quel corridoio.

<<Ballerina, non credevo fossi così cruenta..>> mormorò Alex da dietro Lucas.

<<Ricordati che i famosi "valori" di cui parlavi prima, nel mio caso sono stati eliminati e sostituiti da questo.>> e spinse il coltellino sul suo collo, ma dalla parte senza lama. <<Quindi non mi ci vuole niente a piegarlo e tagliarti la giugulare, oppure a spingerlo in un tuo fianco, o a tagliarti tutto lo zigomo..>> con queste parole passo la stessa parte del coltello sulle guance dell'Hater <<Non mi scandalizzo con un po' di sangue o delle urla, specialmente se sono io il motivo di essi. Anzi, quasi mi piacciono..>> sorrise.

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