POV'S MANUEL
"Buongiorno" dico scendendo dalle scale per entrare in cucina, "ciao" dice Matteo così mi avvicino a lui e gli scompiglio i capelli "e dai adesso li ho pettinati" mi dice e io sorrido per poi chiedere dove si trovi Mia "é in camera sua sta dormendo" mi risponde Marco "ma é tardi dobbiamo andare" gli dico io afferrando un biscotto dal barattolo dei biscotti messo in mezzo alla tavola di vetro "oggi lei non viene" mi dice mamma mentre scrive su un post it che attacca al frigo "però voi dovete andare quindi forza andate che Antonio vi aspetta fuori" ci dice Mamma indicandoci la porta.
"Perché Mia non viene?" Chiedo a Marco che sa quasi sempre tutto di lei "mamma dice che ieri é tornata a casa piangendo, e quando gli ha chiesto cosa avesse lei ha risposto che voleva stare sola" mi dice Marco e la mia mente mi riporta a un immagine vista ieri, ero vicino alla mia finestra quando ho visto arrivare Michael e entrare in camera di Mia, non so perché non sono intervenuto so solo che non lo visto uscire quindi ditemi quello che volete ma mia sorella ha dormito con lui.
"Ehi amico" mi dice Travis avvicinandosi a me "Ehi" gli rispondo io guardando il telefono "cosa guardi?" Mi chiede Travis spostando lo sguardo da me al mio telefono "bella chi é?" Mi chiede "Ella" rispondo io guardando la sua foto sul telefono di una ragazza con i capelli ricci biondi che le ricadono sulle spalle e gli occhi verdi "non lo mai vista" mi dice lui e io rido "ci credo é in italia" gli dico io "ancora con questa Italia basta ti prego mi hai rotto i coglioni" mi dice e in effetti ha ragione, se fosse stato per me non mi sarei mai trasferito ma mio nonno ha lasciato l'azienda di famiglia e quindi mio padre ha dovuto su cederlo, avevo pregato i miei di non trasferirsi ma niente loro si erano fissati quindi ho dovuto lasciare tutta la mia vita lì compresa Ella.
"Cambiando discorso verrai alla festa oggi" mi chiede Travis prima di sedersi sulle scale anti incendio della scuola e accendersi una sigaretta "quale festa?" Gli chiedo rubandogli una sigaretta che metto in tasca per qualsiasi evenienza dal suo pacchetto "una certa Khaterine Evans, é nuova ma già molto conosciuta" mi dice e proprio in quel momento suona la prima campanella "dai forza finisci quella-indico la sigaretta- e poi entra" gli dico.
"Non capisco perché dobbiamo entrare, io mi rompo il cazzo qui dentro" mi dice Travis indicando i corridoi del nostro istituto scolastico "pensi che io non mi rompa il cazzo, se vengo bocciato di nuovo mi tocca andare a lavorare da mio padre e io preferirei buttarmi da una finestra" gli dico. Poco dopo si avvicina una ragazza con i capelli neri lungi fino alla schiena con gli occhi verdi "ciao ragazzi" dice avvicinandosi ancora di più a noi "chi sei?" Chiedo io "piacere Khaterine Evans" dice allungando una mano verso di noi per poi sottrarla notando che nessuno dei due è intenzionato stringerla "comunque vi volevo invitare alla festa di stasera a casa mia" ci dice prima di andarsene facendo rumore con i tacchi
"Allora ci andiamo alla festa?" Chiede Travis "va bene ci andiamo" dico
"Perfetto allora invita anche tua sorella" mi dice prima di entrare nella sua classe "coglione giù le mani da mia sorella" gli urlo dietro.Io e i miei fratelli quando apriamo la porta ci troviamo davanti Mia e Michael e un ragazzo alto con gli occhi verdi e i capelli biondi disordinati "chi cazzo siete voi?" Domanda Marco entrando in cucina, "amico calmati sono Kai e lui è Michael" dice il ragazzo biondo "Mia perché sono qui?" Chiede poi Marco avvicinandosi a lei, mia sorella alza la testa e noto in lei uno sguardo triste malinconico, lo sapevo le ha fatto qualcosa quel idiota adesso gli spacco la faccia "Ragazzi vi devo parlare" dice Mia "che é successo?" Chiedo io "venite sedetevi" dice lei.
Lo sapevo quell'uomo é un mostro lo capito fin dal mio primo ricordo di lui, avevo solo 5 anni e stavo giocando con le macchinine quando lui ne prese una e la lancio contro una finestra e mi disse di smetterla di fare confusione.
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Sei tu il mio sogno
RomanceDedica: "A chi è stato ferito ingiustamente e a chi cerca di curare le ferite degli altri e le proprie." "A chi ama anche dopo tutto quello che ha passato" Mia Esposito una ragazza di diciotto anni arrivata a Londra da Napoli con i suoi genitori...