Lontano da noi

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La mattina seguente, la casa di Maggie era avvolta dalla luce del sole che entrava dalle grandi finestre del salotto. Il profumo del caffè appena fatto riempiva l'aria, mescolandosi con l'aroma dolce dei cornetti che Maggie aveva preparato per colazione. Valeria, ancora un po' assonnata, si sedette al tavolo, accogliendo con un sorriso il piatto che Lele le porgeva.

"Grazie, Lele," disse, mentre lui si sedeva accanto a Maggie. Era una scena tranquilla, familiare, che riportava Valeria indietro nel tempo, quando era solita condividere questi momenti con Emanuele. Tuttavia, c'era qualcosa di diverso quella mattina, una sensazione sottile che non riusciva a ignorare.

Mentre cominciavano a mangiare, Lele e Maggie conversavano casualmente, parlando delle novità in città, dei progetti futuri, e delle piccole cose quotidiane. Valeria ascoltava, partecipando con qualche commento qua e là, ma sentiva una certa tensione crescere dentro di lei, come se qualcosa fosse in procinto di emergere.

"Ah, tra l'altro, Vale," disse Lele, prendendo un sorso di caffè, "Emanuele si è trasferito a Capri. Non te l'ha detto?"

Valeria rimase immobile per un attimo, sorpresa. "A Capri?" ripeté, cercando di nascondere lo shock nella sua voce. "No, non lo sapevo. Quando è successo?"

"Poco tempo fa" rispose Lele, scrollando le spalle come se fosse una cosa da nulla. "Ha detto che aveva bisogno di un po' di tranquillità, lontano da tutto. Mi ha accennato che aveva trovato un posto lì, qualcosa di temporaneo, ma sai com'è, con lui non si sa mai."

Valeria annuì lentamente, ma dentro di sé sentiva un turbine di emozioni. Emanuele si era trasferito a Capri e non le aveva detto nulla. Era strano, considerando il legame che avevano condiviso, ma allo stesso tempo, forse non avrebbe dovuto sorprenderla. Dopo tutto, negli ultimi mesi le cose tra loro erano state più che complicate.

"Caspita, Capri," disse Maggie, intervenendo nella conversazione. "Non mi stupisce. Emanuele ha sempre amato quell'isola. Ma tu, Vale, cosa pensi di fare adesso?"

Valeria si costrinse a sorridere, cercando di mascherare il disappunto che provava. "Non lo so ancora, a dire il vero. Ero venuta qui per capire un po' le cose, ma sembra che Napoli abbia sempre delle sorprese in serbo per me."

Lele la osservò attentamente, cogliendo la sottile malinconia nelle sue parole. "Guarda, Valeria, qualsiasi cosa decidi, sai che qui sei la benvenuta. Ma... se vuoi un consiglio, non aspettarti troppo da lui. Emanuele è così, prende decisioni impulsive, e non sempre pensa alle conseguenze."

Valeria sentì una fitta al petto. Sapeva che Lele aveva ragione, eppure le parole le ferivano lo stesso. Emanuele era una parte di lei, una parte che non riusciva a lasciar andare completamente, nonostante tutto ciò che era accaduto tra loro.

"Grazie, Lele," rispose alla fine, cercando di mantenere la voce ferma. "Credo che dovrò rifletterci su."

La colazione proseguì con un'atmosfera apparentemente rilassata, ma Valeria non riusciva a togliersi dalla testa quella notizia. Emanuele a Capri, lontano da Napoli, lontano da lei. Cosa significava tutto questo? Si sentiva come se fosse stata esclusa da una decisione importante, come se Emanuele avesse scelto di allontanarsi non solo fisicamente, ma anche emotivamente.

Quando infine la colazione si concluse e Maggie si alzò per sistemare la cucina, Valeria si ritirò nella sua stanza con una scusa. Una volta sola, si sedette sul letto e prese il telefono. Aprì Instagram e scorse distrattamente le storie, i post, cercando di distrarsi da quei pensieri che non smettevano di tormentarla.

Ma poi, quasi senza pensarci, iniziò a riflettere seriamente su ciò che aveva appena appreso. Forse era giunto il momento di prendere una decisione, di smettere di vivere nel limbo in cui si era ritrovata da quando aveva lasciato Napoli. Forse era il momento di tornare a quella casa, di affrontare quei ricordi, di capire cosa volesse davvero per se stessa.

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