04. 【M】【e】【m】【o】【r】【i】【e】【s】【&】【P】【o】【p】【c】【o】【r】【n】

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⚠️🔞ATTENZIONE🔞⚠️

Capitolo contenente scene di leggermente crude e sesso. Armarsi di fazzoletti all'occorrenza. (Qualsiasi essa sia)
E ricordarsi che ginger non paga lo psicologo di nessuno, quindi se non ve la sentite, leggete prima e dopo le scene con l'avvertimento.

Nei momenti peggiori

C'è sempre qualcuno che parla


𝔻𝕖𝕤𝕥𝕚𝕟𝕪 ℝ𝕖𝕕𝕞𝕠𝕟𝕕

Erano le due ed io non riuscivo a dormire.

Non capivo come smettere di pensare, il mio cervello non si spegneva in nessun modo.

Quindi, mi dissotterrai dalle coperte, presi il telefono ed indossai una semplice tuta blu.

Uscii dal mio appartamento e mi diressi nel solito posto.

Poco distante da casa mia, in dieci minuti arrivai.

Appena fui arrivata, urlai.

Era una cosa che facevo spesso, mi aiutava a sciogliere la mente.

Il buio non risponde mai, però.

Urlai più forte, sorridendo.

Non rispose nessuno.

Presi il telefono e aprii Spotify. "Impossible" di James Arthur partì in automatico.

Iniziai a cantare, e tutti i ricordi tornano a galla.

⚠️INIZIO SCENA LEGGERMENTE CRUDA⚠️

FLASHBACK

10 anni prima...

Alla Ortiz Middle School, è un giorno come un altro. 

I professori spiegano,
i ragazzi parlano,
le ragazze battibeccano.

E poi ci sono quelli come me.

E, attenzione, non ce ne sono molti.

Juliet Murphy lo sa bene. 

Con il suo accento francese, il suo bel visino, e tanti soldi, è la più amata dai professori.
E da tutta la scuola.

Nessuno si aspetta che nel tempo libero, se così si può chiamare, rida di quelli come me.

Juliet è perfida, stronza, la mia peggior nemica, ma non è scema. 

Sa che i professori non crederebbero alla mia parola contro la sua, perchè io non sono nessuno.

<<Nuova felpa? Questa dove l'hai presa? Al mercatino dell'usato Honeywood o a quello in piazza?>> 

Com'è che si dice? Parli del diavolo.. e spunta tutto l'inferno.

<<Ah, vero. Se l'hai comprata al mercatino mi sa proprio che non è nuova.>> ride Juliet perfida.

I suoi amici ridono con lei. Anche lui ride.

<<Non l'ho comprata al mercatino..>> mormoro io fissando il banco.

<<Mhh.. Allora è di tua madre, forse?>> chiede lei <<Sicuramente non è di tuo padre...>> aggiunge ridendo.

Papà...

Rhythmic LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora