With love,from the stars❤️

~ 5 ~

Violet
Era ormai passata una settimana dall'avvenimento che aveva scosso così tanto i miei genitori, Maya, Sebastian e i signori Martin.

Anch'io non ne ero uscita illesa ma, avevo fatto dei passi avanti, come aveva detto il mio psicologo.

Non lo sognavo più la notte e non sentivo più il suo tocco sulla mia pelle.

Tutti hanno iniziato a guardarmi in modo diverso, quasi compassionevole ed ora per portare il cibo ai poveri devo essere accompagnata da tutti.

Il Signore a cui avevo dato il biglietto mi stava guardando in modo strano.
Ormai, ero abituata al fatto che tutti mi stessero guardando...

Come mi erano passati gli incubi? Sebastian dormiva al mio fianco e mi cullava tra le sue braccia.

Ho raccontato al mio psicologo del nostro rapporto e lui lo trova sano e soprattutto benefico per la mia salute.

Guardare le stelle con lui mi ha permesso di esprimere tutti i miei desideri, (per altro erano sempre gli stessi):
Che Seba non mi lasciasse mai;
E che ogni sera esprimesse il suo magnifico desiderio sulle mie labbra.

Una volta mamma mi aveva chiesto cosa contasse per me lui e io le ho risposto con una semplice parola:
-tutto-
E lei mi squadrato da capo ai piedi e mi ha sorriso, come se avesse già capito.

Papà invece si è chiuso a riccio, non parla con nessuno e ho paura che potesse farsi del male.
Lo affianco ogni giorno per vedere cosa fa.
È la mia anima gemella, il mio pezzo di cuore, se perde lui, io continuo a lottare per tutti e due.

Ed eccomi qui, seduta sul divano, a leggere un bel libro, con al mio fianco Sebastian che è preso a guardare il nulla.
- tutto bene?-
Non risponde, non si gira, sono così preoccupata.

-come puoi semplicemente fare finta di niente dopo quello che è successo e io sono qui a piangere giorno e notte? A volte vorrei essere forte come te- dice semplicemente con voce rotta.
- cosa vuol dire?- dico io

- che sono debole- lacrime scendono dalle sue guance..
Gli prendo la faccia nelle mie mani.
- tu non sei debole, sei il ragazzo più forte che io conosca e io non ti permetto di trattarti come stai facendo adesso.
Non dobbiamo lasciare che lui ostacoli la nostra vita- non ho più fiato in corpo.

- Vieni qui- gli indico il posto accanto al mio.
Si avvicina con calma, e io gli bacio le lacrime, una ad una.

Mi guarda negli occhi e accenna un sorriso.

- stelle?- è la domanda che gli porgo sempre per sapere se ogni sera andiamo a vedere le stelle.

- ti preferisco nel mio letto- dice scherzoso.
Sfiora le mie labbra con le sue e l'attesa mi ammazza.

- vacci piano playboy- gli dico
- vacci piano tu, a me piace andare veloce- lo sapevo già
- ti conosco da 11 anni- gli ricordo
- cosa peggiore perché ho dovuto aspettare così tanto tempo per averti con me- dice accarezzandomi il braccio.

- Violet?- domanda
- Dimmi- dico in attesa.
- Cosa siamo noi due?- sapevo che mi avrebbe fatto questa domanda, ma non così presto.
Rimango un secondo a pensare non sapendo come rispondere.
- tutto quello che vuoi essere tu- dico
- Ti amo-

Lo fisso con occhi sgranati, ora sono sempre più confusa.
Però in fondo è ciò che provo anche io, tanto vale rivelarlo.
- Anch'io Seba, anch'io -
Si avvicina e mi bacia.

Mi bacia così delicatamente da farmi sembrare un pezzo di vetro fragile tra le sue grosse mani.
Quando ci stacchiamo per riprendere fiato mi accorgo che c'è qualcuno che ci osservava.
E sorride.

E tutti e tre scoppiamo a ridere, come una volta.

- Vi amo anche io!- ribatte buttandosi addosso.
Maya è sempre stata la più estroversa del gruppo, anche se più piccola.

Sebastian è la parte più dolce e più gentile che si possa desiderare in qualcuno.
Trovarlo è stato interessante, e soprattutto fantastico.

Mi sentivo molto come Cristoforo Colombo e la sua scoperta.
Ma l'America in confronto a questo ragazzo, il ragazzo che amo più di ogni altra cosa, non è nulla e non lo sarà mai.

Una volta staccati, Maya mi guarda negli occhi.
E nei suoi vedo il fratello.
Sono così identici...

- Come va Violet?-
- In generale, va bene, certo non molto bene ma... me la sto cavando alla grande- dico con un sorriso che parte da una guancia all'altra.

- Non avevamo mai parlato prima di ciò che è successo-
Siccome non voglio fare preoccupare Sebastian dico:
- Ora basta!- mi alzo dal divano - c'è una così bella giornata, non parliamo di questo, vi prego, siete con me?-
Si alzano entrambi - siamo con te-

Ci dirigiamo fuori, Maya avanti, io e Sebastian dietro mano nella mano.
Le sollevo che sono ancora intrecciate e bacio il dorso della sua mano.
- Sei il ragazzo più bello e più dolce che io abbia mai conosciuto- dico.

Si avvicina lentamente e lascia un dolce bacio sulla mia guancia.
- Sei mia Violet- dice d'un tratto.
- E io sono tuo- conclude e imita il mio gesto.

- Ci apparteniamo da tanto tempo ormai, c'è ne siamo accorti solo ora- dico spensierata, con la mente che vaga tra i ricordi.

- Ricordo ancora il primo giorno, quando tu,una bambina piccolina e anche testarda sei venuta da me e mi hai dato il benvenuto, non proprio un benvenuto, piuttosto mi hai trascinato sull'altalena, distante da tutti e io...-non riesce a continuare la frase.
- E tu?-
- Niente-

- Continua dai!- dico colpendogli con delicatezza sul braccio.
- Io, pensavo solo a quanto fossi fortunato ad aver incontrato la mia migliore amica, che ora se mi permette...-
Prende qualcosa dalla tasca.
-  vuoi chiedere di sposarmi?-
- No, stellina, voglio essere solo il tuo fidanzato per ora-

Maya si è girata da un bel pezzo e ci sta osservando con le lacrime agli occhi.
- voglio fare la testimone!-

- tra qualche anno- le dice il mio fidanzato.

Il mio fidanzato,il mio prossimo compagno di vita, la mia metà.
Sebastian non è solo questo.
È il raggio di sole che ti abbaglia la vista durante giornate di pioggia.
È quell'abbondanza di acqua durante la siccità.
Un punto di appoggio quando stai per crollare..
È il mio punto migliore, e io e lui e le stelle che ci guardano sono la mia prima immagine quando mi sveglio, il mio bravo ragazzo, il mio lui..

Per sempre mio...