Un passo verso il futuro

38 1 0
                                    

Valeria, seduta sul divano della loro vecchia casa, fissava il messaggio di Emanuele. "Bentornata a casa", un messaggio che avrebbe potuto dire tutto o niente, ma a lei trasmetteva una strana sensazione di normalità, quasi come se il tempo non fosse mai passato, come se il loro legame, anche se fragile, fosse ancora lì, nascosto sotto tutto il dolore e la distanza.

Dopo qualche minuto, decise di rispondere. Non voleva ignorare il gesto, e forse, per una volta, potevano parlare senza tensioni o vecchi rancori.

«Grazie... Strano essere qui di nuovo» scrisse, cercando di mantenere il tono neutro.

Passarono pochi secondi prima che arrivasse la risposta di Emanuele. «Immagino... Come stai?»

Valeria esitò. Era una domanda semplice, ma aveva un peso enorme. Dopo tutto quello che era successo, come poteva rispondere sinceramente senza riaprire vecchie ferite? Decise di essere onesta, ma senza approfondire troppo.

«Sto cercando di capire come ripartire. Napoli non è più la stessa senza di noi, ma forse è solo la nostalgia a farmi questo effetto.»

Emanuele lesse il messaggio con un misto di malinconia e sollievo. Non era arrabbiata, almeno non quanto temeva. «Capisco. Anche io... ci penso spesso. Ma la vita va avanti, no?»

Valeria sorrise leggermente. Era strano parlare in modo così distaccato di qualcosa che li aveva consumati così tanto. «Sì, va avanti. E tu come stai? Come vanno le cose a Capri?»

Emanuele prese un respiro profondo prima di rispondere. «Bene. È diverso, ma mi aiuta a staccare la testa da tutto. Il lavoro mi tiene impegnato. Anche se... non posso dire che non mi manchi Napoli. E certi ricordi.»

Valeria si accorse che, anche se stavano parlando da amici, c'era ancora una connessione, un sottile filo che li legava. Non voleva però dare troppo spazio a quei pensieri. La ferita era ancora aperta e non voleva rischiare di riaprirla completamente.

«Capisco. A volte cambiare aria fa bene.»

La conversazione continuò così, tranquilla, quasi come se stessero riprendendo una vecchia amicizia. Si scambiarono qualche battuta sui vecchi amici comuni, sui progetti musicali di Emanuele, e su come Valeria stesse cercando di ritrovare un po' di equilibrio nella sua vita.

La sensazione era surreale, ma anche confortante. Non c'erano aspettative, solo due persone che, nonostante tutto, si conoscevano meglio di chiunque altro.

Dopo qualche minuto, Valeria scrisse l'ultimo messaggio della serata: «È stato bello sentirti. Forse possiamo essere amici, dopo tutto

Emanuele ci pensò un attimo prima di rispondere. «Forse sì. Notte, Vale.»

«Notte

Valeria spense il telefono e si sentì stranamente sollevata. Non c'era più quella tensione, quella sensazione di camminare su un filo sottile. Per la prima volta da molto tempo, potevano parlare senza ferirsi a vicenda.

Non era un ritorno al passato, ma forse, solo forse, un passo verso un futuro meno complicato.

Si stat tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora