Una volta giunti all'entrata del parco, il motivo della popolarità di quel luogo fu chiaro a tutti e tre semplicemente alzando lo sguardo. Al centro del luna park spiccava una grande ruota panoramica, ma vi erano talmente tante attrazioni che probabilmente non era nemmeno possibile completarle tutte in una sola giornata, ed almeno un quarto degli allestimenti erano stand dedicati alla vendita di dolci, di bevande o di buffi souvenir.
Loid aveva indossato una polo di colore chiaro e dei pantaloni comodi, come era nel suo stile quando non doveva recarsi al suo finto lavoro o svolgere qualche missione, evitando la giacca che durante la permanenza fuori casa gli avrebbe procurato solamente dei fastidi. La giornata era calda, e difatti sia la moglie che la figlia avevano scelto di indossare un vestito fresco e leggero adatto all'occasione – si stavano perfettamente mescolando alla folla. L'intera area brulicava di persone piene di gioia, e certamente i Forger non erano da meno.
« Che emozione! » esclamò la piccola Anya a quel punto, decidendo solo in quel momento di lasciare le mani dei genitori per addentrarsi nel parco da sola. Dopo pochi istanti, era già corsa verso la prima cosa che le era capitata sotto tiro – di fatto, le opzioni erano talmente tante che a malapena avrebbe saputo scegliere da dove iniziare, perciò optò d'istinto per la giostra con i cavalli, che era la più vicina.
« Anya! » le gridò dietro Loid, sorpreso, benché solo per pochi istanti, da quella decisione a dir poco avventata.
« Anya Chan! A-Aspetta, dove corri?! » Yor si unì al richiamo, preoccupata, ma il marito fu più svelto di lei ed a quel punto non perse tempo a correre dietro alla figlia, riuscendo ad acchiapparla prima che questa salisse sull'attrazione.
« Non puoi scorrazzare in giro in questo modo da sola, Anya. Stai sempre vicino a noi, o ti perderemo di vista. Non hai visto quante persone ci sono? » la rimproverò, nonostante Anya tendesse le braccia verso i cavalli con gli occhi brillanti di gioia, pronta a staccarsi in qualunque momento non appena la presa del biondo si fosse allentata.
Non tutti sono qui per divertirsi – si ritrovò a pensare l'abile spia con un sospiro – Se qualche criminale con cattive intenzioni la vedesse vagare da sola potrebbe approfittarsene, ed a quel punto ritrovarla sarebbe un bel problema.
Il pensiero di Loid arrivò forte e chiaro anche alla bambina, che a quel punto smise immediatamente di agitarsi, agghiacciata all'idea che qualcuno potesse arrivare a rapirla senza apparente motivo. Si fidava fin troppo del padre per dubitare del suo ragionamento logico.
« Non preoccuparti, vedrai che saliremo su tante belle giostre oggi, non c'è fretta... Giusto, Loid San?» aggiunse a quel punto la madre con un sorriso incoraggiante, la quale nel frattempo li aveva raggiunti.
Per tutta risposta, il biondo si limitò ad assentire, regalando a sua volta un sorriso alla figlia prima di lasciarla a terra.
« Anya vuole salire qui » una volta tornata presente a se stessa, la bambina indicò proprio la giostra con i cavalli che giravano in tondo prima di stringere i pugnetti al petto e rivolgere lo sguardo colmo di aspettativa ai genitori.Dopo qualche minuto, la piccola dai capelli rosa sedeva su un grosso cavallo bianco di plastica e stringeva tra le mani il palo tramite il quale il suddetto cavallo si alzava e si abbassava ritmicamente, mentre i due adulti si limitavano a guardarla da lontano.
« Mamma! Papà! Guardate, Anya sta andando a cavallo! » all'ennesimo giro di giostra, Anya alzò il braccio per salutare i genitori con un grosso sorriso sul viso – e se Yor fu ben felice di ricambiare il saluto con entusiasmo, il padre faticò a trovare cosa ci fosse di realmente divertente in una giostra che si limitava a girare in tondo più volte.
« Ciao! Ciao, Anya Chan! Che brava che sei! Già, già, sei proprio una cavallerizza esperta! » le gridò infatti subito la corvina, senza notare lo sguardo a dir poco stranito del compagno. Probabilmente, se quelle erano le premesse, sarebbe stata una lunga giornata.
