46

221 14 2
                                    

"Ma dove sono"
dico tra me e me guardandomi in torno.

Riconosco questo posto, è la via che conduce
l'accademia di danza a casa mia.

In lontananza vedo qualcuno avvicinarsi...

Andrea, ma che ci fa qui?

"Ti stai divertendo?"
afferma con aria cattiva.

"Ora che ci sei tu non più"
incrocio le braccia.

"Oh peccato che io non sia qui"
appena finisce la frase lui sparisce.

Ecco, mi trovo in un altro posto...
Sono a danza.

"Sicura che non vuoi farti accompagnare?"
insiste la mia amica Beatriz.

"Certo, sarà per un'altra volta"
dico prendendo il mio borsone.

"Dovevi ascoltarci!"
urla sua mamma.

"Perché cosa è successo?"
domando, ma è troppo tardi sono sparite anche loro.

La testa mi gira e ora sono di nuovo in quella strada buia, questa volta mi vedo in terza persona.

Che strano, sono sdraiata a terra e vedo
Pau e Lamine preoccupati.

"Respira!"
urla il mio fidanzato.

Una luce mi illumina, il suono lo riconosco è quello di un'ambulanza, sono confusa non capisco.

"Pau!"
urlo ma nessuno risponde.

"Lamine!"
nessuno risponde.

"Beatriz, direttrice!"
ci risiamo.

"Andrea non farmi del male!"
urlo e continuo a muovermi in questo spazio
buio.

Pau pov's

"Cosa sta succedendo?"
sussurro alla dottoressa appena la mia ragazza inizia a urlare il mio nome e quello dei miei amici.

"Si starà svegliando, il colpo al cranio non è stato così violento come pensavamo"
afferma lei guardando la scena.

"Andrea non farmi del male!"
urla la ragazza e nel mentre inizia a muoversi.

Il sangue mi bolle addosso, dire che sono preoccupato è dire poco!

Sono sicuro che il napoletano c'entra con tutto questo.

"Chi è Andrea?"
chiede la dottoressa.

"Un suo amico dell'Italia"
la informo io.

"Amico?"
domanda ancora lei.

"Si amico, io sono il ragazzo!"
ok forse sto iniziando ad agitarmi.

"Pau... lo so"
afferma dolce la dottoressa
"Capisco come ti senti ma prova a stare calmo,
così non la aiuti".

Sbuffo e mi siedo accanto al letto dove Camila
era sdraiata, si era appena calmata.

"Cami sei forte"
affermo mentre le accarezzo la mano.

"Sta sorridendo è un buon segno!"
afferma la dottoressa mentre scrive qualcosa sulla sua agenda.

Io nel mentre continuo ad accarezzarle la mano
"Stai tranquilla, risolveremo tutto".

"Ti ha dato la mano!"
esclama la dottoressa e continua ad annotare ciò che vede.

"Camilù sei al sicuro"
sono sicuro che lei mi sta ascoltando.

Appena affermo queste parole i suoi occhi
si aprono e si chiudono, lo fa ben tre volte.

"Pau... non capisco"
dice lei toccandosi la testa.

Io la abbraccio, mi era mancato il calore delle sue braccia.

"Amore ora va tutto bene"
dico io sorridendo.

"Perché sono qui?"
domanda lei guardandosi in torno.

Non riesco a rispondere la dottoressa mi blocca
"Camila! Pau ti dispiacerebbe lasciarci sole?".

Annuisco e accarezzo la mano alla ragazza,
prima di lasciare la sua stanza per andare nella sala d'attesa.

"Cosa è successo?"
chiede Lamine preoccupato.

"Si è svegliata!"
esclamo con le lacrime agli occhi.

"Cosa? Possiamo vederla?"
si avvicinano i suoi genitori.

"Penso proprio di no, la dottoressa voleva stare solo con lei"
affermo e loro annuiscono.

"Come stava?"
chiede Beatriz.

"Era confusa, sembrava non ricordare nulla"
dico pensando alla scena a cui  avevo assistito pochi minuti prima.

"È tutta colpa mia!"
esclama la mamma di Beatriz.

"Ma che dice! Lei che ne poteva sapere"
la assicura la mamma di Camila.

"Dovevo insistere di più, è pericoloso girare a quest'ora"
continua la direttrice.

"L'importante che sembra stare bene"
Afferma Bianca, appena ha ricevuto la chiamata di Lamine si è precipitata in ospedale.

"Prima... ha nominato Andrea"
confesso preoccupato
"Ha detto Andrea non farmi del male".

"Andrea? Quel bono di Napoli?"
domanda Beatriz, lei non sa molte cose.

"Uhm si"
dico abbassando lo sguardo, Camila ha raccontato cosa era successo quel giorno a casa sua solo a me e la madre.

"Perché le dovrebbe fare del male?"
domanda Bianca incuriosita.

A scacciarmi da questa situazione è proprio la dottoressa che entra nella stanza dove ci trovavamo tutti noi.

"Buone notizie, Camila sta bene!"
esclama ma non la vedo affatto felice
"Però la botta non è stata leggerissima, deve rimanere ancora qui per vari controlli".

"Va bene dottoressa"
esclama la mamma
"Possiamo vederla?".

"Ora no... Sta facendo un mini test"
confessa lei.

"Che riguarda?"
chiedo io ansioso.

"La memoria! Si ricorda quasi tutto ciò che è successo prima dell'incidente, tranne un dettaglio"
ci informa.

"Ehm le potremmo parlare?"
chiede la madre indicando me, capisco al volo cosa le vuole raccontare.

"Certo... ora mi dispiace ma voi altri dovete andare"
continua la dottoressa guardando i miei amici.

Appena la sala d'attesa è vuota la dottoressa chiama me e la madre di Camila e ci fa entrare nel suo ufficio.

"Ditemi!"
esclama dopo essersi seduta sulla sua sedia.

Sua madre, aiutata da me, racconta tutti i dettagli di cosa ha fatto Andrea a Camila la settimana prima.

"Mhm per questo ha urlato quello"
pensa la dottoressa.

"Credo che lui c'entra con l'incidente di Camila"
confesso io.

"L'edificio vicino a dove è successo tutto ha delle videocamere, domani i poliziotti controlleranno"
dice lei.

"Ma voi non avete denunciato l'accaduto?"
noi facciamo segno di no con la testa.

"Camila ce lo ha proibito, lui l'ha minacciata"
spiega la signora Anna.

"Capisco... va bene ci vediamo domani"
dice lei allontanandosi dalla scrivania.

"Per qualsiasi cosa ci aggiornerete?"
chiede la madre e la dottoressa annuisce.

"Arrivederci"
diciamo all'unisco mentre usciamo dall'ufficio.

Per uscire passiamo davanti alla stanza di Camila, dai vetri la potevo vedere...

Era sdraiata sul letto e continuava a toccarsi la fronte, nel mentre con l'altra mano che aveva libera stava leggendo qualcosa su un quaderno...

Chissà cosa c'è scritto.







holaaa, dite che è arrivata la fine di Andrea? Domani comunque inizio scuola, non sono pronta psicologicamente.

due anime uguali- PAU CUBARSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora