Akuma
Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato. Il mio primo shooting fotografico. Ero sveglia da ore, non per ansia, ma perché quella situazione mi divertiva. L'idea di vedere il mio viso e il mio corpo su riviste di moda mi intrigava. Dopo una veloce colazione, infilai qualcosa di semplice e comodo, poi presi ilmotorino verso lo studio fotografico.
Quando arrivai, lo studio era enorme, moderno, con un'aria decisamente professionale. Le pareti erano bianche, decorate solo da qualche fotografia iconica di star e modelle. E in mezzo a tutto quel caos controllato, c'era lui: Fumiaki Nao, il fotografo di fama mondiale. Snob fino al midollo, ma famoso per essere uno dei migliori. Con i suoi occhiali da sole neri e il suo abbigliamento impeccabile, sembrava più una star di Hollywood che un fotografo.
Appena mi vide entrare, il suo sguardo mi scrutò da capo a piedi, con una smorfia di giudizio nascosta dietro gli occhiali. "Akuma Hyuga, immagino," disse con un tono distaccato.
"Già, in carne e ossa," risposi con sicurezza, ignorando il suo atteggiamento altezzoso.
"Interessante," disse lui, mentre si girava verso il suo team. "Preparate la ragazza."
Mi portarono subito nel backstage, dove uno stuolo di truccatori e parrucchieri iniziò a lavorare su di me. Era un po' surreale, ma allo stesso tempo divertente. Avevano trasformato i miei capelli in una cascata di onde selvagge, mentre il trucco sul mio viso era audace, con un rossetto bordeaux intenso che faceva risaltare i miei occhi.
Quando uscii, Fumiaki mi stava già aspettando accanto al set. "Allora, Hyuga," disse, senza distogliere lo sguardo dallo schermo della sua fotocamera. "Hai mai fatto uno shooting prima d'ora?"
"No, ma non credo serva un'esperienza particolare per posare in intimo," risposi con un mezzo sorriso, notando il modo in cui lui alzava un sopracciglio.
"Vedremo," replicò lui, seccamente.
Lo shooting iniziò. Mi sentivo a mio agio davanti alla macchina fotografica, come se quel momento fosse naturale per me. Non c'era vergogna o imbarazzo, solo un piacere per il mio corpo e la libertà di esprimerlo. Fumiaki scattava e dirigeva con un piglio deciso, ma io non mi lasciavo intimidire.
"Più rilassata, Hyuga. Mostra il corpo, non nasconderlo."
"Lo sto mostrando eccome," ribattei, mantenendo il mio sorriso sfacciato. "Se vuoi che lo mostri di più, ti conviene dirlo chiaro."
Fumiaki rimase in silenzio per un attimo, evidentemente sorpreso dalla mia risposta. Poi, con un mezzo sorriso, disse: "Mi piaci, Hyuga. C'è qualcosa di... audace in te. Non capita spesso di lavorare con una ragazza così sicura di sé."
Continuammo a lavorare per ore, tra scatti e cambi d'abito. Il set cambiava, ma io mantenevo la stessa energia. Il team era visibilmente colpito dal mio atteggiamento, mentre Fumiaki sembrava sempre più soddisfatto.
Alla fine dello shooting, mi avvicinò, togliendosi gli occhiali da sole. "Hyuga, sei molto più di una novellina. Hai carattere, e lo mostri in ogni scatto."
"Sì, lo so," dissi con sicurezza.
Si avvicinò, tirando fuori un contratto dalla tasca della giacca. "Questo è un contratto a lungo termine con la mia agenzia. Lo voglio firmato subito. Sei una scoperta che non mi lascerò scappare."
Presi il foglio e lo guardai velocemente. "Quindi pensi che io possa farcela?"
"Non penso," disse lui con un sorriso per la prima volta sincero. "Ne sono certo."
Mi limitai a sorridere. "Bene. Allora hai la mia firma."
Dopo aver firmato il contratto, Fumiaki si avvicinò, accarezzando il bordo della sua fotocamera con un'espressione pensierosa. "Sai, Hyuga, queste foto non sono destinate a restare nei cassetti. Finiranno sulla copertina di una delle riviste di moda più famose del paese. Sono sicuro che faranno parlare molto di te."
Lo guardai alzando un sopracciglio, non mostrando alcun segno di nervosismo, ma piuttosto di curiosità. "Quale rivista?"
"'Vogue Nippon', ovviamente," rispose con un sorrisetto, compiaciuto dal mio sguardo sorpreso. "E scommetto che sarà un successo. Hai quel qualcosa che manca a molte altre modelle. Sei diversa. Ti distingui."
Non potevo negare che la notizia mi avesse colpita. Vogue? Quella era roba seria. Ma non volevo farlo vedere. "Wow, non male per un primo shooting," dissi, cercando di mantenere la calma.
"Non male affatto," replicò lui. Poi fece una pausa, appoggiandosi a una delle luci del set, studiandomi. "Ma dimmi, Akuma, com'è che ti sei avvicinata al mondo del posing? Non sembri proprio il tipo che sogna passerelle e lustrini fin da bambina."
Sorrisi al suo commento. "Hai ragione. Non è mai stato nei miei piani fare la modella. E non è nemmeno il mio sogno principale. È nata come una battuta, davvero. Un'amica, Sanae, continuava a dire che con il mio fisico dovevo provare. Io l'ho presa in giro, e alla fine ho deciso di mandare il mio curriculum solo per vedere cosa sarebbe successo."
Fumiaki ridacchiò. "Sanae è un genio, allora. Perché senza quella battuta, probabilmente non ci saremmo mai incontrati."
Scrollai le spalle. "Forse. Ma la verità è che mi piace fare ciò che voglio. E se questo significa posare in intimo per una rivista famosa, allora perché no?"
Lui annuì, apprezzando la mia schiettezza. "Mi piace il tuo modo di pensare, Hyuga. Poche ragazze sono così sicure di sé. Non tutte sanno esattamente chi sono o cosa vogliono."
"Beh, io so benissimo chi sono," risposi con un tono deciso. "Non sono solo una modella, non sono solo un corpo da mettere in mostra. Sono io. E questo è tutto ciò che conta."
Fumiaki mi fissò per un momento, poi sorrise soddisfatto. "Bene, allora preparati. Perché questo è solo l'inizio. E già da domani vedrai le prime reazioni."
Annuii, pronta per qualunque cosa sarebbe venuta. "Non vedo l'ora."
Appena uscii dallo studio, sentii l'adrenalina ancora scorrere nelle vene. Dovevo raccontarlo a qualcuno, e chi meglio di Sanae? Senza pensarci due volte, presi il telefono e la chiamai.
"Akuma!" rispose subito Sanae, con il tono frizzante di sempre. "Com'è andata? Dimmi tutto!"
"Sanae... non ci crederai." Iniziai a parlare, cercando di mantenere la calma ma era impossibile. "Ho firmato un contratto con Fumiaki Nao, e non è finita qui. Le foto finiranno sulla copertina di Vogue Nippon!"
Dall'altra parte della linea, ci fu un momento di silenzio, poi... "COSA?!" Il grido di Sanae quasi mi fece perdere l'udito. "Akuma! Vogue Nippon!? Lo sapevo! Ti avevo detto che avresti sfondato! Oh mio Dio, sono così orgogliosa di te! E ora?! Quando vedremo le foto?! Voglio una copia di quella rivista incorniciata!"
Scoppiai a ridere. "Calma, calma! Le vedremo presto, secondo lui sarà un successo. E non è finita qui, mi ha appena mandato un messaggio."
"Oh? E che dice?!" chiese Sanae con curiosità.
Presi il telefono e lessi il messaggio appena arrivato da Fumiaki.
Fumiaki: "Ottimo lavoro oggi, Hyuga. Le foto sono perfette. Prepara la tua agenda, il prossimo shooting sarà di coppia. Ti faccio sapere presto chi sarà il tuo partner."
"Di coppia?" domandai a voce alta, mentre Sanae mi ascoltava dall'altra parte.
"Che intendi per 'di coppia'?" chiese lei, curiosa come non mai.
"Fumiaki mi ha scritto che il prossimo shooting sarà con qualcun altro... ma non ha detto chi," risposi, con un misto di curiosità e inquietudine.
"Ma è fantastico! Chissà chi sarà il partner! Magari un modello famoso o un attore!" Sanae iniziava già a sognare ad occhi aperti. "Akuma, non è che diventerai una superstar e ti dimenticherai di me, vero?"
Scoppiai a ridere. "Sanae, ti dimentichi con chi stai parlando? Sono sempre io."
Lei ridacchiò. "Giusto. Ma se diventi famosa, prometti che mi porti con te sul red carpet?"
"Vedremo," dissi scherzando. "Ma prima voglio capire chi sarà questa 'coppia' di cui parla Fumiaki."
"Non vedo l'ora di scoprirlo!" Sanae concluse, sempre entusiasta. "Aku, sono così fiera di te. Stasera festeggiamo!"
"Ci sto," risposi. "E chiama Maki, tanto ormai vi conoscete, dobbiamo farlo in grande!"
"Spacchiamo!" rispose Sanae. "E preparati a bere come si deve."
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Non voglio vedermi amarti
Fanfiction"Voleva dire la verità, voleva spiegare che non era stata solo colpa sua, che quei bambini l'avevano provocata. Ma sapeva che non sarebbe servito a nulla. A casa Hyuga, non c'era spazio per le spiegazioni, solo per i risultati." Occhi rubino, acces...