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Violet
La scuola?
Non l'ho mai odiata.
Ma oggi, oggi è il momento per iniziare a farlo.

Dopo quel che è successo ieri con Sebastian(che tra l'altro è il mio migliore amico) sono scossa, se dovessi incontrarlo, probabilmente rimarrei a fissare il vuoto con la bocca aperta. E non vorrei che ci rimanesse male.

Ricordo ancora il suo sapore.
Quell'aroma di menta fresca mescolata alla liquirizia.

Forte ma incredibile.

Mi dispiace anche tanto per Maya.
Non sapevo tenesse così tanto a me.

O almeno, non sapevo facesse salti mortali per farsi notare.

Dimentico tutto ciò decidendo per il meglio, parlare con Maya e spiegarle la situazione, magari potrebbe capire il nostro punto di vista.

Mi preparo per la scuola e mi dirigo in cucina.
Lì trovo mamma che sta preparando i pancake e papà che legge il giornale rifiutando le chiamate di lavoro che riceve.

Lavora già tanto, non dovrebbe fare tutti questi sforzi.

Addento i pancake e mi congratulo per le doti culinarie di mia mamma.
Papà, invece, d'altro canto,sembra di cattivo umore.

Mi sporgo verso di lui e capisco che mi stava già guardando a sua volta.

- Papà? Tutto bene?-
- Si piccola-
- Sei sicuro? Se non ti va, oggi non andiamo a portare il cibo, ok?-
- Non preoccuparti, tesoro-

Saluto tutti e due con degli affettuosi baci sulla guancia e vado a scuola.
Ho bisogno di fare quattro passi da sola.

Allontanandomi poco da casa mia entro in una piccola via che porta subito alla scuola.
Ma entrando m'inbatto in un uomo.

Mi fissa con uno sguardo per niente raccomandabile.

|Se non volete leggerlo,
|non fatelo, vi prego,
|lo dico per voi🥺

Può avere circa una cinquantina d'anni.
È vestito come un professionista, indossa giacca e cravatta e ha in mano una valigetta e dall'altra il telefono.

Lancia un'occhiata lungo tutto il mio corpo e si sofferma sul mio seno che è rimasto un po' scoperto dalla maglietta corta.

Non mi piace per niente la piega che sta prendendo questo incontro.

- Ragazzina...cosa ci fai qui da sola?  Non hai paura di qualcuno che possa importunarti?- mi dice proprio lui

- No, signore, faccio questa strada ogni mattina-

- piccola bambina coraggiosa-

Devo scappare, devo farlo subito o qui non finisce bene.

Maya
Io e Sebastian passiamo accanto casa di Violet.

Seppur ancora arrabbiata non posso non andare a scuola.
Bussiamo alla porta e ci viene ad aprire il signor Mendoza.

Sono sempre stata affascinata da questo uomo.
Alto, forte, snello.

Anche da più vecchio rimane saggio e umile.
Uno che può fare di tutto per la propria famiglia.

With love,from the stars❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora