Capitolo 7

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ELISABET

Cazzo.
Chiudo la porta alle mie spalle appoggiandoci la testa contro. Mi volto e, strisciando con la schiena addosso a essa, mi ritrovo seduta sul pavimento con le gambe piegate.

Mi sporgo in avanti e recupero il cuscino da sotto le coperte. Lo attacco alla faccia e ulro. Urlo cazzo.

Prima di illudermi che sia tutto frutto della mia immaginazione mi tiro un pizzicotto sulla coscia.
"Ahia" Si è decisamente tutto vero.

Alzo la testa fin quando non sbatte contro la porta dietro di essa. Allaccio le mani alle gambe in modo da tenerle il più vicino possibile a me.
Ripenso a lui. A il suo modo di fare dolce e premuroso. Al suo tocco lieve e delicato su di me. A quanto mi faccia sorridere ogni suo gesto, dal primo all'ultimo.

Mi ha fatto sentire al sicuro tra le sue braccia, nessuno, neanche il mio passato, avrebbe potuto farmi del male.
Quando ci siamo baciati ho sentito il cuore voler uscire dal mio petto e unirsi col suo. Nonostante fosse il primo bacio mi sembrava di aver unito le nostre bocche un altro centinaio di volte. È stato un gesto spontaneo, puro, come se le nostre labbra fossero state progettate per quello, per unirsi e non staccarsi più.

Alzo la testa quando un pensiero mi balena in mente.
Merda L'affido.

Se prima non riuscivo dirglielo figuriamoci adesso. È da otto giorni che sono al corrente di questa cosa e ancora non ho trovato il coraggio di affrontare largomento con lui.
Ci siamo appena baciati. Come cazzo faccio a parlargliene proprio ora?

Mi alzo e mi butto a faccia in giù sul letto.
Fanculo al tempismo.
Alzo la testa appoggiandola tra le mani. Devo parlare con Grace.

Mi butto giù dalle scale dopo essermi rifatta la coda, ormai sfatta a causa del tuffo sul letto.

Arrivata davanti alla porta dello studio della psicologa busso insistentemente.
Sento il rumore dei tacchi farsi sempre più vicino, quando improvvisamente me la ritrovo davanti.

"Ehi Betty come mai qui?" Fa una faccia perplessa "Avevamo una seduta oggi?"
"Ciao Grace. No, ho solo un urgente bisogno di parlarle"

Non sembra molto antusiasta della cosa, così sfodero la mia arma vincente "Si tratta di Leo"

Sbuffa, ma subito dopo mi fa entrare.
"Sia chiaro solo dieci minuti"
Annuisco "Si, dopo me ne vado promesso"
Mi siedo sulla sedia davanti al tavolo, accavallando le gambe.

"Quindi che succede con Leo?"
Vorrei spiegarle tutto nei minimi dettagli, ma visto che ha poco tempo vado dritta al punto "Ci siamo baciati"

Mi guarda piuttosto stupita. Abbassa lo sguardo, ma subito dopo lo rialza puntando i suoi occhi dritti nei miei. "Quando?" Domanda presa dall'argomento, mantenendo il contatto visivo.
"Circa venti minuti fa, davanti a camera mia"

Stacca la schiena dalla sedia per poi appoggiare la testa sulle mani già da prima posate sul tavolo.
Sorride "Santo cielo non credevo ce l'avresti fatta Betty"
"Guarda che la prendo come un'offesa" Arriccio il naso simulando un finto broncio "E comunque ha fatto tutto lui, quindi ti devo dare ragione"
Scoppiamo a ridere entrambe.

"Com'è stato?" Domanda lei una volta concluse le risate.
"Cosa sono tutte queste domande? Mica non aveva tempo?" La punzecchio io mentre faccio oscillare la gamba sotto il tavolo.
"Non pensavo fosse una cosa così grande" Fa una pausa mentre abbassa lo sguardo per prendere una cicca dalla borsa "Quindi?"

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