Incontrare la piccola Becky insieme alla governante in un luna park, praticamente per una semplice coincidenza, era stato a dir poco inaspettato, e lo stesso valeva anche per la giovanissima borghese di buona famiglia e la sua accompagnatrice. La piacevole coincidenza, tuttavia, non bastò a frenare l'occhio attento dell'erede dei Blackbell, che si rese immediatamente conto dell'assenza di un membro fondamentale della famiglia Forger – il padre, Loid – e non poté trattenere la propria curiosità in merito troppo a lungo; difatti, mentre le due adulte si perdevano in convenevoli, si limitò a prendere da parte l'amica con un misto di timore e soddisfazione per la scoperta, leggermente rossa in viso « Dimmi, Anya Chan... Tuo padre non c'è? È successo qualcosa? »
Avrà litigato con la mamma di Anya? Forse questa è la mia occasione per conquistarlo! Avvicinarsi ad un uomo dopo una rottura e consolarlo è una strategia che funziona sempre... Chissà se Loid in questo momento sta soffrendo... Oh, Anya Chan, dimmi che potrò continuare a vederlo lo stesso se verrò a casa tua!
« Papà è andato a comprarci il gelato » diretta e spietata nelle parole tanto quanto nell'espressione, le labbra della piccola telepate erano praticamente diventate una sottile linea dritta, a dimostrare il completo spiazzamento di quest'ultima nell'ascoltare simili pensieri. Certo, vi era ancora la questione degli chef stellati che avrebbe potuto permettersi se solo Becky fosse diventata la sua matrigna, ma perfino lei riusciva a capire che quello non era il momento adatto per perdersi in simili ragionamenti.
« Oh »Mentre la piccola riunione tra le due amiche e le rispettive donne procedeva senza intoppi, Loid si era calato ancora una volta nei panni dell'agente Twilight, che in quel momento aveva assunto le sembianze di un addetto alla manutenzione delle giostre di quel luna park, un uomo sulla cinquantina con gli occhiali, adatto a passare inosservato. Il ruolo che si era scelto gli aveva infatti permesso di accedere ai binari di un ottovolante, aumentando così la sua visuale sull'intera zona e consentendogli conseguentemente di individuare proprio la persona che stava cercando: il losco individuo con gli occhiali da sole, che in quel momento si era sistemato all'ombra e stava fumando un sigaro. Quando, dopo qualche minuto, il sospettato diede un'occhiata all'orologio, la spia comprese che era in attesa di qualcosa, o forse di qualcuno. Nei paraggi non vi erano altri individui sospetti, almeno in quel momento, e le attrazioni più vicine erano una bancarella che vendeva caramelle e l'immancabile tunnel dell'amore.
A meno che non abbia una relazione che vuole tenere segreta... Avrà pagato quei due per il loro silenzio? Lo hanno visto insieme all'amante e lo stanno ricattando per mantenere il segreto? Possibile che sia davvero tutto qui? – rifletté Twilight tra sé, senza tuttavia riuscire a scrollarsi di dosso la sensazione che ci fosse sotto molto di più di quanto appariva. Fatto stava che a poco sarebbe servito rimanere a guardare ulteriormente. L'opzione migliore che aveva era pedinarlo discretamente nelle vesti di un normale cittadino intento a godersi il parco divertimenti, nella speranza di poter scoprire finalmente la vera fonte del denaro che aveva consegnato quella mattina. Il suo istinto gli diceva che quelli non erano dei normali stipendi, ed era praticamente impossibile che si sbagliasse.
Poiché a quel punto non vi era altro da fare, una volta memorizzata la posizione in cui si trovava l'uomo con gli occhiali da sole e la valigetta, il biondo comprese di poter tornare dalla sua finta famiglia insieme al dolce promesso. Bastò un'occhiata per individuare il chiosco del gelato, e dopo pochi minuti il giovane padre di famiglia si era già liberato della maschera e stava pagando tre coppette, una per ciascun membro della famiglia Forger, inconsapevole che al suo ritorno avrebbe ritrovato moglie e figlia in compagnia di Becky Blackbell e di Martha.« Scusa se ci ho messo un po', non immaginavo ci sarebbe stata tutta quella fila... » esordì Loid all'arrivo, rivolgendosi alla moglie con un sorriso gentile e tendendole le mani completamente occupate affinché ella potesse prendere la propria coppetta, spostando subito dopo la propria attenzione sulla governante della famiglia Blackbell « Vedo che abbiamo compagnia. È un piacere incontrarvi qui, se avessimo saputo che volevate venire anche voi ci saremmo potuti organizzare tutti insieme »
Bravissima, Anya... Continua così. Un'amica come Becky, il cui padre non è altri che il CEO dell'industria Blackbell, potrebbe fare molto comodo in futuro.
« Che coincidenza, è proprio ciò che stavo dicendo poco fa a sua moglie. La signorina Becky è sempre molto contenta quando passa del tempo con vostra figlia » replicò la donna dalla chioma ingrigita dal tempo, spostando lo sguardo decisamente più addolcito del solito in direzione del trenino su cui le due bambine erano salite insieme poco prima – nello specifico, si trattava di un trenino sulle cui carrozze era disegnato un animale differente per ciascuna; Becky ed Anya avevano scelto quella con il cane, di colore bianco proprio come Bond.
« Papà ha portato il gelato! » esultò la piccola telepate non appena il genitore comparve nella sua visuale. Becky, di contro, era troppo impegnata ad ammirare Loid in quelle vesti particolarmente casual per far caso al resto, tanto da portare le mani sulle guance arrossate e dimenticarsi di godersi il resto della corsa sull'attrazione.
