1213
I passi sicuri dell'uomo risuonavano per tutto il tempio.
Era alto, con un fisico mingherlino, e una leggera stempiatura a segnargli il volto.
I segni del tempo si erano già mostrati attorno ai suoi occhi piccoli e scuri.
Camminava guardandosi attorno in cerca di lei...Hana.La donna lo stava già aspettando in una delle grandi sale da tè del tempio dove ormai viveva da oltre vent'anni.
Quel luogo, quelle mura, erano state per lei molto più che una casa, molto di più che un posto dove sentirsi al sicuro.
Il tempio aveva rappresentato per Hana l'inizio di una nuova vita.«Hana...»
La donna non si voltò subito; continuò a guardare, immobile, oltre la grande vetrata che lasciava entrare la luce naturale del sole durante il giorno.
Ma in quella mattinata d'autunno il sole si era nascosto in mezzo alle nuvole e pioveva. Pioveva a dirotto.«Hana...» ripeté l'uomo che ora si era fatto più vicino.
A quel punto lei voltò dapprima il capo, poi il resto del corpo e lo guardò.
Erano passati molti anni dall'ultima volta che si erano visti.
Non erano più gli stessi da allora.
Non erano più le stesse persone.
Molte cose erano successe nel frattempo e quasi stentavano a riconoscersi.
Lei, in particolar modo, era ben lontana dalla donna che aveva bussato alle porte del tempio molti anni prima.
Dei suoi lunghi capelli neri, ad esempio, ora non c'era più traccia.
Li aveva tagliati via in un moto di rabbia, tristezza e desolazione.
Non indossava più abiti eleganti, dal tessuto raffinato e dai bei colori sgargianti; al loro posto vi era ora una lunga tunica marrone, semplice, povera, anonima, come lei nella sua vita non era mai stata.«È un piacere rivederti dopo tutto questo tempo, Satoshi.» finalmente parlò.
La sua voce tuttavia era sempre la stessa: dolce, sottile, quasi da bambina.
Gli fece cenno di accomodarsi e l'uomo non se lo fece ripetere due volte e si accomodò sopra uno dei cuscini disposti a terra, sul pavimento.
«Sei così cambiata...»
«La vita lo fa. Il dolore lo fa. La rinascita lo fa.»L'ultima volta che si erano trovati a una tale distanza, Takeda, gliel'aveva strappata via dalle mani e per poco, Satoshi, non aveva assaggiato la lama affilata della katana del samurai.
«Gradisci del tè? L'ho preparato poco prima del tuo arrivo.»
Anche in quel caso l'uomo annuì.
Satoshi la osservò muoversi con estrema precisione e una calma naturale traspariva da ogni suo gesto.
Si chiese diverse volte in quei secondi cosa l'avesse portata a cambiare in modo così profondo. O meglio il perché lo conosceva, solo che mai avrebbe pensato, creduto, potesse essere così grande e profondo e radicato in lei, Hana, la stessa donna che molti, moltissimi anni prima aveva amato, desiderato, voluto. E sarebbe stata sua se non fosse stato per...«Ti ho cercata per molto tempo, Hana.»
«Sono sempre stata qui. Be', non sempre, il tempio è stata la mia destinazione ultima.»
«Dove sei stata, dunque? Che cosa ne è stato di te dopo che...»
«Ho vagato di villaggio in villaggio per alcuni anni insieme a Xian, e solo alla fine mi è stato consigliato di venire qui. E io l'ho fatto e da allora non sono più andata via.»
Satoshi la guardò ancora, non riuscendo proprio a distoglierlo. Nonostante tutto quella era ancora la donna che il suo cuore chiamava.
Provò a toccarla, ad afferrarle le mani ma Hana non lo lasciò fare. L'unico uomo autorizzato a farlo, l'unico a cui aveva permesso una tale intimità negli ultimi anni era Xian, suo figlio. Mai più nessun uomo dopo Takeda avrebbe potuto rompere il muro che aveva creato accuratamente e con impegno attorno a sé.
«Voglio raccontarti una storia, Satoshi. L'ascolterai?»
«Non c'è niente che non farei per te, Hana. Ti ho cercata in lungo e in largo e ora che ti ho trovata non ti lascerò più andare. Recupereremo tutto il tempo perduto. È una promessa.»
La donna lo guardò profondamente negli occhi ma erano vitrei, vuoti, spenti; tuttavia si sforzò di sorridere.
«Bene, cominciamo.»
Splendori! Settembre porta con sé una nuova storia!
Se avete letto la descrizione allora potete passare al capitolo successivo, in caso contrario vi ruberò solo pochi secondi.
Chi mi legge dall'inizio sa che nelle mie storie lo spicy non manca di certo! 🤩 Amo leggerlo e amo scriverlo.
In questa nuova avventura però ho voluto spingermi più in là e dare vita a una storia sicuramente diversa dalle altre.
La concubina del samurai è il mio primo erotic romance, questo significa che che all'interno ci saranno molte, moltissime scene piccanti, alcune molto particolari.
Inoltre in questa storia vedremo la trasformazione, un crescendo di passione e sentimento tra i due protagonisti e davvero molto molto altro.
Se vorrete accompagnarmi in questo viaggio ne sarò felice.
Vi abbraccio,
Nina.
STAI LEGGENDO
La concubina del Samurai
Romansa⚠️ ATTENZIONE: LA CONCUBINA DEL SAMURAI È UN EROTIC ROMANCE!⚠️ È il 1185, l'ambientazione è il Giappone ai tempi dei samurai. Hana è una giovane ragazza di 19 anni ed è innamorata di Satoshi. Un giorno tutto il suo mondo viene sconvolto da una not...