due anime uguali- PAU CUBARSI

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È ormai ottobre inoltrato, dall'incidente
sono cambiate svariate cose.

Bianca a metà settembre è partita,
è andata in inghilterra da suo fratello Marc.

Inutile dire che oltre la lontananza è il mio
punto di riferimento, mi dimostra sempre
di esserci nonostante tutto.

Dalle notizie che girano penso che a
Beatriz piaccia Lamine e lui assolutamente non
è da meno, anzi.

Dico dalle notizie che girano proprio
perché questo mese non ho potuto
fare granché, anzi mi sono alzata dal
letto solo per mangiare, quando capitava.

Infatti i miei genitori mi portavo
sempre il cibo a letto... ma ora vi spiego meglio.

Appena mi hanno dimessa stavo bene,
ricordavo tutto ma mentre ero a danza
ho avuto delle complicazioni.

15 settembre 2024

"Amo sicura di stare bene?"
mi domanda Beatriz mentre cerchiamo
di provare la coreografia, quella che avevamo
fatto per i casting.

"Oh sisi certo... sarà un abbassamento
di pressione"
sfoggio un mezzo sorriso e mi scolo
la bottiglia di energate.

"E 1,2,3.... CAMI!"
sento urlare prima di cadere a
terra poi il buio più totale.

"Vai Cami svegliati!"
questa voce è troppo familiare.

"Pau... dove sono"
dico dopo averlo fissato negli occhi per un po'.

"In ospedale"
abbasso immediatamente lo sguardo.

"Cosa è successo?"
chiedo e entra la dottoressa in stanza.

"Hai avuto un peggioramento,
ora sei solo svenuta e questo è stato
un segnale che ti ha dato il corpo"
spiega la dottoressa e io annuisco.

"Per quanto tempo devo stare qui?"
chiedo impaurita.

"Devi fare l'ultimo accertamento"
dice la dottoressa prima di lasciare
uscite Pau dalla stanza.

22 ottobre 2024

Beh in realtà quello non è stato
l'ultimo accertamento...

Ho avuto diverse ricadute, ma ora
dopo due settimane di assoluta tranquillità
posso ritornare a respirare.

In primo luogo andrò al carcere...

Ebbene sì, Andrea si trova in carcere
ormai da un mese...

Ho molta paura, ma so che per il
momento non può farmi nulla.

Con i miei genitori affianco mi dirigo
verso il carcere minorile di Barcellona,
anche se lui è di Napoli l'hanno arrestato
qui in Spagna e per il momento, ancora per
poco in realtà, starà qui, fino alla prossima
sentenza del giudice.

"Guarda chi si rivede"
afferma lui freddo per poi guardare in basso.

"Ciao Andre"
lo saluto con mezzo sorriso.

"So che hai sofferto tanto...
per colpa mia"
sembra pentito e questa cosa mi fa sentire
molto meglio.

"Già ho sofferto tanto...
Volevo dirti che io non ho parlato"
dico tremando.