Operazione conclusa

15 2 2
                                    

Yor era uscita da poco dall'ufficio, ma anziché tornare a casa come normalmente avrebbero fatto tutti i dipendenti statali a quell'ora, si era diretta sul luogo dell'appuntamento con il proprio superiore – quello del suo vero lavoro – che aveva voluto incontrarla di persona.
Una volta scortata all'interno del grande giardino, venne accolta dal volto sorridente dell'uomo dai lunghi capelli bianchi, che la stava aspettando.
« Ho saputo che hai passato una giornata turbolenta con la tua famiglia, Thorn Princess » esordì, posando l'innaffiatoio a terra e rivolgendole la completa attenzione « Ma tutto si è risolto per il meglio »
La corvina annuì con un largo sorriso sul volto « Quei cattivoni non l'hanno passata liscia! »
« Spero tu non abbia avuto difficoltà con l'incarico. Non era mia intenzione metterti fretta »
Perfino una donna come Yor, d'altra parte, meritava qualche giorno di riposo di tanto in tanto, ma il fatto che avesse scelto di occuparsi del cliente cogliendo l'occasione che si era presentata le faceva certamente onore.
« Oh, no, per niente! È filato tutto liscio e non mi ha vista nessuno. Ed inoltre... È stata anche colpa del cliente se Anya Chan è stata rapita insieme a Becky Chan » concluse la donna, portando le mani al petto quasi come se stessero parlando dei loro fiori preferiti « In effetti... È stata una soddisfazione »

« Hai fatto un ottimo lavoro, agente Twilight » si congratulò Sylvia, unendo le mani davanti al viso e prendendosi un momento per riflettere su come poter proseguire quella conversazione « Anche se non spettava a te sventare quei traffici. Era il tuo giorno libero, lo hai dimenticato? »
L'abile spia si limitò a negare con un cenno, nonostante il leggero disagio per la sottile accusa del proprio capo « Ho solo pensato che potevo approfittarne, essendo già sul posto. Li hanno arrestati? »
La sua interlocutrice si limitò a sospirare, ormai consapevole del carattere del sottoposto, ma alla domanda successiva riprese la consueta serietà che la caratterizzava sul lavoro « Grazie al tuo stratagemma ed al nostro contatto nelle forze di polizia locali li hanno presi praticamente tutti, eccetto le due persone al centro di quei traffici. Theseus Huges è stato trovato morto. Assassinato. Ne sai qualcosa? »
La notizia sorprese perfino lo stesso Twilight, e dall'espressione fu chiaro anche alla donna che il biondo non avrebbe saputo darle ulteriori informazioni.
« L'ultima volta che l'ho visto era ancora vivo, ma posso indagare, se serve »
« Come non detto. Concentrati sull'Operation Strix per il momento. Manderemo altri agenti sia per indagare sulla morte di Huges sia per rintracciare la donna di cui ci hai parlato »
« Rintracciare? »
« È scomparsa. Hanno controllato il capanno che ci hai indicato nella tua telefonata, ma non hanno trovato niente, solo la merce. Armi, alcool, tabacco, e da come hai potuto constatare tu stesso, tramite quel luna park cercavano anche bambini molto piccoli per cui chiedere un riscatto o da far adottare illegalmente alle famiglie di Westalis dietro un lauto compenso. Stiamo cercando di rintracciarli tutti per riportarli ai genitori legittimi, o chi per loro. Purtroppo, nemmeno la descrizione che ci hai fornito ha portato a qualcosa, è come se non esistesse »
Più il rapporto su quell'intervento non programmato proseguiva, più la spia si domandava se avesse realmente agito per il meglio in ogni circostanza durante la giornata precedente. Solitamente, concludeva ogni missione con successo ed in maniera impeccabile, senza perdere tempo a rimuginarci sopra come un novellino qualunque – solo che quel giorno sembrava impossibile evitare di rivivere quei momenti cruciali.
Se non avesse lasciato sole le bambine per seguire i due sospettati, probabilmente nulla di tutto ciò sarebbe accaduto.
Se avesse tenuto maggiormente d'occhio Theseus Huges, a quell'ora un tale criminale starebbe scontando la propria pena anziché essere rinchiuso in una cella frigorifera di un obitorio.
Se avesse sparato al furgone mentre se ne stavano andando, o se non fosse corso da Yor con il timore che qualche criminale avrebbe potuto fare del male anche a lei, la donna dai capelli biondi non avrebbe avuto modo di fuggire.
Non aveva idea se le sue fossero state le scelte giuste, e nonostante ciò era grato che la sua famiglia stesse bene – e quella, per lui, era una sensazione nuova. Un'emozione che nella teoria non avrebbe dovuto esistere, dato che una spia avrebbe dovuto agire per il bene della società e per mantenere la pace, non certo per il proprio tornaconto personale.
« I complici non hanno fatto il nome della donna bionda neanche una volta... Sembra sfuggente. Credete che sia stata lei ad eliminare il suo socio in affari? »
« Non possiamo escluderlo. In base a ciò che sappiamo, potrebbe aver cambiato identità ed essere fuggita dal paese dopo averlo ucciso per non lasciare testimoni, solo che... Se così fosse, avrebbe dovuto occuparsi anche di tutti coloro che lavoravano per lui »
Twilight, nell'ascoltare una simile ipotesi, si ritrovò istintivamente ad arricciare il naso con frustrazione « Adesso capisco perché non si è nemmeno preoccupata di nascondere il volto quando ha parlato con le bambine »
Nel suo racconto, Anya era stata chiara in merito.
Alla fine, l'espressione altrui convinse Sylvia ad addolcire il tono, mostrandosi più serena anche al suo sottoposto « Hai fatto la cosa giusta mettendo al primo posto la sicurezza della tua famiglia »
« L'Operation Strix è- »
« ... È in pieno svolgimento e non potevi lasciarle sole, sì » concluse la castana, terminando la frase del biondo, ed a quel punto, per porre fine alla riunione, si abbassò leggermente gli occhiali di modo da poter guardare la spia dritto negli occhi « Ma la prossima volta, quando ti chiedo di prenderti il weekend libero, dovrai considerarlo un ordine ufficiale dall'alto »

