Gelosia

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Valeria rimase a fissare Emanuele mentre si allontanava. Le sue parole, "Fa' chell c vuo", erano taglienti, quasi velenose. Cercò di mantenere la calma, anche se dentro di lei sentiva un turbinio di emozioni. Lorenzo, che fino a quel momento era rimasto tranquillo, si voltò verso di lei con un'espressione accigliata.

«Cos'è appena successo, Valeria?» chiese, la sua voce era bassa, ma si percepiva chiaramente la tensione.

Valeria sospirò, cercando di scrollarsi di dosso il senso di colpa che Emanuele aveva insinuato dentro di lei. «Non è niente, Lorenzo. Non fare così.»

Ma Lorenzo non sembrava affatto convinto. La sua gelosia iniziava a trapelare, visibile nei suoi occhi. «Non è niente? Dai, Valeria, lo hai visto anche tu. Ti ha guardato come se fosse questione di vita o di morte. E poi, chi diavolo è?»

Valeria cercò di non alzare la voce. Non voleva discutere, non lì, non dopo tutto quello che era appena successo. «È solo... una vecchia storia,» disse, cercando di chiudere velocemente la questione.

«Una vecchia storia? Se fosse davvero solo una "vecchia storia", non sarebbe apparso così sconvolto nel vederti con me. E tu, perché sei così agitata adesso?» Lorenzo non sembrava voler lasciare correre, e ogni parola faceva crescere la sua irritazione.

Valeria lo guardò con frustrazione. «Senti, Lorenzo, non c'è niente tra noi. Io e lui abbiamo avuto una storia lunga e complicata, ma è finita. Punto.» Ma anche mentre pronunciava quelle parole, sentiva una fitta al cuore.

Era davvero finita?

Lorenzo scosse la testa, non convinto. «Mi sembra che non sia proprio così, Valeria. E sai cosa? Non mi piace per niente questa situazione. Non mi piace vedere che ti scuote così tanto.»

Valeria si sentiva intrappolata, confusa. «Non puoi essere geloso di una cosa che appartiene al passato. Non ha senso, Lorenzo. E io non ho intenzione di giustificarmi per qualcosa che è stato e che ora non esiste più.»

Lorenzo rimase in silenzio per un attimo, come se stesse cercando di controllarsi, ma poi sbottò. «Non esiste più? Davvero? Perché a me sembra il contrario. A me sembra che tu non abbia mai superato quella storia!»

Quelle parole colpirono Valeria come un pugno allo stomaco. Sentiva la rabbia crescere dentro di lei. «E tu che ne sai? Non mi conosci neanche abbastanza per dire certe cose

Lorenzo la fissò per qualche secondo, poi, senza dire nulla, si girò e iniziò a camminare velocemente verso l'uscita del lungomare, furioso. «Sai cosa? Fai tu, Valeria. Risolvi i tuoi casini, io non ho intenzione di starci in mezzo.»

Valeria lo guardò allontanarsi, senza cercare di fermarlo. Sentiva il suo cuore battere forte, ma non per la discussione appena avvenuta. C'era solo una persona a cui stava pensando in quel momento, ed era Emanuele.

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