Era così dolce che sembrava fragile,
Mentre era più solida del granito.
-Victor HugoHailey
Avevo passato l'intera giornata a non fare nulla per la prima volta in vita mia. Solitamente, a casa, mamma mi assegnava sempre una nuova attività da fare appena finivo quella precedente.
«Sistema la tua stanza, Hailey... Scegli un vestito, Hailey... Studia bene, Hailey... Esci con quel ragazzo, Hailey...»
Se ci penso sento ancora la sua voce ma non mi manca essere perennemente occupata anche se, in questa solitudine, sono costretta a pensare.
E io non voglio pensare. Io voglio dimenticare.
Mi sento ancora scossa all'idea delle mani di quel ragazzo sul mio collo, il fatto che avrebbe avuto l'occasione di uccidermi mi fa impazzire e l'idea che mentre ero svenuta si datele potuto approfittare di me mi fa salire un moto di rabbia.
Avvertì qualcuno fuori dalla tenda e il mio primo impulso fu quello di scappare ma ora sarebbe stato rischioso: fuori era quasi buio e sarei potuta essere attaccata da un lupo o un orso.
No, non sarei scappata, non ancora.
Afferrai un altro bicchiere come quello che avevo scagliato contro quel maniaco quella mattina e mi misi a qualche metro di distanza dall'ingresso della tenda.
Questa volta non gli avrei permesso di torcermi un solo capello.
La zip della cerniera si aprì e con mia grande sorpresa mi ritrovai davanti una ragazza dagli occhi neri, i lunghi capelli mossi erano di un castano molto scuro che però al sole assumeva dei riflessi rossi e le labbra sottili avevano un colore rosato naturale.
«Whoa! Calma, non sono pericolosa»
La donna entrò, chiudendo alle sue spalle la tenda e in mano aveva una bottiglietta d'acqua e un panino. Il suo aspetto minaccioso era in contrasto con il sorriso gentile e divertito che aveva sul volto.
«Mi chiamo Brianna ma puoi chiamarmi Bri, e tu?»
Lei si sedette a terra e io posai il bicchiere seppure in modo titubante.
«Hailey»
«Bene, Hailey, ti ho portato qualcosa da mangiare e sono venuta a controllare la tua ferita»
Lei mi porse il panino e la bottiglietta che io presi e iniziai a mangiare e a bere visto erano diverse ore che non toccavo cibo e avevo fame.
Mentre mangiavo il panino la osservai meglio: probabilmente aveva venticinque anni, indossava dei pantaloni militari e una maglietta nera piuttosto aderente, aveva un aspetto sicuro, più maturo rispetto a me e anche se a prima vista mi era sembrata antipatica ora che l'avevo vista sorridere mi stavo ricredendo.
«Dopo ti porto un cambio dai miei vestiti, ok?»
Ero stranita da tanta gentilezza nei miei confronti.
«Ehm, si»
Lei mi guardò con un sorriso gentile, uno di quelli che fai ai bambini quando sono piccoli.
«Ho sentito Theron dire a quel coglione Chris che gli hai tirato contro un bicchiere... è vero?»
Non avevo idea di chi fosse Chris ma ero certa di aver capito chi fosse Theron.
«È vero»
Dissi con fare colpevole rendendomi conto che avevo aggredito il motivo per cui ero viva, l'uomo che mi aveva salvata l'altra notte.
Brianna rise di gusto, come se fosse orgogliosa di me per poi spiegarsi mentre continuava a ridere.
«Sai, nessuno che avesse un minimo istinto di conservazione ha mai osato sfidare Theron, figuriamoci aggredirlo... ma tu gli hai tirato addosso un bicchiere! Ben fatto sorella!»
Lei mi porse la mano per battermi il cinque cosa impiegai qualche secondo per fare. Era evidente che non ero abituata ad essere socievole.
Sapere che nessuno si era mai azzardato a fare quello che avevo fatto io avrebbe dovuto farmi capire che era pericoloso ma invece mi sentì solo coraggiosa.
«Fra poco noi andiamo al lago visto che gli altri soldati sono andati via temporaneamente, devi assolutamente venire con noi, ti prego!»
Mi ricordai della regola che mi aveva dato quello che avevo capito chiamarsi Theron: "non puoi uscire da qui a meno che non te lo dica io".
«In realtà io-»
«Non mi dire di no, ti prego. Ti porto subito dei vestiti puliti e appena sei pronta andiamo, ok?»
Ci pensai qualche minuto e alla fine la parte irrazionale vinse su quella razionale che stava solo provando a farmi rimanere in vita.
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Redemption
Romance«Come si salva qualcuno che non vuol essere salvato?» «Accettandolo» Theron Krumov, il bambino per il quale i genitori raccomandavano ai figli di stargli alla larga, un padre alcolizzato e violento, una madre morta, un fratello mai nato e problemi e...