16° capitolo

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Una nuova comunità...

I due troll mi fanno cenno di aspettare fuori dal portone d'ingresso, mentre loro entrano. Nel momento in cui le ante si aprono, scorcio un'immensa sala dorata. Chissà quando mi permetteranno di mettere piede in questo palazzo.

Mi giro per sedermi durante l'attesa per riposarmi, sono esausta dopo tutto quello che è successo. Appena faccio per appoggiarmi a terra, sento lo sgorgare dell'acqua simile ad un piccolo ruscello. Cerco in lungo e in largo dove la fonte possa essere ma nulla da fare, finché non sento una sensazione di freddo ai piedi. Con fare sospettoso, allora, guardo verso il basso e rimango stupita di come la terra stia sprofondando mentre l'acqua scava. Esco da quel fiumiciattolo e rimango ancora più esterrefatta: si stanno componendo degli ambigui simboli, mentre il fluido sta riempendo i loro solchi. Credo che sia una lingua aliena, eppure non sembra essere complessa da comprendere. Alcune lettere sono simili alle nostre.

Mi mandano in confusione. Mi conviene cercare cosa succeda in queste terre e chiedere aiuto per tornare dalla mia classe. Mi riavvicino al portone e con un poco di pressione sposto leggermente un'anta avendo appoggiato dapprima le mani sul legno dorato. Con la velocità della luce le mie orecchie odono una dolce melodia che solo all'ascolto mi rilassa.
In lontananza, sul trono è seduta la Grande Madre vestita con stoffe pregiate pizzo bianco gesso, colore oro riservato agli accessori e alla gioielleria. Coppie di persone umane entrano nella sala indossando abiti lunghi e con le tonalità del viola per quanto riguarda le donne, mentre per gli uomini l'outfit è una suit nera con scarpe parigine ovviamente color oro. Fanno ingresso anche una ragazza avente la mano attorno al gomito di un ragazzo; questi due giovani entrano sempre in lontananza e dalla parte sinistra rispetto a me. D'altro canto, nel momento in cui la musica si ferma e delle trombe cominciano ad essere suonate, un'altra coppia più vecchia di quella precedente proviene dalla parte destra (sempre da lontano, sia mai). Tre colpi netti di tromba risuonano in tutta la sala proprio quando l'uomo e la donna giungono davanti alla dea e vicino ai due giovani. Presumo che sia questa la famiglia reale. Le tre femmine portano diademi con perle di opale sulla propria testa; i due maschi hanno nel taschino della giacca un'orsa bianca con linee e sfumature lilla alle estremità.

Il ballo può iniziare. Da sotto il porticato le donne si muovono verso il centro della sala reale, pure la principessa e la regina partecipano. Poi è il turno degli uomini, un giro dapprima a destra e dopo a sinistra. Le coppie si formano di nuovo e io posso cominciare a intravedere delle piroette. I passi dei danzatori sono super sincronizzati perfino al ritmo della musica che continua a vibrare con perfetta sublimità all'interno del palazzo. La coreografia procede e le ombre delle persone vengono proiettare sul marmo splendente e sul cotto intarsiato del pavimento a causa di enormi lampadari di cristallo.


 Per le miglia di mio marito! Come è conciata, signorina? Venga, si faccia aiutare da me, sono la sarta di questa reggia e per me è un onore far vestire ogni benvenuto. Non sa che oggi ricorre il giorno dell'incoronazione?  un'aliena mi rivolge la parola, ha quei tratti somatici che sono della dea, perciò non tutti sono umani qua dentro. (Ah certo, mi stavo dimenticando di dire che ho chiuso il portone... Non preoccupatevi).
— Ma certamente! Come potrei non essere a conoscenza di questa fondamentale data. Tutti nel reame non aspettavano altro che questo giorno  sinceramente non so di cosa stia parlando la signora, ma un indizio può essere questa cerimonia di apertura. Sembra che qualcosa di davvero importante ricorra oggi, non è un caso che tutti siano vestiti in modo così sfarzoso e che la famiglia reale sia riunita.
— Bene, allora venga da questa parte che  la devo aiutare a risultare all'altezza. Inoltre, mi scusi per la caparbietà, ma dove è stata mentre le sue compagne si stavano preparando nelle camere riservate agli ospiti umani? Non è permesso circolare liberamente in questo palazzo, dovrebbe essere a conoscenza delle norme imposte dalla corte reale...  intanto che mi riferisce queste dolci parole, ci incamminiamo sotto il porticato del lato destro della sala.
Finiamo a entrare all'interno di un corridoio alto più o meno due metri con quadri appesi ai muri raffiguranti la famiglia reale e probabilmente gli antenati. Mi incuriosisce come in ogni foto ci sia sempre una persona non aliena ma con caratteristiche fisiche umane, chissà per quale motivo.

 Finalmente. Signorina, siamo arrivate  aggiunge la sarta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06 ⏰

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