Quando il trenino giunse all'ultima fermata e le due bambine scesero nuovamente a terra, trovarono ad accoglierle un gelato ciascuna, poiché Loid aveva pensato bene di cedere il proprio alla piccola Blackbell – non solo come gesto gentile di per sé, ma anche per aggiungere un altro tassello alla strategia che richiedeva di consolidare il legame con quella famiglia.
« Mangialo tu, ora non ne ho più molta voglia » le disse, chinandosi proprio per consegnare il dolce ad entrambe le bambine. Se normalmente l'abile spia era perfettamente in grado di elaborare dei pretesti congeniali alla situazione, in quel caso aveva scelto appositamente una scusa poco credibile affinché i presenti si rendessero conto che il suo era stato un regalo spassionato – ed in parte lo era davvero, purché sia Anya che Becky fossero felici.
« P-Per me?! G-Grazie molte, Loid Sama! » biascicò la piccola castana a quel punto, allungando le mani tremanti come se quello offertole fosse un gioiello con incastonate delle pietre rare anziché un semplice gelato gusto panna e cioccolato. Per tutta risposta, l'uomo assentì con un sorriso gentile, e ciò non fece altro che aumentare l'imbarazzo della bambina, cosa che tuttavia venne interpretata dagli interessati come semplice gratitudine mista a vergogna a cui non dettero peso.
« Non era necessario, signor Forger... » iniziò Martha, ma venne prontamente interrotta da un gesto ben studiato del suo interlocutore.
« La prego, può chiamarmi Loid. Lasci che le bambine si godano il gelato, perché intanto non proseguiamo il giro? »
La proposta venne accolta positivamente, e fu allora che il biondo si mise alla guida del gruppo proprio per dirigersi al punto in cui aveva lasciato lo sconosciuto sospetto su cui stava indagando fino a poco prima. La direzione, ad occhi esterni, sembrava del tutto casuale, ma la realtà era che Loid sapeva perfettamente ciò che stava facendo. Conciliare l'Operation Strix e le missioni secondarie non era mai stato un grande problema, e certo non avrebbe iniziato ad esserlo proprio quel giorno.Fortuna volle che l'uomo con gli occhiali da sole non si era mosso più di tanto nel corso di quei pochi minuti, perciò Loid fu in grado di ritrovarlo più facilmente del previsto. Tuttavia, vi era anche il rovescio della medaglia: quando il gruppo si avvicinò, la spia lo notò in compagnia di un'elegante donna di bell'aspetto, ad attendere niente meno che la barca del tunnel dell'amore. Se ad un primo impatto potevano sembrare una coppia qualunque, però, ad un esame più attento vi era qualcosa che sembrava confutare quella tesi. Il fatto che quell'uomo avesse un'amante e venisse ricattato era la prima ipotesi a cui Twilight aveva pensato, ma il fatto che quei due si incontrassero proprio in un posto simile, alla luce del sole, lo costringeva a rivedere le informazioni in suo possesso da capo.
L'ultimo dettaglio, ma non meno importante, era che gli sconosciuti non si comportavano minimamente da innamorati – al contrario, si poteva notare un certo distacco – ed il fatto che anche la donna avesse una valigetta identica a quella del compagno, o chiunque fosse, apriva nuove piste da esplorare. Nessuna persona normale avrebbe portato con sé delle valigette sul tunnel dell'amore.
Sembra voglia salire sulla giostra... Dovrei seguirlo...?
Mentre la mente di Loid viaggiava a ritmo sostenuto per elaborare tutte quelle informazioni in pochi centesimi di secondo, anche Yor, notando lo sguardo del marito, non poté fare a meno di soffermare lo sguardo sulla medesima persona in fila per salire sulla barca. Le ci vollero pochi istanti per riconoscere il soggetto, ma nel momento in cui realizzò di chi si trattava i suoi occhi color cremisi si sgranarono immediatamente, e le mani vennero rigorosamente portate alla bocca nel goffo e mal riuscito tentativo di contenere la preoccupazione.
Un secondo... Ma io lo conosco! Quello è senza dubbio Theseus Huges, il cliente di cui devo occuparmi il prima possibile! – si ritrovò a gridare interiormente, lasciando scorrere in autonomia il flusso dei propri pensieri, ignara di essere risultata fin troppo melodrammatica ad occhi esterni – Dovrei sfruttare l'occasione... No, no, non posso farlo... – e nel pensare ciò, la corvina scosse il capo con vigore per scacciare l'idea dalla mente – Sono qui con Loid ed Anya, potrei rischiare di essere scoperta. Che razza di moglie e madre sarei se li lasciassi da soli proprio oggi che siamo riusciti ad organizzare questa gita in famiglia?!
La piccola telepate, naturalmente, colse completamente le preoccupazioni di entrambi i genitori, ed a quel punto l'intero quadro le fu molto più chiaro: quello che stavano osservando era una persona cattiva; il padre doveva investigare su di lui, e la madre ucciderlo senza pietà – ma se per la sua esecuzione si poteva aspettare, Loid necessitava di raccogliere informazioni, ed aveva bisogno che il sospetto fosse vivo. Nonostante le premesse, ne era entusiasmata, ed al contempo atterrita, poiché nemmeno lei voleva che i genitori scoprissero le rispettive identità e la rimandassero in orfanotrofio da sola.
Come spesso accadeva, doveva essere la piccola dai capelli rosa a pensare ad un modo perché tutto filasse liscio.
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Operation: Family Trip
FanfictionL'agente Twilight si è ufficialmente meritato un weekend libero dalle solite missioni per poter dedicare del tempo anche alla propria famiglia - e naturalmente all'Operation Strix. Come sfruttare l'occasione al meglio?