« S-sì... Che brava... »
« Sì mamma, Anya è una bravissima cavallorizza! »
Quando la piccola Forger scomparve dalla visuale, gli occhi chiari del padre si focalizzarono sugli altri presenti, per pura abitudine, ed in particolare sul macchinista che stava manovrando la giostra che aveva davanti. Si trattava di un uomo di mezza età dai capelli scuri, il quale, proprio in quel momento, si mise nella tasca del marsupio che teneva alla vita un pacchetto di carta marrone – sicuramente del denaro – che gli era stato consegnato da un secondo uomo altrettanto sospetto con degli occhiali da sole ed una valigetta. La giostra era ormai avviata e si stava muovendo in autonomia, ma dopo che la seconda persona si congedò ed attraversò l'attrazione in movimento per allontanarsi, il macchinista fermò la corsa e l'abile spia dovette riprendere il proprio ruolo di genitore e marito fedele in vista del ritorno della piccola Anya.
« Allora, ti sei divertita? » le domandò infatti non appena la bambina dai capelli rosa gli si presentò davanti, nascondendo dietro ad un sorriso ogni possibile sospetto in merito alla legalità di ciò a cui aveva appena assistito. Era pur sempre un giorno libero, e non era certo di voler indagare ulteriormente con il rischio di essere scoperto dalla propria famiglia – per quanto discreto potesse essere, quella giornata avrebbe dovuto passarla insieme a Yor e ad Anya per rafforzare ulteriormente il loro rapporto e la loro affinità, e dimostrarsi così sempre più credibili come famiglia Forger – ne andava anche dell'Operation Strix, e con essa la pace tra Est ed Ovest.
« Tantissimo! »
Era sicuramente la scelta migliore: una volta tornato, avrebbe messo al corrente chi di dovere dei propri sospetti, e magari sarebbe stato perfino incaricato dell'indagine, ma fino ad allora avrebbe fatto bene a godersi la giornata senza preoccuparsene – in un certo senso, egoisticamente parlando, voleva godersi quella giornata senza che qualcuno la rovinasse.La tappa successiva dei Forger fu un'attrazione con delle enormi tazze da tè in cui sedersi, che ciascuno poteva far ruotare a piacimento. Quando fu il momento di salire, tutti e tre si accomodarono all'interno della grossa tazza, in attesa.
« Anya vuole essere lei a girare! » iniziò la piccola non appena la giostra si mise in movimento, stringendo i denti per la fatica non appena tentò di mettere in pratica quanto appena detto.
« Oh, aspetta... Ti aiuto » si offrì Yor a quel punto con un grande sorriso sul viso. Non appena mise le mani sul meccanismo, le bastò una piccola spinta e la tazza iniziò a ruotare vorticosamente, spingendo i tre Forger contro lo schienale a causa dell'enorme forza centrifuga esercitata dalla rotazione, ed attirando lo sguardo dei curiosi presenti. Evidentemente, la corvina aveva dimenticato di dosare la propria forza, perché fu l'unica ad uscirsene con un grido divertito – la bambina era troppo impegnata ad urlare ed a tenersi aggrappata al padre, che nonostante la velocità era immediatamente corso ai ripari aggrappandosi al bordo con la mano destra ed emulando una sorta di cintura di sicurezza per proteggere la figlia con il braccio sinistro.
In sostanza, l'unica che uscì divertita dall'esperienza fu proprio Yor – ma, per lo meno, le venne il dubbio di aver esagerato nel momento in cui vide le espressioni confuse del marito e della figlia, che dopo una simile successione degli eventi avevano decisamente bisogno di riprendersi per qualche minuto.
« M-Mi dispiace...! » finì per mormorare, portando le mani alla bocca con aria più che pentita.
Purtroppo per lei, come unica risposta la piccola telepate si limitò a barcollare durante il tragitto per i minuti successivi – Loid fu l'unico tra i due che in apparenza non era stato minimamente toccato dalla velocità raggiunta dalla giostra, ma anche lui finì semplicemente per sollevare una mano di modo da tranquillizzare la moglie, nonostante l'aria neutra che aveva sul volto « Va tutto bene... Va tutto bene »
Come aveva sospettato, sarebbe stata una lunga e faticosa giornata.
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Operation: Family Trip
Fiksi PenggemarL'agente Twilight si è ufficialmente meritato un weekend libero dalle solite missioni per poter dedicare del tempo anche alla propria famiglia - e naturalmente all'Operation Strix. Come sfruttare l'occasione al meglio?