🌹Capitolo uno

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🌹𝖫𝗂𝖺𝗆

"Siamo tornati, signore. Ecco quello che cercava. L'abbiamo analizzata, è pulita. Può maneggiarla tranquillamente."

Benjamin posa la valigetta sulla scrivania del nostro capo, il signor Harry Stuart. Uomo di sessant'anni, pelle scura e capelli decisamente corti e neri. Indossa degli occhiali dalla montatura sottile e nera mentre analizza la valigetta, poi alza lo sguardo su di noi. In particolare me, il suo nuovo socio. Mi ha assunto immediatamente, situazione insolita essendo una delle società più valide di servizi segreti nascoste qui a New York: la Stuart Society. Ma dopo gli avvenimenti recenti con la Sidereus Company è stato entusiasta di avere un volto esperto su cui affidarsi, me, grazie alle mie abilità. Nonostante le mie competenze, il fatto che mi abbia assunto immediatamente mi ha sempre reso sospetto.

Il mio volto è conosciuto, facile da identificare e la mia copertura salterebbe subito se dovesse affidarmi un incarico. Eppure questo non lo ha turbato, nonostante confessai a Benji che ero certo sul fatto che non mi avrebbero accettato. Penso che mi tenga d'occhio, in ogni caso per me questo lavoro non ha alcun che di valore per me, ho deciso di entrare in questa faccenda per stare con Benjamin. Anche lui ha avuto a che fare con la SCR, ma non ai miei livelli, è sempre rimasto in secondo piano essendo entrato a farne parte successivamente, dunque è meno riconoscibile. Anche se sa fare in maniera eccellente il suo lavoro, quindi il suo capo non bada che potrebbe essere smascherato.

Volevo trovarmi qualcosa da fare e non perdere la mano sull'allenamento stando a casa su un divano. Soprattutto ora che Stella e Simon sono sposati e vivono insieme, Alex e Athena sono in Brasile e Jack è con Madison in Italia.

Mi mancano terribilmente? Senza dubbio. Quindi mi tengo occupato.

"Come è andata la missione, agente Smith?" Mi chiede il signor Stuart. "Hai verificato difficoltà di alcun tipo con il tuo compagno?"

Non ha idea di cosa c'è tra noi, penso abbia il sospetto, ma se dovesse venire a saperlo per Benjamin sarebbe un problema al lavoro e so che lo adora. Non come me, anche se non gli rivelerò il mio piccolo segreto sul perché io sia qui.

"Nessuna, signore. Siamo compatibili sul campo di impresa, ci guardiamo le spalle e lavoriamo bene. Quindi no, nessuna difficoltà."

Alza l'angolo della bocca. "Queste suppongo che siano delle imprese ridicole, dopo quello che hai sopportato insieme alla tua squadra nell'ultimo periodo. Ancora mi chiedo come abbiate fatto." Posa lo sguardo anche su Benji.

Non mi privo di mostrarmi fiero. "Sarò sincero, poche volte nella storia dell'umanità si è verificato un gruppo così affiatato che si sacrifica per l'altro. La determinazione e l'affetto reciproco sono stati alcuni dei nostri punti di forza. Senza dubbio insieme alle capacità durante le battaglie."

"Certamente" continua ad esaminarmi. "Quindi è troppo suggerirti di chiedere loro di unirsi alla nostra associazione? Sarebbe per noi un vero onore avervi tutti qui. Penso che nessun caso rimarrebbe irrisolto e qualsiasi crimine svelato all'istante con l'aiuto della tua intera ex squadra."

Prevedibile che fosse interessato specialmente a questo, ma quasi mi ingelosisce il fatto di 'condividere' i miei amici per i suoi scopi di questa società che per me non vale un cazzo.

"Mi rincresce, ma ognuno appartiene alla propria vita adesso. Mi sembra logico dopo averla rischiata un migliaio di volte nell'ultimo anno. Loro fanno parte della Sidereus Company, quella è la loro associazione."

"E dunque tu te ne sei andato volontariamente o sono stati loro a cacciarti?" Posa i gomiti sulla scrivania con le mani intrecciate sotto al mento, con fare di sfida. E sospetto.

"Ho adorato fare quello che ho fatto. La loro attività si è interrotta al contrario di me, che sono volenteroso a supportare il paese nel mio piccolo e Benji mi ha suggerito quest'ottimo aggancio. Sono grato che lei mi abbia dato questa possibilità."

Spero di essere stato il più convincente possibile.

La verità è, caro signor Stuart, che lei e i suoi quattro marmocchi in divisa potreste benissimo andarvi a fare fottere. A me interessa il mio moroso dai capelli rossi, non questa pacchianata. Anche perché, a giudicare dai comportamenti di alcuni suoi dipendenti, le consiglierei di far revisionare cosa c'è sotto il pavimento della doccia. Si trovano cose interessanti.

Come l'ho scoperto? Segreti del mestiere.

Sono un agente segreto, dopotutto. No?

"Un vero peccato" stringe gli occhi il mio capo. Bleah. Il mio capo. Gli lascio credere che sia devoto a lui. Ma neanche per il cazzo.

Io rimarrò fedele a vita al mio caro, super figo Jacob William Torres. E, quando le lascia prendere il comando, miss Madison Bianchi.

Potrei benissimo chiamarli mamma e papà.

Questo cioccolatino qui davanti a me non vale proprio una ceppa di niente. Semmai lo sto prendendo per il culo. E questo Benjamin lo sa.

"C'è qualche altro incarico per noi, signor Stuart?" Interviene Benji.

Non credo abbia mai preso a genio il fatto di assumere il resto della squadra, penso sia consapevole che finirebbe in secondo piano.

Il suo... nostro capo sarebbe ammaliato da tutti i miei amici ricapitolando ogni cosa che hanno fatto durante le ultime fatidiche missioni.

Ormai, infatti, il nostro è diventato un caso mediatico e ben studiato.

Se ci scrivessero sopra un libro o meglio, farci un film, non sarebbe affatto male.
"No. Andate. Vi contatterò appena necessario."

Prende una penna e inizia a scarabocchiare qualcosa su dei documenti mentre seguo Benji che dopo un cenno di consenso esce dall'ufficio.

Mentre lo seguo ripensando ai miei amici. 

Virtus, la novella di 𝖫𝗂𝖺𝗆 𝖾 𝖡𝖾𝗇𝗃𝖺𝗆𝗂𝗇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora