Akuma
Era una mattina come tutte le altre, o almeno così credevo, fino a quando Naoko mi saltò addosso prima che potessi spegnere la sveglia. Ancora mezzo addormentata, tirai una maledizione sotto il cuscino.
"Akuma, guarda! Sei su questa rivista! È incredibile!" urlò Naoko, sventolando una copia davanti alla mia faccia.
Sbuffai e cercai di allontanarla. "Che cazzo, Naoko! Non puoi aspettare almeno che mi svegli?"
"No, perché devi vedere quanto sei bellissima!" mi disse con gli occhi luccicanti, ignorando completamente la mia irritazione.
Mi tirai su dal letto e le strappai la rivista dalle mani. Diedi un'occhiata alla copertina e... non potevo crederci. Ero io. Io! La mia faccia, il mio corpo, tutto in primo piano con quelle pose sensuali.
"Wow..." mormorai, un po' sorpresa. Nonostante il fastidio di essere svegliata in quel modo, non potevo fare a meno di ammirare il lavoro fatto. "Beh, non male..."
Naoko saltellava per la stanza, ancora tutta eccitata. "Te l'ho detto, Akuma! Sei stupenda!"
"Certo, certo..." sospirai, cercando di togliermi il torpore dal viso. "Ora fammi cambiare prima che ti uccida per davvero."
Una volta vestita, scesi in cucina. E lì, lo spettacolo continuava. Naoko stava già mostrando la rivista a Takeru e Kojiro.
"Non ci credo che hai fatto queste foto!" disse Takeru ridacchiando, mentre sfogliava le pagine.
"Dammi quella rivista!" intervenni prima che la situazione degenerasse e prima che qualcuno la portasse da Masaru, che era decisamente troppo piccolo per vedere certi scatti.
Kojiro alzò un sopracciglio guardando le foto. "E così, hai fatto la modella. Non male, Akuma. Non male."
"Risparmiati i commenti, Kojiro," risposi tagliente, mentre strappavo la rivista dalle mani di Takeru. "E tu, Naoko, smettila di diffondere questa roba."
Takeru prese Masaru per mano e si avviarono verso la porta, mentre io mi affrettai a sistemarmi prima di uscire. Le scuole medie e le elementari erano vicine, quindi potevamo andare insieme.
"Prego, Sua Maestà," disse Kojiro, prendendomi in giro mentre salivamo in macchina.
"Sì, sì, ridi pure," sbuffai, chiudendo lo sportello. "Almeno io sono finita su una copertina, non in un bar sportivo."
Arrivati a scuola, la situazione non migliorò. Appena scesi dalla macchina, tutti ci guardarono. Non era insolito che attirassi sguardi, ma quella mattina era diverso. Erano occhi curiosi, stupiti, forse anche un po' invidiosi.
"Wow, Akuma Hyuga, hai una fanclub che cresce," mi prese in giro ancora Kojiro, camminando accanto a me con un sorrisetto sulle labbra.
Prima che potessi rispondere, Maki apparve come un tornado. Correva verso di me con il telefono in mano, visibilmente eccitata.
"Aku! Guarda questo!" gridò, mostrandomi un post sui social. "Nuova stella della fotografia, ragazza misteriosa! Ecco chi è!"
Sgranai gli occhi. "Che cavolo..."
Maki scrollò le spalle con un sorriso furbo. "Lo sapevo che avresti fatto colpo! Ma guarda quanti commenti! Sei già un fenomeno."
Mi misi una mano sulla fronte, cercando di digerire la situazione. "Non posso credere che questa roba sia diventata così virale in così poco tempo."
Kojiro sbottò a ridere. "Benvenuta nel mondo delle celebrità, Akuma."
"Fantastico," mormorai sarcasticamente. "Proprio quello che volevo."
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Non voglio vedermi amarti
Fanfiction"Voleva dire la verità, voleva spiegare che non era stata solo colpa sua, che quei bambini l'avevano provocata. Ma sapeva che non sarebbe servito a nulla. A casa Hyuga, non c'era spazio per le spiegazioni, solo per i risultati." Occhi rubino, acces...