Finalmente, anche Loid giunse a casa, e nell'aprire la porta venne accolto con un tale calore che poté avvertire chiaramente la scomparsa immediata di tutto il nervosismo accumulato a causa delle brutte notizie apprese poco prima. Era una sensazione talmente inusuale che per un attimo dovette perfino reggersi alla maniglia della porta per non barcollare.
Bond giunse davanti al padrone per primo, scodinzolando ed abbaiando per salutarlo come sempre, ed Anya lo raggiunse poco dopo.
« Papà è a casa, papà è a casa! » esultò con gli occhi che brillavano di gioia, richiamando così anche la madre con un'enfasi tale che l'uomo sospettò di essere arrivato appena in tempo, prima che Yor si mettesse ai fornelli.
« Oh Loid San! » come a confermare l'ipotesi, la corvina fece capolino proprio dalla cucina con un sorriso sul volto, mentre l'uomo si toglieva cappello e giacca per appenderli « Spero tu abbia passato una buona giornata al lavoro... »
In risposta, Loid si limitò ad assentire « E la tua giornata, invece, com'è andata? » tempo un istante, e rivolse un'occhiata alla figlia ed al loro cane, che lo stavano ancora guardando come il salvatore della loro serata « Anya, hai finito i compiti per domani? »
L'espressione della piccola telepate si trasformò in un istante, ghiacciandola sul posto. Era un segno evidente del fatto che avesse avuto difficoltà a terminare.
« Forza, verrò ad aiutarti tra poco » promise il biondo con un sospiro rassegnato, passandosi una mano sulla nuca e rivolgendo finalmente la sua attenzione alla moglie « Scusami, continua. Stavamo dicendo? »
« E-Ecco, Loid San... In realtà vorrei parlarti... » esordì la donna a quel punto, avvicinandoglisi con le mani in grembo. Aveva già iniziato ad arrossire ancor prima di iniziare.
« Certo, ti ascolto » nonostante l'aria tranquilla, l'uomo stava già elaborando nella sua mente dozzine di possibili scenari – e purtroppo per lui, molti non erano auspicabili. Se dopo la loro gita particolarmente movimentata Yor avesse iniziato ad avere dei dubbi sul loro accordo – perché si trattava solamente di tale, un accordo che di fatto si poteva annullare in qualsiasi momento – l'intera operazione era a rischio.
La loro famiglia, ed il loro legame erano a rischio – come se una spia come lui potesse permettersi realmente di anteporre i propri sentimenti al bene comune.
« L-Le fedi... Di cui mi hai parlato ieri... » la corvina era chiaramente emozionata, tanto che perfino Anya, che era andata come promesso a prendere quaderni ed astuccio, si soffermò ad ascoltare la conversazione con interesse « Mi piacerebbe indossare una fede »
Se prima l'uomo era perplesso, ad una tale dichiarazione rimase semplicemente incredulo – aveva creduto che Yor non ne volesse neanche discutere, ma era chiaro che aveva interpretato male la reazione eccessiva della moglie su quella barca. Di fatto, era esattamente così: Yor ci aveva riflettuto molto attentamente, ed aveva scoperto che l'idea di rendere il loro matrimonio ancor più ufficiale la rendeva scioccamente felice.
Non solo Loid era soddisfatto di lei come madre per Anya, ma voleva riconfermare il loro legame come marito e moglie, e quello era uno dei motivi per cui sperava di poter cucinare lei stessa la cena, a dimostrazione della propria gratitudine nei confronti del giovane psichiatra.
« Andrò a comprarle domani stesso! » senza neanche esitare – e la spia stessa si stupì di quanto le proprie parole gli uscissero in maniera tanto spontanea e naturale – Loid Forger afferrò la mano della corvina con uno slancio che nemmeno seppe spiegarsi di modo da attirare a sé la donna, per poi posarvi sopra un bacio appassionato e terminare il tutto con un sorriso a dir poco entusiasta « Yor Briar, mi hai reso l'uomo più felice del pianeta! »
Ogni sua azione era attentamente calcolata affinché potesse apportare benefici all'Operation Strix – ma nel corso dell'addestramento nessuno gli aveva mai spiegato che ci si potesse sentire tanto felici nel perseguire un obiettivo come la pace del proprio paese.

FINE.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 06 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Operation: Family TripDove le storie prendono vita. Scoprilo ora