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Sono stufa, sono ferma in questo bruttissimo letto dell'ospedale da due giorni, ormai sto bene
anche la testa non mi fa più male...

Ma quando mi dimettono?

Gente entra ed esce dalla mia stanza, mi chiedono come sto e mi guardano con occhi
pieni di pena.

L'unico diverso è Pau, mi porta tanti cibi
deliziosi sapendo ciò che mangio qui in ospedale...

Non commento se no brutto commento.

Pau non mi guarda con pena e mi tratta come
una principessa, lui è il mio principe.

Senza di lui sarei scoppiata e nemmeno una
psicologa sarebbe riuscita a calmarmi, ne sono più che convinta.

"Ciao Camila sei sveglia"
entra nella mia stanza la dottoressa.

"Sisi, avevo dei pensieri in testa che non mi
facevano riposare bene"
chiudo il quaderno che stavo utilizzando poco
prima e lo ripongo sullo scaffale vicino.

"Vuoi parlarne?"
si siede sul mio letto.

"No tranquilla, sono cose stupide"
dico sorridendo.

"Non credo che dei pensieri stupidi non ti
facciano riposare bene"
insiste lei.

"Ho riposato già abbastanza, in questi due giorni
ho solo dormito quando le persone non venivano
a trovarmi"
dico guardando la porta.

"Senti ti volevo chiedere una cosa"
dal suo tono posso capire che la cosa sia seria
"L'altro giorno, prima di svegliarti, hai urlato
andrea non farmi del male... conosci qualcuno
che si chiama Andrea?".

"Ehm... si un mio amico dell'italia"
dico sincera, non sono pronta a raccontarle la storia.

"Ti ha mai fatto qualcosa? Dobbiamo capire
cosa sia successo prima della botta... questa è una pista importante"
mi spiega lei.

"Non lo vedo da qualche giorno prima del mio compleanno... era venuto a Barcellona per
farmi una sorpresa"
le spiego sorridendo, ho paura che dicendo la
verità la notizia si sparga e Andrea ritornerà,
più cattivo di prima.

"Non è successo nulla?"
domanda e io faccio segno di no con la testa
"Ne sei sicura?".

"Avevamo litigato ma poi abbiamo risolto"
mento.

"Qualcuno qui non mi sta dicendo la verità"
dice alzandosi dal letto
"Sappi che abbiamo trovato il colpevole del
tuo incidente".

Ingoio rumorosamente, mi ricordo perfettamente
quello che mi ha fatto e detto prima di trovarmi
su una barella, ma ho dovuto mentire.

"Oddio chi?"
continuo a mentire.

"Lo sai benissimo"
dice lei mentre mi controlla la temperatura.

"No... non lo so"
la temperatura è apposto.

"Ciao Camila"
dice lei andandosene e facendo entrare Pau
nella stanza, avevo bisogno di lui.

"Amore"
dice lui prima di stamparmi un tenero
bacio sulle labbra
"Stai meglio oggi".

"Si... stanotte non ho dormito tanto,
non vedo l'ora di uscire questo letto è troppo scomodo"
dico ridendo.

"La dottoressa ti ha detto qualcosa?"
domanda lui curioso, ho il presentimento che mi sta nascondendo qualcosa.

"Uhm sospetta di Andrea... ho mentito
non voglio che lei sappia"
confesso, di lui mi posso fidare ciecamente
"Poi mi ha detto che hanno trovato il colpevole
dell'incidente, spero che Andrea non mi faccia del male".

"Non lo farà"
dice lui accarezzandomi il braccio
"Glielo impedirò".

"Ma come faceva la dottoressa a sapere che si
chiamasse Andrea..."
penso ad alta voce e vedo che Pau sobbalza
"Tu ne sai qualcosa vero?".

"Si..."
afferma sincero
"L'altra sera tua madre le ha raccontato tutto
ciò che è successo a casa tua ed io ero con lei".

"Cosa? Perché non l'hai fermata?"
dico alzando la voce.

"Camilù eravamo preoccupati, era la
cosa più giusta da fare"
afferma lui dolce, mi fa piangere questa situazione.

"Cami non piangere"
mi pulisce le lacrime dal viso.

"Voi volevate proteggermi e io
già mi stavo arrabbiando con voi"
dico tra un singhiozzo e l'altro
"Ho paura".

"Amore non devi... io, tua mamma, i nostri
amici ci saranno sempre, ora più di prima"
dice abbracciandomi, ora mi sento proprio al sicuro.

"Oh scusate"
entra nella stanza la dottoressa.

"Tranquilla"
diciamo io e Pau in coro.

"Camila volevo annunciarti che tra 2 ore sarai dimessa, puoi iniziare a preparati"
automaticamente sorrido non sopportavo
più di vedere queste tristi mura.

Appena la dottoressa esce dalla stanza scendo
dal letto e inizio a fare i salti di gioia.

"Come sei scema"
dice il mio ragazzo prendendomi per i fianchi.

"Cosa?"
mi avvicino a lui.

"Sei la mia scema"
dice lui sorridendo.

"Tua?"
chiedo sorpresa.

"Vabbè hai capito"
dice lui ridendo.

"Non sono mica un oggetto"
dico squadrandolo.

"Oh lo so..."
mi accarezza il viso e poi unisce le nostre
labbra, dando inizio a un bacio tanto dolce quanto intenso.

"Vai a prepararti"
dice prima di lasciarmi sola, per l'ultima volta,
in questa triste stanza con pareti bianche.










holaaa, penso proprio che stiamo arrivando a fine storia, secondo voi come finirà? Lasciate le vostre supposizioni nei commenti❤️

due anime uguali- PAU CUBARSIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora